Il social networking è un fenomeno in auge ormai da tempo ma sempre più identificato come il nuovo Eldorado della new economy.
Affidandoci a Wikipedia possiamo trarre un concetto base del tipo «un social network è la mappa delle relazioni tra individui»: rifiutando a priori ogni ulteriore elaborazione della definizione, i dati sono già di per sé sufficienti per veder emergere ancora una volta la natura aggregativa del web, la sua funzione sociale, il suo rappresentare un mezzo nel quale la comunicazione si materializza in rapporto, unione, legame, trama sociale.
I primi nomi a tentare l'avventura sono i vari Friendster,LinkedIn e molti altri; poi ecco arrivare i motori di ricerca: Google si è gettata nel social netwoking sfruttando Orkut e poi Yahoo con Yahoo!360°.
Ma veniamo al fenomeno.
MySpace, social networking nato dalla scommessa di Rupert Murdoch sulla rete, ha superato anche l'ultimo ostacolo rappresentato da Yahoo e si presenta ora al mondo come il sito più visitato di tutti gli Stati Uniti. I numeri sono impressionanti se si pensa che il sito è riuscito ad attrarre ben il 4.46% dell'utenza statunitense, superando di un soffio il 4.42% di Yahoo Mail.
I dati che dimostrano la cavalcata di MySpace sono quelli di Hitwise, secondo cui la battaglia diretta nei motori di ricerca è vinta da Google: 3.89% contro 1.36% di Yahoo (che però a livello di portale raccoglie il 4.25%). MySpace Mail si ferma al 2.85% mentre l'accoppiata MSN Hotmail ed MSN sigla rispettivamente 2.39% e 1.92% (MSN Search 0.89%). eBay è all'1.59%.
Hitwise non restituisce i dati relativi al numero di utenti unici, parametro a cui provvede Yahoo: «negli Stati Uniti, Yahoo rivendica 129 milioni di visitatori unici per mesi, il 74% della popolazione online nel più grande mercato mondiale di Internet. Per contro, MySpace raggiunge solo il 30% del pubblico online, con 52 milioni di visitatori unici ».
La cavalcata di MySpace nel campo del social networking si fa ancora più sonora se il dato del network viene confrontato con la concorrenza: il più diretto inseguitore, Facebook, ha appena un decimo degli accessi registrati da MySpace con quest'ultimo in forte crescita verso la saturazione del settore. Tutto ciò nonostante MySpace sia, da tempo ormai, nell'occhio del ciclone a causa di alcuni problemi relativi alla sicurezza degli utenti minorenni.
Un primato che sancisce una "rimonta" che da quando il sito è passato nelle mani dell'editore australiano ha del vertiginoso: 4,46% di tutte le visite su web nella settimana che finisce con l'8 luglio, un numero di utenti
registrati che si avvicina ai 90 milioni, una serie di tentativi di imitazione che fanno di MySpace il modello vincente su internet.
Il segreto di questo miracolo si chiama " social networking". Dietro la formula arcana ci sono cose molto semplici: un insieme di strumenti internet - dalla pagina web alla mail, dalla chat alle liste di amici che si occupano di una stessa cosa ad esempio: le canzoni di Madonna) - finalizzati alla comunicazione tra le persone iscritte a MySpace e verso coloro che leggono il portale. Leggono poi non è termine adatto. MySpace ha pochissimi contenuti e nessuna redazione.
Il suo contenuto è l'insieme dei milioni di pagine degli utenti che coprono argomenti su ogni campo e che si compongono dei più svariati elementi: testi, foto, video, sms, canzoni registrate in modo artigianale. Le pagine utente del portale sono utilizzate da molte band musicali di giovani in erba per farsi pubblicità. Piccoli negozi e singoli artisti vendono dischi e libri propri.
MySpace è una grande piazza della città dal lunedì al sabato, dove ognuno mette in mostra ciò che ha. Murdoch sta ora "clonando" il sistema e le idee di MySpace sui siti dei suoi giornali e delle sue televisioni - lo stesso portale di Sky Italia riprende alcuni dei concetti base del portale di successo - ma per MySpace è previsto nelle prossime settimane il lancio europeo.
Da outsider di internet che era appena dodici mesi fa, ora Murdoch si ritrova ad essere corteggiato da Google e da Yahoo perché accetti alleanze strategiche e metta tutto quel ben di Dio di utenti a disposizione dei motori di ricerca e viceversa - i motori di ricerca integrati dentro il portale.
Non tutto è però idilliaco: finora gli specialisti della pubblicità si sono rifiutati di investire in modo massiccio sul portale perché - sostengono - l'organizzazione dei suoi contenuti è troppo frammentaria e quella folla di persone non garantisce una reale attenzione al messaggio pubblicitario. Forse, davanti a questo primato ci ripenseranno.
Un’ulteriore ricerca, mostra che per i giovani, con età compresa tra i 16 e i 24 anni, Google, come motore di ricerca, rimane il favorito per il 31% delle ragazze e per il 34% dai maschietti, mentre per quanto riguarda gli altri utilizzi di internet, a preferire maggiormente siti come Facebook o MySpace sono le ragazze, mentre i ragazzi continuano a prediligere ESPN, Google, Yahoo.
Comunque sia, la sensazione è che la nuova era del social networking costituisca un passaggio fondamentale nell'evoluzione della rete, un momento di maturazione nel quale le tentazioni dell'1-a-molti tipico delle tradizionali comunicazioni di massa lasciano definitivamente il centro del palcoscenico per affidarlo a quel molti-a-molti che veniva teorizzato come una auspicabile chimera dai primi “guru” dell'ipertesto globale.
In questo passaggio si concretizzano molti degli spunti che venivano ipotizzati in tempi non sospetti (l'insorgenza di una «intelligenza di rete», la creazione di un nuovo modello sociale, l'esistenza di un «homo virtualis», la possibilità dei micro-pagamenti) e soprattutto la convergenza mediale sembra aumentare il ritmo con cui la realtà verrà sempre più assorbita nel digitale.
Ma io mi domando: “ ma tutti gli studi sul Dna umano, che fine faranno nel momento in cui saremo fatti tutti di soli Pixel?