Uno dei mestieri che più ha sentito l'impatto dei media digitali e dei social media è quello del giornalista. Abbiamo chiesto ad un giornalista professionista, Roberto Zarriello, come è cambiato il modo di fare informazione e come cambiano le redazioni.
Giornalista, blogger, fondatore di Resto al Sud/Resto al Sud Academy, responsabile di Tiscali Regioni e docente: quale di questi ruoli ti rappresenta di più?
"Non ce n’è uno in particolare. Sono tutti aspetti collegati che rendono completo il mio essere una persona che ama tutte le sfide del digitale e della creatività. Il ruolo di docente e formatore mi permette di trasmettere l’esperienza acquisita per scovare e far emergere nuovi talenti. Nel dare un’opportunità a chi magari non l’avrebbe come nel caso della Resto al Sud Academy.
Quello di giornalista e blogger, invece, oltre alla scrittura mi dà il privilegio di poter interagire con un pubblico più vasto per confrontarmi e dialogare sui temi delle nuove tecnologie e della comunicazione digitale. E non solo."
Nel 2009 hai pubblicato Penne Digitali 2.0, sulle cui pagine scrivevi di come fare informazione sul web. Cosa è cambiato in questi ultimi sei anni?
"Lo sviluppo dei social network prima e dei social media poi, ha creato una vera e propria rivoluzione nel settore dell'informazione. Oggi i protagonisti sono gli utenti e il ruolo del giornalista è cambiato totalmente. Non è più solo quello di informare, ma quello di selezionare e organizzare i contenuti per proporli all'utente sotto una nuova veste. E la rivoluzione è ancora in atto. Credo che il racconto in tempo reale su piattaforme diverse e la gestione/organizzazione di live streaming sui social sia la nuova sfida da affrontare per l'informazione. Basti pensare al successo che stanno avendo Periscope e Streamago. I video, in generale, domineranno la scena nei prossimi anni."
Internet non ha cambiato solo il modo di comunicare le notizie, ma anche quello di scriverle e come organizzarsi per farlo. Come si gestisce una redazione nazionale online? Essere sempre connessi e a portata di chat è un pro o un contro?
"Il problema più grande, lo sottolineo ancora, non è quello di cercare notizie, ma di selezionarle e organizzarle in maniera efficace. Il giornalista online oggi è più una sorta di ”curatore” di contenuti. In molte testate online, ad esempio, i contenuti principali arrivano direttamente dagli utenti. È chiaro che, a questo punto, la figura del desk di una redazione sostituisce quella del caporedattore, sia per la gestione dei contributi in arrivo che per i rapporti con utenti/collaboratori esterni. È chiaro, poi, che online il lavoro è h24. Quindi occorre una redazione flessibile, con aggiornamenti in tempo reale."
Ti occupi anche di comunicazione sui Social Media: qual è la sfida maggiore che il settore dell'informazione deve affrontare per stare al passo con i tempi?
"Sicuramente c'è un mercato che cerca sempre di più la qualità dei contenuti, ma non sempre questo significa raggiungere numeri importanti. I grandi network ora puntano al pubblico dei social per diffondere le loro news perché gli utenti sono sempre più sui social, ma è un territorio ancora tutto da esplorare."
Ci racconti qualche caso interessante di informazione digitale?
"Gli esempi potrebbero essere decine, dalle grandi testate tradizionali che oggi presidiano anche l'informazione sul web, a siti più virali cosiddetti nativi digitali dove è l'intrattenimento attraverso le news a farla da padrone. Voglio invece citare un progetto come Google News Lab, una piattaforma creata appositamente per i giornalisti dove è possibile accedere a programmi, dati e altre risorse per facilitare il lavoro di report.
Il sito ha anche una serie di strumenti, come tutorial e best practice, per le redazioni online e offre l’accesso a Google Trends.
Nella sezione Tools è possibile accedere a lezioni che ci insegneranno ad utilizzare gli strumenti di Google per fare ricerche, creare report visivamente accattivanti, distribuire le proprie storie e ottimizzarle con gli strumenti di analytics. Insomma, un giornalista che voglia fare questo mestiere oggi, non può prescindere da questi strumenti e da un aggiornamento costante sulle tecnologie che si aggiornano di giorno in giorno."
Per approfondimenti: www.robertozarriello.com