Lo scorso 11 giugno siamo stati a Parigi per il PrestaShop Day, il più grande evento sull'eCommerce in Europa, durante il quale gli esperti hanno fatto il punto della situazione del settore. Non poteva mancare, naturalmente, Bruno Lévêque, co-founder di PrestaShop, al quale abbiamo posto qualche domanda su PrestaShop e sull'importanza della community.
Il PrestaShop Day ha avuto un enorme successo. Cosa diresti al tuo te del passato?
Probabilmente mi direi di non avere timore, di essere ambizioso fin dall'inizio. Quando è nato PrestaShop non avevo idea che sarebbe diventato così grande. Ogni volta che raggiungiamo una milestone, ad esempio quando abbiamo raggiunto 100 membri, e poi 10mila, 100 mila e quest'anno saranno un milione, pensiamo sempre che sia fantastico. Ma poi se penso a Pinterest (la cui country manager francese era tra gli speaker dell'evento) e vedo che hanno 17 milioni di utenti, mi viene voglia di pensare ancora più in grande! Quindi mi direi "pensa in grande", e in realtà è ciò che effettivamente ho fatto grazie a mentor, investor, business angels che mi hanno dato dei buoni consigli.
Hai fondato PrestaShop a 22 anni. Quale momento ricordi con maggiore emozione?
Uno dei ricordi più belli risale al primo mese, quando eravamo un piccolo team che lavorava in un piccolo ufficio di 20 mq. Il ricordo più bello riguarda la prima telefonata che abbiamo ricevuto. Non avevamo soldi, nessun budget per il marketing, avevo usato 3000 euro dei miei soldi per fondare PrestaShop all'epoca ed è solo grazie al sito, al prodotto e alla community che cominciava a crescere. Così abbiamo ricevuto la prima telefonata e credo che quel ragazzo sia qui oggi. Il suo nome era Ludovique, viveva nell'Est della Francia e ci aveva chiamato solo per dirci che il nostro prodotto era fantastico, ma che aveva fatto delle migliorie e che avrebbe voluto mandarcele. È stato il primo contributo che abbiamo ricevuto.
All'epoca il mio scopo era quello di creare una web agency e PrestaShop doveva solo essere il nostro prodotto per l'eCommerce per avere un vantaggio competitivo sulle altre agenzie. Ma col tempo il software è diventato così importante e la community così vasta che abbiamo dovuto chiudere l'attività della web agency e focalizzarci sul software.
Oggi hai presentato la nuova mascotte di PrestaShop, Preston - che, a proposito, adoro - e il nuovo claim che è "WeCommerce is better eCommerce". Puoi spiegarci il concetto che sta dietro al rebranding dell'azienda?
WeCommerce è una combinazione tra la community e PrestaShop. Sono convinto che tutti abbiano un talento individuale, ma è la combinazione del talento della community che rende PrestaShop favoloso. Ecco perché abbiamo scelto questo slogan e come mascotte Preston, che è un pulcinella di mare. È un animale molto affascinante, che vive in comunità, vola in tutto il mondo, sempre in comunità, ed è un animale molto leale, che sceglie il suo partner per tutta la vita. È stato facile e logico scegliere questo animale come simbolo della nostra community.
Prima hai detto di pensare sempre in grande. Dove vedi PrestaShop tra 5 anni?
Tra 5 anni, e forse anche prima, raggiungeremo un milione di store attivi. Oggi sono 250mila, quindi siamo al 25% dell'obiettivo. Vogliamo diventare la community di eCommerce più grande al mondo e vogliamo essere ovunque. Ora siamo in 207 diverse nazioni e vogliamo continuare a tradurre la piattaforma in altre lingue, avere moduli locali (moduli per la spedizione o il pagamento per ogni nazione del Mondo), ed ecco perché abbiamo lanciato il fondo da 1 Milione di dollari dedicato ai developer. I nostri obiettivi sono la community e il numero di store attivi.
L'Italia è il terzo Paese in Europa per utilizzo di PrestaShop, dove Francia e Spagna. Cosa pensi della community italiana?
La community italiana è cresciuta drammaticamente. È sempre un piacere venire in Italia, ho partecipato agli ultimi eventi a Milano, come il Netcomm Forum e il Meetup PrestaShop. L'eCommerce in Italia sta crescendo e sta diventando sempre più professionale.