Dopo l’annuncio dell’apertura di uno store fisico a New York che non si è mai tradotto in realtà e le consegne con i droni che rappresentano ancora un miraggio futuristico, questa volta Amazon fa sul serio con il suo nuovo servizio lanciato a gennaio a New York, nella zona di Manhattan e in alcuni quartieri di Brooklyn.
Si tratta di Amazon Prime Now ed è destinato a spostare ancora più in alto l’asticella del servizio di consegna proposto dal gigante di Seattle.
Se fino ad oggi infatti il limite era la consegna overnight, con ricezione della merce entro le 12.00 del giorno successivo, Prime Now permette di ricevere il proprio ordine entro un’ora dal momento di pagamento.
Sembra quasi incredibile, considerando il traffico della Grande Mela e i tempi di gestione dell’ordine, ma Bezos ci ha abituato da tempo a questo genere di trovate.
Come funziona Prime Now
Amazon Prime Now è un servizio totalmente separato da quello sito Amazon.com.
Per poterne usufruire è infatti necessario scaricare un’app, disponibile per Android e iOS ed essere iscritti ad Amazon Prime, il servizio Premium di Amazon, offerto negli Stati Uniti a 99$ all’anno.
Attraverso l’applicazione si accede ad un database di prodotti decisamente più limitato rispetto a quello di Amazon.com, ma comunque capace di coprire diverse categorie di prodotto, tra le quali, ovviamente, quella dei prodotti per la casa, vero core business di Prime Now.
Una volta selezionati i prodotti, l’utente può scegliere il tempo di spedizione desiderato. Per le spedizioni entro un’ora la fee richiesta è di 7.99$, mentre dalle due ore in poi il servizio è gratuito. Va poi aggiunta una mancia (elemento piuttosto comune negli Stati Uniti) a chi consegna la merce.
E’ possibile infine sempre mediante l’applicazione, seguire sulla mappa la posizione del proprio ordine dal magazzino fino alla porta di casa.
La strategia di Amazon
Dopo Amazon Fresh, Prime Now è sicuramente un’altra pedina che Bezos sta muovendo nella partita contro i supermercati e i grocery store. E’ questo infatti un attacco deciso al vantaggio di prossimità, da sempre punto di forza dell canale tradizionale nei confronti dell’ecommerce.
Interessante poi che il servizio sia disponibile solo attraverso applicazione. L’intuizione di Amazon è quindi quella di presidiare in maniera sempre più massiccia il mobile commerce, quasi “costringendo” i propri clienti ad utilizzare lo smartphone non solo per consultare il catalogo, ma anche per il momento dell’acquisto vero e proprio.
Ulteriore obiettivo di Prime Now è quello di espandere i vantaggi riservati ai membri Prime, che negli Stati Uniti è una membership ben più ampia e completa rispetto a quella offerta in Italia, con servizi che, oltre alla consegna gratuita in due giorni lavorativi, comprendono streaming di musica e video, spazio cloud e molto altro.
Aggiungendo un servizio come Prime Now, Amazon cerca quindi di incentivare la sottoscrizione per avere un ritorno indiretto. E' infatti dimostrato che un utente Prime spende più del doppio rispetto ad un utente con una membership tradizionale.
I commenti degli utenti
Grande entusiasmo, ma anche qualche dubbio da parte degli utenti.
Nei commenti sulla pagina di download dell’app si leggono attestati di stima e stupore per il servizio, al limite dell’incredibile a detta di qualcuno.
Altri però lamentano l’assenza dell’applicazione per Kindle Fire (effettivamente questo suona come un autogol) e sollevano una domanda legittima. "Ma se è un servizio per chi è a casa e vuole una consegna rapida, perchè offrirlo solo su mobile costringendo a una consultazione decisamente meno comoda rispetto a un sito internet?"
Al netto dei dubbi, Prime Now, se come previsto si espanderà al di fuori di New York, è destinato a cambiare per sempre il rapporto tra il canale fisico e quello virtuale e a ridefinire gli standard del servizio di delivery.