Sentiamo sempre più spesso parlare di 3D: usato al cinema, in televisione, ed ora anche per la stampa. Ricapitoliamo quindi come funziona il processo grazie al quale riusciamo a rendere la tridimensionalità degli oggetti nelle immagini: i nostri occhi vedono due prospettive leggermente diverse (tenete lo sguardo fisso e chiudete alternativamente prima l'occhio destro e poi il sinistro, ve ne accorgerete subito) che combinate tra loro dal nostro cervello ci permettono di vedere anche la profondità, oltre a lunghezza e larghezza.
Questo fenomeno si chiama parallasse ed è alla base della tecnica Lenticolare, un metodo di stampa autostereoscopico, cioè che consente di ottenere immagini in 3D su poster, cartoline, biglietti da visita ed ogni tipo di supporto stampato senza l’ausilio di occhialini.
Tre D è l'unica azienda in Europa specializzata in questa tipologia di stampa ed ha già collaborato con importanti brand come Unicredit, Nike e Kraft, che hanno scelto questa tecnica per realizzare campagne di adv innovative.
Dopo dieci anni di studio e ricerca, TreD ha messo insieme software proprietario, materie prime di pregio e sistemi di stampa altamente avanzati, creando così la ricetta perfetta per un risultato di estrema qualità, che nulla ha a che vedere con l’idea di lenticolare che abbiamo in mente (come le antiche cartoline che trovavamo da bambini nelle merendine).
Basti pensare che il sistema creato da TreD (H3D ® System), oggi utilizzato per tutta la loro produzione, è nato per soddisfare le esigenze creative di architetti e designer che hanno interpretato il lenticolare come elemento di arredo per progetti di pregio, come l'atrio del W Hotel di Hong Kong o l'interno della stazione Università della Metropolitana di Napoli.
Ma proviamo a capire cosa si nasconde dietro questo nome complicato. La parola lenticolare si riferisce alle Lenticole, che non sono altro che le bombature delle materie plastiche sulle quali viene effettuata la stampa, chiamate Lastre. Una lastra lenticolare è fatta di materiale sintetico (riciclabile al 100%, che non guasta), con un lato completamente liscio e l'altro fatto da piccole lenti di forma cilindrica che, sovrapposte alla stampa, le conferiscono l'illusione della tridimensionalità o del movimento.
Questa particolare tecnica ha raggiunto un altissimo rendimento in termini di nitidezza e profondità, così che l'osservatore si trova davanti ad una scena talmente realistica da avere la sensazione di poter toccare con mano gli oggetti presenti.
Gli effetti che si possono ottenere si dividono sostanzialmente in tridimensionalità e movimento. Quelli di movimento sono:
- Flip: l’ alternarsi netto di due immagini.
- Multiframe: rappresentazioni di più immagini in movimento. Un vero e proprio miniclip da due secondi (utile ad esempio per riportare su stampa i principali frame di uno spot.)
- Morphing: dissolvenza graduale da un'immagine ad un'altra.
- Zoom: effetto di ingrandimento o riduzione di un oggetto o di un particolare della scena.
Le parole però non possono rendere l'idea quanto un video. Ecco a voi gli effetti ottenibili, illustrati in un simpatico filmato: