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Certo che pensare che sono passati già cinque anni dalla prima conferenza europea sul tema tenutasi nel lontano 2005 e rivedere certe foto mi viene la malinconia, sigh!
Anche alcuni blog italiani hanno prontamente pubblicato i dati della ricerca (qui e qui) che ha coinvolto 563 marketer e 52 brand in tutta Europa.
I risultati ci fanno ampiamente riflettere sullo stato dell'arte del mercato del social media marketing in Europa.
Alcuni dati che mi hanno colpito:
L' 81% non ha una chiara strategia sui social media (ed è proprio da qui che si dovrebbe partire, vi assicuro che molti se lo dimenticano!)
L' 87% ha dovuto rivedere le proprie aspettative sui social media (bisogna vedere cosa gli è stato promesso da agenzie e consulenti!)
Solo il 7% comprende il reale valore delle interazioni (ma è così difficile uscire dalla logica meramente "quantitativa" per entrare in una "qualitativa"?)
L’84% confronta le prestazioni dei social media con quelle dei media tradizionali (Non lo dite ad Andrea Boaretto del MIP che si incazza di brutto!)
Il 72% associa i social media al virale (l'utilizzo a sproposito del concetto di "virale" è una delle cose che mi irrita di più!)
Il 76% non modera accuratamente i propri social (alcune per nulla). Una volta iniziata la conversazione che fai, ti giri e te ne vai? Un consiglio alle aziende: certo, se usate solo stagisti è dura dare continuità ad un aspetto così strategico.
L'86% non ha un piano di gestione della comunicazione in caso di "social media crisis" (vi gusta il neologismo? A proposito, mi chiedo: ma si insegna questo nei nuovi master o no? Devo dire che le aziende quando sentono certe case history disastrose se la fanno giustamente sotto... ma vi assicuro che è meglio prepararsi prima per dormire sonni tranquilli)
Che dire, questi dati non mi stupiscono. Si fa ancora tanta confusione tra virale, non-convenzionale, social media. Ma soprattutto - ahimè - agguerrite agenzie, troppo spesso, propongono i nuovi approcci relazionali alla comunicazione come una panacea miracolosa.
Personalmente credo che nessun risultato si possa ottenere se non lavorando in maniera strategica, metodica e puntando ad obiettivi di medio-lungo periodo. E' così anche per il social media marketing.
E non c'è cosa peggiore che deludere le aspettative di un cliente che si è gasato troppo.