Ah che bell’ ò cafè...
Non sono sicura che la famosa ricetta di Cicirinella cantata da Fabrizio De Andrè abbia travalicato il perimetro di Poggioreale, fatto sta che sulle note di Don Raffaè l’accoppiata caffè-malavita è arrivata anche Germania.
Uno stereotipo che ha stuzzicato la fantasia di un imprenditore tedesco a tal punto da indurre l’uomo a lanciare sul mercato un nuovo provocatorio marchio di espresso tutto italiano: il Kaffeemafia.
A bordo di una vecchia Fiat Grazia del ’65, il caffè viene pubblicizzato e servito durante le fiere più importanti del settore che si tengono periodicamente in terra alemanna.
Con due rivoltelle al posto delle effe nel nome e un carro funebre come espositore, Kaffemafia non ha mancato di suscitare polemiche.
Qualcosa da obiettare e molto da commentare sull’immagine dell’Italia all’estero ma nulla da eccepire sull’idea imprenditoriale.
Beviamoci su...
Con rispetto, s'è fatta “la mezza” vulite 'a spremuta o vulite 'o caffè?