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  • Fan Engagement: le tecniche giuste per ricevere attenzione dai tifosi

    Le aziende hanno trovato nuovi modi per entrare a far parte della vita dei fan

    25 Ottobre 2021

    Nonostante i differenti approcci, tempi e modi di fruizione del prodotto diversi, se c’è davvero qualcosa che unisce i Millennials alla Generazione Z è la passione per lo sport. Chi ama lo sport segue dei valori positivi a cui le aziende da sempre cercano di accostarsi, e spinge la competizione serrata tra gli sponsor per accaparrarsi uno spazio pubblicitario. fan engagement Come ben sappiamo, oggi non basta più “comprare” un pannello allo stadio o uno spot da 30 secondi tra un intervallo e l’altro: i canali a cui l’attenzione dei tifosi è rivolta sono veramente tanti e, se teniamo in considerazione che in media la soglia di attenzione è sotto gli 8 secondi, è ancora più difficile scegliere dove investire. Le aziende hanno trovato nuovi modi per entrare a far parte della vita dei fan. Qui ne analizzeremo tre in particolare:

    1. Le attività social
    2. Le iniziative online
    3. Coinvolgimento in app
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    Le attività social

    Sappiamo che l’attenzione delle persone ai contenuti dura solo pochi secondi, ma ne conosciamo i motivi? Ormai è un’abitudine comune, soprattutto tra le generazioni più giovani, seguire le competizioni come “sottofondo” mentre ci si intrattiene con lo smartphone scorrendo i feed dei social, chattando o addirittura giocando. Certi di avere modo di recuperare guardando le highlights, ovvero i momenti salienti della partita, le persone si dedicano con tranquillità ad altre attività.  fan egagement Una buona strategia di marketing tiene in considerazione tutti i canali che servono ad accontentare gli utenti e far sentire la loro presenza anche mentre sono impegnati in altro. Non solo con i classici post sui social, ma anche aggiornando i canali YouTube, proponendo un dietro le quinte nelle Stories, creando meme con hashtag da seguire su Twitter, ecc. Il ruolo dei social non si esaurisce in quella fase: anche al di fuori della giornata competitiva è necessario fare in modo che l’utente entri in contatto con il brand e ripercorra l’avvenimento sportivo in cui siamo presenti. Per la Generazione Z, Twitch si adatta perfettamente allo scopo e offre spazio alle aziende sponsor di sfruttare a pieno la sponsorship stretta con la squadra. Per le aziende che decidono si stringere una sponsorship con un team non è più sufficiente essere fisicamente presenti con uno spazio allo stadio: hanno bisogno di condividere con la società sportiva gli accessi ai contatti delle mailing list, essere dentro le app proprietarie e apparire nei post social della squadra. Il legame con gli atleti diventa ancora più forte: sono dei veri e propri influencer a cui viene indirettamente affidato il compito di veicolare contenuti attraverso i loro profili social per aumentare la brand awareness dei prodotti. LEGGI ANCHE: Dentsu gaming: come coinvolgere 3 miliardi di giocatori in tutto il mondo

    Le iniziative online

    Definire l’evento sportivo come semplice intrattenimento sarebbe riduttivo. É senso di appartenenza, voglia di mettersi in gioco e terreno su cui sentirsi esperti e confrontarsi con la community. Per questo, i pronostici sono da sempre una valida iniziativa su cui puntare per ottenere un contatto con i fan. Le aziende organizzano i loro personalissimo ciclo di pronostici in cui l’utente, con la promessa di vincere un gadget della squadra, fa la propria previsione sull’andamento della competizione.  Giveaway, pronostici, fotocontest e iniziative simili permettono alle aziende di fare lead generation, collezionando un database con i dati dei partecipanti. 

    Coinvolgimento in app

    La loyalty in ambito sportivo è una faccenda seria, diremmo fondamentale. Non esiste tifo senza fedeltà alla propria squadra del cuore. Anche per chi pratica uno sport senza seguire una particolare fede è così, pensiamo ai ciclisti o a chi ama lo scii. In alcuni casi, non seguono le gare ufficiali ma nutrono comunque un forte attaccamento per lo sport.  Le app svolgono un ruolo fondamentale nelle attività di engagement. In modo gratuito, l’utente ha un mondo a portata di scorrimento. Può leggere le ultime news, giocare per vincere premi, riceve le notifiche con il collegamento live a un video corso e tanto altro.  Come nel caso di Sporters , un app in cui sono coinvolti moltissimi sportivi  per cercare di avvicinare i ragazzi al mondo dello sport. Come si può leggere dall’analisi di Fulvio Furbatto, CEO di Advice all’interno dell’eBook “Fan Engagement nell’industria sportiva” i dati parlano chiaro:
    “Il 40% dei ragazzi tra i 13 e 17 anni, infatti, non pratica sport , mentre il 44% passa fino a 6 ore al giorno al telefono. Inoltre, il 39% della generazione Z afferma di non seguire alcun tipo di sport. “
    Non lo praticano ma passano moltissimo tempo con lo smartphone, finestra sul mondo sportivo e sulle attività che lo circondano. Ecco perché, specialmente post pandemia, le società sportive spingono sempre di più per rendere gli atleti degli idoli da seguire e creano iniziative digitali per cercare di arrivare non solo ai fedelissimi ma anche ai “casual consumer”. Queste sono solo tre delle tecniche più utilizzate dai brand, che le utilizzano da anni per coinvolgere gli appassionati ed avvicinarli al proprio brand. Con l’evoluzione delle piattaforme vedremo nuovi fenomeni sempre più improntati sull’ottenere dati di prima mano, in risposta alla tendenza degli ultimi anni di affidarsi a cookie di terze parti.