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  • La sostenibilità dei modelli di lavoro distribuito: priorità per le aziende

    Parlare di incremento dello Smart Working in epoca di Covid-19 è quasi una banalità, più che altro il focus va posizionato sulla qualità del lavoro da casa

    3 Dicembre 2020

    • Le aziende devono riconsiderare le strategie relative alle risorse umane
    • La produttività non è stata ostacolata, ma molti dipendenti e collaboratori hanno difficoltà a comunicare in un ambiente distribuito e ibrido
    • Molti dirigenti sono chiamati a far fronte alle fluttuazioni della domanda, a sostenere i dipendenti nel lavoro a distanza
      Parlare di incremento dello Smart Working in epoca di Covid-19 è quasi una banalità, più che altro il focus va posizionato sulla qualità del lavoro da casa, a prescindere dalla posizione geografica nella quale ci si trova, la keyword di questa transazione è la sostenibilità. La gestione della forza lavoro remota su larga scala è una sfida. I business model non erano programmati al repentino passaggio del lavoro distribuito. Per sostenere questo modello professionale, le aziende devono riconsiderare le strategie relative alle risorse umane e ai processi  interni consentendo il successo dei dipendenti, in qualità di e Key Performance Indicator e soddisfazione personale. In merito a ciò sono stati resi noti i dati della ricerca di IBM Institute for Business Value e Oxford, studio inerente l’arco temporale: aprile – luglio 2020.

    Ma cosa include la sostenibilità lavorativa? Vediamo insieme alcuni quesiti

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    Ogni lavoratore ha una serie unica di sfide in base alle proprie circostanze casalinghe. Nonostante le difficoltà, il lavoro quotidiano deve continuare. I dati dello studio indicano che la produttività non è stata ostacolata, ma molti dipendenti e collaboratori hanno difficoltà a comunicare in questo ambiente distribuito e ibrido. Un crescente numero di risorse si rivolge ai leader aziendali per aggiornamenti più chiari e una condivisione delle informazioni semplificata.

    Le aziende utilizzano strumenti più collaborativi?

    L’adozione è aumentata. La  previsione per il mese di ottobre 2020  ha stimato che il 69,0% delle aziende statunitensi con oltre 100 dipendenti dovrebbe aver utilizzato strumenti di comunicazione e collaborazione digitali. Si tratta di un aumento di 15 punti percentuali rispetto al 2019, quando il 54,0% delle aziende utilizzava in parte tali applicazioni.

    Qual è il futuro del lavoro dopo il coronavirus?

    La trasformazione del posto di lavoro si sta sviluppando a un ritmo rapido e plasmerà il mondo aziendale per decenni. Il futuro sarà probabilmente un modello ibrido di lavoro remoto e in ufficio in cui i dipendenti hanno una maggiore flessibilità e l’ufficio è riservato per check-in e riunioni occasionali. Alcune aziende stanno già eseguendo programmi pilota per vedere come potrebbe essere un ritorno in ufficio.

    Cosa evidenzia la ricerca?

    La pandemia ha plasmato molte rigidità regolamentari che ogni azienda adottava, per passare a un modello di dipendenti distribuiti in modo meno brusco. Il  rapporto descrive in dettaglio le migliori strategie rispetto alle persone e ai processi per rendere sempre più sostenibile il lavoro a distanza. Adattarsi alla sostenibilità del lavoro distribuito è un passo avanti che migliorerà i rapporti umani all'interno dei team.

    Metodologia

    I dati inerenti al rapporto dell’IBM Institute for Business Value e Oxford Economics intitolato: “COVID-19 e il futuro del business”, coinvolgono 3.450 dirigenti in di 22 Paese che sono stati intervistati telefonicamente tra aprile e luglio 2020 e 13.374 adulti di età superiore ai 18 anni  (di 8 Paesi) 

    Alcuni top manager emergenti e particolarmente proattivi, intraprendono azioni volte a restare competitivi per continuare a crescere in termini di sostenibilità.

    Miglioramento della scalabilità e della flessibilità operativa

    La discontinuità generata dalla pandemia COVID-19 ha dimostrato l’importanza di essere preparati a gestire i cambiamenti. Molti dirigenti sono chiamati a far fronte alle fluttuazioni della domanda, a sostenere i dipendenti nel lavoro a distanza e tenere conto della necessità di ridurre i costi. Lo studio rivela anche che la maggior parte delle organizzazioni sta modificando in modo permanente la propria strategia organizzativa. Ad esempio, il 94% degli Executives prevede di adottare modelli di business platform-based entro il 2022 e molti aumentano la partecipazione agli ecosistemi e alle reti di partner.

    Mettere in atto queste nuove strategie potrebbe richiedere un’infrastruttura IT più scalabile e flessibile. Gli Executive si sono già attivati su questo fronte: secondo la ricerca, la tecnologia cloud registrerà una crescita del 20% nei prossimi due anni. Inoltre, i dirigenti migreranno in cloud un numero sempre maggiore di attività, tra cui il customer engagement e il marketing.

    Intelligenza artificiale, automazione e altre tecnologie esponenziali per migliorare i flussi di lavoro

    La tecnologia dell'Intelligenza Artificiale avrà un ruolo sempre più prioritario, e registrerà un incremento del 20% LEGGI ANCHEInvestire su sostenibilità e responsabilità sociale oggi è ancora più importante per i brand

    La pandemia COVID-19 ha causato l’interruzione di molti flussi di lavoro tradizionali e di processi critici che erano al centro delle organizzazioni. Tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la sicurezza informatica possono rendere i flussi di lavoro più intelligenti, reattivi e sicuri – e hanno sempre maggiore priorità secondo i top manager intervistati. Lo studio rivela inoltre che:

    • La tecnologia AI avrà un ruolo sempre più prioritario, e registrerà un incremento del 20%;
    • Il 60% dei dirigenti intervistati ha già accelerato l’automazione dei processi e nel corso dei prossimi 2 anni questa riguarderà tutte le funzioni aziendali; gli italiani, in linea con lo scenario globale, prevedono di introdurre l’automazione in tutte le aree aziendali, con particolare riferimento a quella degli acquisti, dei rischi, della supply chain e della R&S;
    • Il 76% dei dirigenti intervistati prevede di dare la priorità alla sicurezza informatica, che duplicherà il valore rispetto all’attuale.

    Si assiste a un incremento degli investimenti in cloud, AI, automazione e altre tecnologie esponenziali: per questo, secondo IBM, è fondamentale tenere conto delle necessità di chi ne fruisce, come ad esempio i dipendenti, garantendo un’esperienza positiva a favore di innovazione e produttività.

    La sicurezza sul lavoro, che fino a 2 anni fa rappresentava una priorità per il 2% dei top manager italiani, è destinata ad accrescere progressivamente la sua importanza. Se oggi è oggetto di particolare attenzione da parte del 18% dei dirigenti italiani, si prevede che nel 2022 possa arrivare al 53%.

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    La ricerca rivela una rinnovata attenzione verso le persone durante la pandemia, che ha portato i dipendenti a lavorare al di fuori dei contesti abituali e affrontare situazioni di stress e incertezza.

    Viene dimostrato come la pandemia abbia modificato le aspettative dei dipendenti nei confronti dei loro datori di lavoro, chiamati ad esercitare un ruolo attivo nel contribuire al benessere fisico e mentale, così come nel fornire la competenza necessaria per imparare a lavorare in modo diverso. Gli Executive collocano il benessere dei dipendenti tra le loro massime priorità.

    In questo contesto secondo IBM è fondamentale la presenza di dirigenti che mettano al primo posto il benessere dei dipendenti. I leader empatici sono in grado di incoraggiare la responsabilità personale e stimolare i dipendenti a lavorare in team, applicando metodologie Agile e di Design Thinking e strumenti e tecniche di DevOps. Le organizzazioni dovrebbero anche considerare l’adozione di un modello olistico e multimediale di sviluppo delle competenze per aiutare i dipendenti a sviluppare le abilità comportamentali e le tecniche necessarie per lavorare nella nuova normalità e promuovere una cultura dell’apprendimento continuo.

    Le sfide che le aziende oggi si trovano ad affrontare sono in netto aumento, ma sarà proprio il cambiamento a far aumentare i profitti e il valore dei brand, perché adattarsi alla sostenibilità del lavoro distribuito  è un passo avanti che migliorerà i rapporti umani all’interno dei team e avrà ricadute positive in termini economici e sociali per tutto il Paese.