Cosa significa parlare di PR nel 2020? Ce lo spiega un report
Il digitale guiderà il marketing e le PR nel 2020, ma con tanti fattori e nuove tecnologie in gioco è utile partire dai dati: Talkwalker ha curato una ricerca mondiale per capire stato dell’arte ed evoluzioni future
27 Febbraio 2020
Potrebbe essere semplice fare confusione su questa attività e trovare a chiedersi se le PR rientrino nelle attività marketing, digital o SEO. Allo stesso modo, ci si può domandare se i professionisti delle PR debbano occuparsi anche di social media e Influencer Marketing. Per non parlare di come sia possibile calcolare il ROI delle attività PR. Oggi, infatti, la linea che separa PR, Marketing, Social e Digital è sempre più labile e, per capire come i professionisti delle PR, del marketing e della comunicazione definiscono i loro ruoli e utilizzano gli strumenti a loro disposizione per misurare il loro successo a livello internazionale, Talkwalker, insieme a YouGov, ha chiamato a raccolta gli esperti del settore per fornire insight strategici per la industry. Le attività strategiche di PR servono alle aziende per raggiungere differenti obiettivi:
- aumentare la brand awareness.
- Migliorare la brand reputation.
- Ampliare il proprio pubblico.
- Aumentare le opportunità di investimento.
Misurazione dei risultati e gestione dei dati nelle PR
Tra i primi e più sostanziali insight della ricerca un dato: le attività più centrali per le PR non sono più le media relation o gli uffici stampa, bensì social media management (77%), content marketing (77%), influencer marketing (67%) e link building per la SEO (56%). Nonostante questo slancio verso il digital, però, i professionisti delle PR basano i loro report ancora su coperture media più tradizionali e solo il 38% riporta anche i risultati delle campagne di influencer marketing. Se i Paesi del Medio Oriente e Asia-Pacifico vedono come maggiore ostacolo la necessità di utilizzare più di una soluzione per ottenere dati allineati tra tutti i propri uffici internazionali e quello di avere allo stesso tempo dati accurati a livello regionale, i Paesi europei mostrano invece una minore propensione a testare diverse tecnologie per compararne le effettive differenze e potenzialità. In generale, sono le limitazioni a livello di budget la principale sfida che gli intervistati individuano per rimanere sempre aggiornati sull’adozione degli ultimi software e tecnologie.Influencer Marketing e PR
L’Influencer Marketing è considerato uno dei canali principali per le PR, in particolar modo nelle Americhe e in Europa del Sud, dove si toccano le punte più alte con l’Italia (91%) e gli Stati Uniti (87%). Un dato questo essenziale per capire il nuovo ruolo dei professionisti di questo settore del marketing. Per dimostrare il ROI di queste collaborazioni con gli influencer, vengono considerati l’engagement rate (45%), il potential rate (44%) e il click through links o l’utilizzo di codici sconto (37%). Le campagne di influencer marketing B2C sono più comuni rispetto a quelle B2B a livello globale, anche se i Paesi dell’Europa del Sud, più propensi a lavorare con influencer B2B.PR e Social Listening
Il social listening non è più limitato a ruoli nei social media o nella ricerca. Sempre più professionisti PR stanno sfruttando a pieno il potenziale di questi strumenti per proteggere, misurare e promuovere il loro brand. Nella industry marcomm, i principali utenti che utilizzano gli strumenti di social listening nel 2020 sono i seguenti:- Social media manager 56%
- Data analyst 39%
- Research manager 24%
- PR account manager 20%
- PR account executive 20%
- Account coordinator 14%
- Business director 14%
- VP of comms/PR 14%
- Press officer 13%
- PR account director 10%
- C-level executives 8%