Come creare dashboard strategiche grazie al Design Thinking
Per leggere i dati c’è bisogno di semplificazione, velocità e centralizzazione e in nostro aiuto arrivano il Data Driven Marketing e il Design Thinking
3 Settembre 2019
Nel 2019 abbiamo visto crescere l’esigenza del controllo dei dati. Finalmente le aziende italiane hanno capito che per leggere i dati c’era bisogno di semplificazione, velocità e centralizzazione e così, per rispondere al mercato facciamo riferimento a due grandi metodologie: il Data Driven Marketing e il Design Thinking. Il Data Driven Marketing ci spiega quali KPI inserire e il Design Thinking aiuta ad elaborare quei KPI e a disegnare un prototipo a bassa fedeltà da passare poi a chi di dovere per l’implementazione reale. Per raggiungere tale obiettivo è necessario avere un team di lavoro eterogeneo (formato possiblimente dall’imprenditore, Data Analyst, SEO e un Advertiser) e un facilitatore esperto che guidi il processo del Design Thinking.
Da dove cominciare
Iniziamo con la fase di empatia, in questo caso empatia con i nostri stessi obiettivi. Prima di tutto ci si chiede “perché il mio sito esiste?” in modo da individuare macro obiettivi (vendite) e micro obiettivi (product awareness, brand awareness ecc.) Dopodiché si guarda il sito web e ci si chiede cosa secondo noi è importante tracciare: chi fa click qui, chi si iscrive alla newsletter, chi usa i filtri ecc. Si continua così utilizzando diversi tipi di domande che hanno a che fare con che tipo di informazioni abbiamo bisogno per raggiungere il nostro obiettivo, ad esempio:- a che ora gli utenti comprano di più?
- Quale giorno della settimana gli utenti mi visitano maggiormente?
- Quante persone arrivano da facebook?
- Quali sono i prodotti più venduti?
- Ecc.