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  • Cosa devi sapere prima di intraprendere una strategia di search engine marketing

    Chiunque di noi può ottenere risultati positivi utilizzando gli strumenti di PPC: Matteo Polli ci guida alla scoperta del SEM

    11 Giugno 2018

    Marketing è un termine che, oltre a farci pensare all’incremento di utenti sul nostro sito e a fiumi di clienti che entrano nei nostri negozi, si porta inesorabilmente dietro un sacco di altre brutte parole tra le quali spese, investimenti, esborsi, tempo, agenzie, consulenti e tanto altro. Che bello sarebbe se fosse possibile investire direttamente la cifra desiderata e sfruttare un sistema che ci consenta di arrivare a tutti coloro che sono fortemente interessati al prodotto o servizio che noi offriamo. Fortunatamente, i sistemi di Search Engine Advertising rispondono proprio a questa esigenza! Grazie a strumenti come Google Adwords o BingAds abbiamo la possibilità di investire in modo oculato e puntuale, spendendo solamente in quegli ambiti che possono portarci un flusso maggiore di utenti. Il Search Engine Marketing (SEM) si caratterizza per il suo funzionamento a pay per click grazie al quale l’inserzionista pagherà solo quando gli utenti cliccano le inserzioni pubblicitarie alle quali hanno accesso dopo avere effettuato una ricerca sul motore di ricerca. Diciamo addio ai pagamenti “a fisso” o agli investimenti in formati cartacei che vengono rapidamente cestinati nonostante i costi che sono stati sostenuti per la loro produzione!Forti del fatto che circa il 95% di tutte le ricerche in Italia vengono effettuate su Google è buona norma concentrarci su Google Adwords e sull’uso che bisogna farne per ottenere ottimi risultati. Mantenendo la nostra attenzione su Google Adwords, vedremo come questo prodotto, sviluppato da Google nel 2000, unisca alla sua linearità di utilizzo un gran numero di personalizzazioni e impostazioni. Grande vantaggio di Adwords è rappresentato dal fatto di poter utilizzare un unico pannello per realizzare campagne pubblicitarie search e display altamente specifiche per la nostra attività online o offline.

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    Credits: Depositphotos #125286498

    Memento!

    Quando si ha a che fare con qualsiasi sistema SEM bisogna sempre tenere presente alcuni elementi imprescindibili Modello di business I sistemi pay per click sono in grado di portare sul nostro sito un numero considerevole di utenti ed è fondamentale essere in grado di sfruttarli al meglio. Intraprendere un’attività di questo tipo senza avere ben presente il nostro modello di business significa buttare via soldi e chances. Canalizzare È fondamentale progettare con molta attenzione il flusso che vogliamo i nostri utenti seguano; ogni utente ci è costato qualcosa, non buttiamo via i soldi! Contare! Potrebbe sembrare banale ma è fondamentale poter contare il numero di conversioni che la nostra campagna realizza. Possiamo scegliere di contare quasi qualsiasi elemento: visite al sito, click su un bottone, form completati, mail sottoposte, etc; non importa cosa si scelga di contare ma è importantissimo poter calcolare se la nostra campagna porti i risultati sperati. Non è un sistema perfetto I sistemi pay per click possono portare sia al successo che al fallimento, bisogna dedicarci molta attenzione, tempo, precisione e cura. Il rischio di spendere una fortuna per una disattenzione o leggerezza è in agguato, l’unico modo per scongiurarlo è essere sicuri di ogni operazione che si effettua sulla piattaforma.
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    Credits: Depositphotos #73007673

    Strutturare bene è il primo passo per risultare vincenti

    Come in qualsiasi lavoro, anche utilizzando strumenti di SEM non bisogna mai sottovalutare la fase di progettazione. Fare attenzione alla fase di impostazione e strutturazione delle campagne è il primo elemento che ci permette di esser certi di lavorare in modo proficuo senza temere di spendere cifre eccessive ma, allo stesso tempo, portando traffico qualificato al nostro sito. È molto importante ragionare sui dettagli della campagna prima di cominciare a pensare alle parole che vogliamo comprare o agli annunci che pubblicheremo; elementi quali la località dove verranno mostrati gli annunci, la tipologia di utenti che vorremo targettizzare e la presenza sui vari dispositivi sono solo alcune delle impostazioni delle nostre campagne. Una volta certi di aver stabilito il modo migliore di impostare e strutturare le campagne, la fase successiva nella realizzazione pratica di una campagna di Adwords consta nel definire chiaramente COSA e COME l’utente dovrà cercare per trovare la nostra inserzione. Sarà fondamentale realizzare una struttura in grado di riflettere le nostre scelte, mantenendo una buona coerenza nel dividere i termini; tutto ciò è possibile farlo solo dopo aver diviso in aree logiche o tematiche le parole attorno alle quali ruota la nostra attività.

    Andare alla ricerca di utenti

    I nostri utenti ideali sono lì, navigano nel web, visitano siti e, soprattutto effettuano ricerche. Il processo di ricerca attuato dagli utenti è il momento in cui possiamo farci vedere e renderci visibili ai loro occhi. Per far sì che il nostro sito venga individuato bisogna riuscire a mostrare agli utenti i nostri annunci pubblicitari e, per riuscire in questo intento, dobbiamo concentrarci sulle parole che inseriranno nei box dei motori di ricerca. La scelta delle parole chiave che, una volta cercate da un utente, mostreranno i nostri annunci è un momento importante. Per riuscire bene nel nostro intento è fondamentale pensare ad elementi differenti: l’età, la formazione, la conoscenza dell’argomento e il livello di accuratezza che solitamente viene utilizzato per cercare online temi legati alla nostra attività concorrono tutti a modificare il modo in cui il nostro annuncio verrà percepito dai nostri potenziali utenti. Strutturando l’account e definendo i gruppi di parole è necessario ragionare sui termini di ricerca che andremo a targettizzare; dobbiamo fare attenzione a diverse tipologie di parole chiave:
    • Termini più appropriati e coerenti a identificare la nostra attività
    • Termini fortemente tecnici
    • Termini colloquiali o non tecnicamente corretti
    • Sinonimi
    • Errori grammaticali, logici e/o di scrittura (benché motori di ricerca quali Google assicurino come parole chiave)
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    Credits: Depositphotos #75014671

    Il biglietto da visita degli annunci

    L’utente che effettua una ricerca vede caricarsi di fronte a se una pagina colma di risultati: il nostro obiettivo è far sì che il nostro annuncio risulti essere il biglietto da visita più interessante e affidabile tra tutti quelli che verranno visualizzati. L’annuncio deve essere pensato per essere il più accattivante possibile! Dobbiamo far in modo che l’utente ritrovi nel nostro annuncio una risposta a ciò per cui sta esprimendo interesse, ne identifichi chiaramente i vantaggi che avrà nello scegliere noi invece che un altro annuncio e abbia l’impressione di avere davanti a se esattamente la risposta ai propri problemi. Gli annunci che possiamo utilizzare sono di tipologia differente a seconda delle campagne che abbiamo deciso di realizzare: search o display. Una differenza molto impattante è l’approccio che si adotta nei confronti dell’utente realizzando una pubblicità di tipo “pull” (tramite campagne search) o “push” (le campagne display). La differenza sta tutta nella modalità all’interno della quale l’utente si trova quando visualizza un nostro annuncio sponsorizzato: negli annunci search l’utente visualizza una pubblicità come diretta conseguenza di una propria ricerca attiva, diversamente, negli annunci display, la pubblicità gli viene mostrata in situazioni con livelli di attenzione molto differente (mentre si guarda un video, scorrendo le mail, navigando alla ricerca di un film per la serata). Questa differenza influisce significativamente sul Click Through Rate dell’annuncio, ovvero la frequenza di click rispetto al numero di visualizzazioni registrate. Avere ben presente la differenza tra i due tipi di advertising ci può aiutare ad identificare e scegliere la corretta strategia per pubblicizzare il nostro brand o il nostro prodotto. sem_ninja

    La prima impressione è quella che conta

    Il modo in cui realizziamo le landing page è fondamentale dato che rappresenta il primo approccio che l’utente avrà con il sito vero e proprio! L’attenzione alla realizzazione della landing page deve essere particolarmente alta per due ragioni fondamentali: una legata agli utenti e l’altra che impatta direttamente il rendimento della campagna e quindi il nostro budget. Gli utenti devono sempre essere il nostro principale pensiero: si formeranno un’opinione su di noi non appena il nostro sito si caricherà davanti ai loro occhi! Lo stesso tempo di caricamento genererà in loro una prima idea di confort o “antipatia” nei confronti del sito. Più in termini generali di può parlare di usabilità del sito: l’utente che atterra su di un sito deve essere in grado di riconoscere immediatamente quale sia l’elemento principale della pagina web e deve essere naturalmente portato a realizzare quello che noi abbiamo identificato essere l’obiettivo della nostra campagna pubblicitaria. L’altra ragione per la quale la landing page ricopre un ruolo fondamentale è perché concorre nel definire un elemento fondamentale nel SEM: il punteggio qualità. L’importanza di tale valore numerico è strettamente correlata alle uniche 2 formule matematiche presenti nel SEM: quella associata alla posizione che il nostro annuncio occuperà nella pagine dei risultati e quella che definisce il CPC, ovvero il costo che pagheremo per ciascun click.
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    Credits: Depositphotos #41933515

    Pronti, partenza, via!

    La conclusione che dobbiamo sempre ricordare è che chiunque di noi può ottenere risultati positivi utilizzando strumenti di PPC: l’importante è ricordare bene di prestare sempre molta attenzione prima di attivare campagne e valutare in modo attento le potenzialità di questo canale paid per il nostro business. A seconda del nostro tipo di attività, azienda o sito, le tipologie di utenti a noi necessari saranno profondamente eterogenee e, mentre alcune di queste possono essere adatte a sfruttare traffico raccolto dal web tramite campagne pay per click, altre lo saranno meno. Sta a noi avere la lungimiranza e accuratezza di analizzare i risultati delle nostre campagne e capire se possa valere la pena proseguire o, al contrario, se sia il caso di tirarci indietro. Non è scontato che qualsiasi tipo di business sia adatto o già maturo a sufficienza per sfruttare al meglio il Search Engine Marketing, ma è fondamentale che facciamo quanto in nostro potere perché i risultati ottenuti riflettano in modo onesto e corretto il nostro lavoro: un insieme di passi corretti, accurati e attenti per pensare, strutturare e amministrare un account SEM.   >>Impara ad acquisire traffico qualificato attraverso una strategia di SEM. Scopri il Master in Digital Marketing di Ninja Academy, formula online (+ aula opzionale), prezzo in Early Booking entro il 27/06/2018!