Il senso di avere una missione se vuoi lavorare nel marketing
Mirko Pallera racconta la sua storia, dai primi lavoretti all'Esselunga a CEO di Ninja Marketing. Ecco il discorso integrale alla Graduation degli Executive Master Ninja Academy e IUSVE
22 Gennaio 2018
In occasione della prima cerimonia di graduation degli studenti dell’Executive Master Ninja Academy e IUSVE il nostro CEO Mirko Pallera ha tenuto uno speech di grande impatto agli 8 nuovi diplomati. Oggi vogliamo proporvi il testo integrale e un estratto video di questo commencement speech perché riteniamo possa essere d’ispirazione per tutti voi che siete parte delle community di Ninja.
Cosa vuol dire avere una Missione
In questo preciso momento, qui in questo luogo, si sta realizzando un sogno. O meglio, una Missione. E una missione badate bene, a differenza di quello che si può pensare, si sceglie. Chi ci da la nostra Missione? Noi stessi. È come la Fede: siamo soliti pensare che quest’ultima, la Fede, arrivi o non arrivi. E se non arriva allora, pazienza. C’è chi l’ha ricevuta la Fede, e chi no… No signori! La Fede, così come la Missione, si sceglie e si deve alimentare. «Rafforza la tua fede giorno dopo giorno», diceva un antico monaco giapponese per incoraggiare i suoi discepoli. È come se i Santi o gli Eroi fossero gli unici in grado di portare avanti un Missione in virtù di una grande Fede. E noi invece no. “Noi non abbiamo avuto questo dono, il dono della Fede” – potremmo pensare. Certo, potremmo anche essere folgorati sulla via di Damasco e ricevere dall’alto un segnale. Ma se questo non arriva? Se il postino perde il pacco inviato direttamente dal cielo che facciamo? Ci accontentiamo di quello che passa il convento? (Non so perché, sará l’ambiente ma mi vengono tutte metafore religiose). La verità é che chiunque abbia mai realizzato grandi cose nella vita si è dato una Missione e ha avuto Fede. E queste due cose le ha accese e coltivate giorno per giorno, nel proprio cuore. Ogni giorno, dopo ogni vittoria e dopo ogni fallimento, queste persone si sono rialzate il mattino dopo – qualunque cosa sia accaduta – convinte di avere una missione da compiere. E voi ce l’avete una Missione? L’avete cercata, l’avete scelta, la state alimentando? La Missione va oltre la materia in cui avete scelto di specializzarvi. La Missione è simile a portare un Fiore in un luogo brutto. È qualcosa che da senso ad ogni cosa, anche alle cose mondane, al guadagno, al successo, che altrimenti sono effimeri, se non sono finalizzati ad una Missione.Il mio primo Master
Quando ero ragazzo, mia nonna mi ha lasciato in eredità una discreta somma in denaro. Ero all’Università. Questa somma mi è servita per comprare il mio Master, quello che mi ha permesso di indirizzarmi verso la professione che volevo. È stato il mio Master che mi ha aperto le porte della realizzazione professionale, non l’Università. Mi ha fatto vedere una strada, messo in contatto con dei mentori, iniziato alle arti del marketing e della comunicazione.Fu una grande fortuna! Che non tutti possono avere… E che non avrei avuto senza il regalo di mia nonna.Alla fine dell’università la mia famiglia versava in condizioni economiche disastrose. Un divorzio, una faida legale, truffe ai miei genitori e persino raggiri e violenze. É stato un periodo nero, molto duro, in cui ho dovuto alimentare la Fede per resistere. Pregavo tutti i giorni, almeno un’ora al giorno per riuscire a superare quel momento, cercando di mandare benedizioni ai miei genitori che se la passavano entrambi molto male. Nel frattempo iniziavo il master che poi terminai e così inizió il mio primo stage e, finalmente, arrivarono anche i primi guadagni: 500 mila lire al mese di rimborso spese. Ma non erano sufficienti e i miei non potevano darmi altro. Allora cercai un lavoro per i weekend e il fine settimana andavo a lavorare all’ Esselunga nel reparto ortofrutta per arrotondare. Mi ricordo che esausto in pausa pranzo mi mettevo a riposare sulle panchine di un parco e un giorno per caso incontrai un mio compagno di master. Quando gli dissi che stavo lavorando come operaio all’Esselunga abbassó lo sguardo. Ero laureato e con un Master. Ma sapevo quello che valevo, e il mondo prima o poi lo avrebbe riconosciuto. È quello che auguro anche a voi, che il mondo vi riconosca il vostro valore. Ma prima dovete riconoscerlo in voi stessi. E quella consapevolezza e fiducia nacquero proprio durante il mio Master.
“Sono sempre stato licenziato”
Ci sono tanti aneddoti che vorrei raccontarvi. Come quella volta che fresco di Graduation, con il mio diploma di Master in tasca, come alcuni di voi da domani, i primi giorni del mio primo vero lavoro in una agenzia di comunicazione entrai subito in conflitto con i miei superiori. Si sa, tra account e creativi non corre buon sangue in agenzia. Ed io ero il nuovo junior account. Ero l’ultimo arrivato e dopo essere stato incaricato dal direttore creativo di presentare delle proposte al cliente, decisi all’ultimo di non consegnarne una che consideravo fuori brief. La consideravo brutta e sbagliata. Sapete, io avevo un Master! Iniziò subito la mia fine in quel posto di lavoro e dopo un po’ fui costretto ad andarmene. Un piccolo primato l’ho raggiunto: sono sempre stato licenziato! E sapete, oggi un po’ ne vado orgoglioso! Da giovane account di agenzia le mie idee non erano capite, ma soprattutto non era quello il luogo in cui sarebbero mai attecchite. Avrei dovuto crearlo io il luogo giusto. Dopo aver lavorato in un’altra agenzia decisi di cercare la mia strada trasferendomi al Sud italia. Da ragazzo dell’hinterland, Milano a quei tempi non mi piaceva, la trovavo “sradicata” – ed io ero in cerca del senso delle cose, non dei loro feticci. Volevo qualcosa di autentico, ed il mio contesto di vita era più simile alla finzione di un “centro commerciale”.Al Sud ho trovato un luogo più autentico, genuino, certo con qualche difficoltà di adattamento. Avete presente”Benvenuti al Sud”? Ecco il film è liberamente ispirato a me e alla mia storia.Quando chiedo un tè la gente pensa “ma che tiene, ‘e mal’ ‘e panza?” Non fu per niente facile. Tutto andava lentissimo al Sud. Mi sembrava di essere in una bolla atemporale. E dovevo ripartire da capo, tutto era da costruire. Prima che ingranasse con Ninja Marketing presi un po’ per gioco un altro diploma, oltre a quello di laurea e di Master: un “diploma da pizzaiolo” e provai a cercare su Salerno un posto da assistente pizzaiolo. Girai tutte le pizzerie di Salerno: Donna Margheria, Spunzillo, Anema e cozze. In questo caso non ero davvero credibile. Nessuno, tranne un piccolo supermercato – che peró mi voleva full time – mi prese in considerazione: un pizzaiolo milanese é fuori posizionamento. Fortunatamente arrivarono i primi clienti, ma i guadagni non bastavano per potermi permettere una casa tutta mia. Così ho vissuto per mesi in una casa in cui avevo affittato una stanza, senza riscaldamento e con il frigo sempre vuoto. Ogni sera, quando mi coricavo, mi dicevo guardando il soffitto per farmi coraggio “io sono un soldato, io sono un soldato”. Se hai una Missione e hai Fede puoi farcela, puoi resistere, puoi vincere. Ninja Marketing e Ninja Academy sono nati per dare a tutti la possibilitá di trovare una missione, e gli strumenti e il coraggio per realizzarla. La nostra, é quella di rendere democratica l’Alta Formazione. Chiunque, ovunque sia e in qualunque situazione economica versi deve poter accedere ad una formazione continua, di qualitá e con un investimento accessibile. Lavoriamo ogni giorno per vedere vite professionali realizzate, talenti espressi alla massima potenza, storie incredibili di chi – con lo spirito indomito di un ninja – sta realizzando grandi cose e cambiando in meglio, per quello che puó e nel luogo in cui si trova, le pratiche della nostra professione.