Un’industria multi-miliardaria. Il fintech corre ed anche tanto. Secondo un report di Pitchbook, società di analisi di mercato, le startup del settore hanno raccolto in Usa quasi 18 miliardi di dollari dal 2015, coinvolgendo più di 1.400 investitori.
Ecco le 11 fintech made in USA che hanno valutazioni miliardarie. Capiamo cosa fanno e perché sono diventate "unicorni".
11. Clover Health — $1.2 miliardi
Fondatori : Kris Gale e Vivek Garipalli
Valutata $1.2 miliardi, la fintech ha ottenuto in estate un round di $130 milioni. La startup si occupa di assicurazioni mediche, focalizzandosi su clienti che hanno diritto alla “Medicare Advantage”, un tipologia di polizza assicurativa in parte finanziata dal governo degli Stati Uniti. L’innovazione che Clover Health ha portato nel settore assicurativo risiede nell’analisi dei dati. La startup analizza le informazioni sui pazienti allo scopo di prevenire emergenze che possono risultare costose per l’assicuratore.
Lanciata nel 2013, ha raccolto $425 milioni.
10. Kabbage— $1.3 miliardi
Fondatore: Rob Frohwein
Fondata nel 2009 Kabbage è una piattaforma di prestiti (lending) rivolta ad aziende piccole e medie. La novità che ha introdotto la fintech è un algoritmo che riesce ad analizzare in tempo reale i dati del richiedente prestito e a ridurre i tempi di approvazione: dalle settimane necessarie nel sistema bancario tradizionale, fino a pochi minuti.
Kabbage è valutata 1.3 miliardi grazie soprattutto a un ultimo grosso finanziamento di 250 milioni di dollari avvenuto quest’agosto. In totale ha raccolto più di 1,35 miliardi e può contare oggi su 100mila clienti, ai quali ha prestato 3,5 miliardi.
9. Robinhood- $1.3 miliardi
Cofondatori: Vlad Tenev e Baiju Bhatt
La startup promuove un’app rivolta ai millennial che consente di comprare e vendere azioni di aziende quotate a Wall Street, senza alcun costo di commissione. Una sorta di broker finanziario a portata di smartphone.
In totale la startup ha raccolto 176 milioni, una cifra considerevole anche se si pensa che i fondatori prima di fare accordi con i primi venture hanno ricevuto 75 “porte in faccia”. Robinhood non guadagna sulle commissioni (che sono gratuite) ma sugli interessi che maturano sulla liquidità dei conti correnti. L’app offre alcuni servizi aggiuntivi per gli utenti che pagano una sottoscrizione di sei dollari mensili.
8. Avidxchange– $1.4 miliardi
Fondatori: Chris Tinsley, Michael Praeger
Di recente la fintech è entrata nel club degli unicorni, quando ha superato il valore di 1,4 miliardi dopo un round di 300 milioni a giugno di quest’anno. Dal suo lancio la tech company, che offre sistemi innovativi di contabilità e consulenza finanziaria, ha raccolto 545 milioni tra venture capital e private equity. Con l’ultimo round ha raggiunto anche un record: è diventata la più finanziata di tutto il North Carolina.
7. Coinbase– $1,6 miliardi
Fondatori: Brian Armstrong, Fred Ehrsam
Con l’ultimo round di 108 milioni di dollari, anche la startup è entrata di Armstrong e Ehrsam ha fatto il suo ingresso nel club degli unicorni. Lanciata nel 2012 è la piattaforma leader di scambi in cripto moneta: permette agli utenti di comprare e vendere token, come bitcoin e ether. In totale Coinbase ha raccolto oltre 217 milioni.
Il successo della startup è nella credibilità che ha saputo guadagnarsi negli anni. Gli investitori si affidano alla fintech che ha avuto il merito di mettere ordine nel far west degli scambi digitali di cripto monete.
La startup comunque è anche molto discussa e non vista pienamente di buon occhio tra gli addetti ai lavori della community bitcoin.
6. Apttus– $1,9 miliardi
Fondatore: Kirk Krappe
La startup ha raggiunto un valore di 1,9 miliardi, a seguito di un recente investimento di 55 milioni. Apttus, specializzata nell intelligenza artificiale, ha ideato dei software che facilitano e velocizzano i processi di vendita, soprattutto nella fase della stipula dei contratti. La fintech non ha raccolto un dollaro per sette anni. Poi la svolta nel 2013 con un round di 329 milioni.
5. Avant– $2 miliardi
Fondatore: Al Goldstein
La fintech è stata valutata 2 miliardi dopo un round di 325 milioni nel settembre del 2015. L’idea di Golstein è un algoritmo che usa l’intelligenza artificiale e tutta una serie di dati degli utenti per offrire prestiti veloci, anche a chi non ha una grossa affidabilità creditizia. Avant è stata lanciata nel 2012 e ha raccolto 1,779 miliardi.
4. Oscar– $2,7 miliardi
Fondatore: Kevin Nazemi
Oscar ha raggiunto una valutazione di 2.7 miliardi da febbraio del 2016, quando ha ottenuto un round di 400 milioni. La startup newyorchese opera nel settore delle assicurazioni sanitarie con lo scopo di migliorare la user experience degli utenti. Lanciata nel 2013, ha avuto il suo momento di gloria nel periodo dell’Obamacare. Il fondatore, Kevin Nazemi, ha avuto il merito di attirare grossi finanziatori, come Google Ventures e Goldman Sachs.
3. Credit Karma– $3,5 miliardi
Fondatori: Ryan Graciano, Nichole Mustard, Kenneth Lin
La fintech ha raggiunto una valutazione di 3,5 miliardi a seguito di un investimento di 175 milioni nel giugno del 2015. In totale ha raccolto 368 milioni. La startup è specializzata nella realizzazione di software che fanno analisi della situazione creditizia degli utenti per poi offrire loro alcuni prodotti finanziari, come prestiti e mutui.
2. SoFi– $4,4 miliardi
Fondatori: Michael Cagney, James Finnigan, Ian Brady, Daniel Macklin
Valutata 4,4 miliardi in occasione dell’ultimo round che ha portato nelle casse della società 500 milioni di dollari. La fintech ha raccolto tantissimo fino a oggi: 2 miliardi, incluso 1 miliardo di un round condotto da SoftBank.
SoFI, acronimo di social finance, è una piattaforma che presta soldi sopratutto a studenti e a coppie per mutui. Dopo anni di successi a livello internazionale, oggi l’azienda attraversa un momento critico per uno scandalo sessuale che ha coinvolto Cagney, costringendolo alle dimissioni.
1 Stripe– $9.2 miliardi
Fondatori: Patrick and John Collison
Stripe è stata valuta 9.2 miliardi dopo il round dello scorso anno di 150 milioni. La fintech ha raccolto in totale più di 440 milioni dalla fondazione nel 2010.
Stripe ha ideato una soluzione che consente a ogni sito di accettare pagamenti con l’inserimento all’interno di una stringe di codice. Niente più account merchant, niente più ricorso a un gateway bancario. Tra i suoi clienti nomi grossi del mondo tech, ci come Salesforce e Amazon.