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Facebook, tutte le statistiche che non puoi ignorare

Ecco i dati che possono aiutarti a stilare la tua strategia sul numero uno dei social network

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Valentina De Felice 

Social media strategist I Content editor

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Pubblicato il 28/09/2017

Quali interessi e abitudini hanno gli utenti di Facebook, cosa rende un annuncio interessante e pertinente per il tuo pubblico, come ottenere risultati migliori dalle tue inserzioni spendendo meno, come interpretare il punteggio di pertinenza delle tue campagne di advertising, come devono essere i tuoi post per ottenere like, commenti e condivisioni, qual è la formula per produrre un buon video? Tutte domande lecite.

Confuso? Non temere, le risposte arriveranno tutte. Ma procediamo con ordine.

In questo articolo, troverai le 22 statistiche su Facebook che non puoi assolutamente ignorare nel tuo lavoro. Curioso?

Eccole qui, in breve:

1. All’inizio del 2017 Facebook ha dichiarato che 65 milioni di aziende locali erano presenti online con una pagina Facebook, e di queste 4 milioni hanno investito in advertising su Facebook.
2. Il 79% degli adulti presenti online usa Facebook.
3. Il 42% degli utenti Facebook non segue i brand sui social media.
4. Il 42,2% delle persone che segue una pagina lo fa per ottenere sconti e offerte esclusive.
5. Ogni volta che un utente accede a Facebook, sono più di 1.500 le storie che competono per apparire nel suo newsfeed.
6. Tuttavia, solo 300 di queste storie vengono scelte e mostrate agli utenti Facebook.
7. Il 40,5% delle persone afferma di preferire annunci in linea con i propri interessi.
8. Gli annunci con un punteggio di pertinenza di 3 costano circa il 73% in più rispetto a quelli con un punteggio di 8.
9. Sono il 167% più costosi degli annunci con un punteggio di 10.
10. Gli annunci con un punteggio di 8 hanno un CTR superiore del 77% rispetto a quelli con un punteggio di 3.
11. Gli annunci con un punteggio di 10 hanno un CTR superiore del 158% rispetto a quelli con un punteggio di 3.
12. Il 34,7% delle persone che smette di seguire un brand su Facebook lo fa perché la pagina manca di personalità o non conversa con gli utenti.
13. Il 57,5% delle persone che smette di seguire un brand, lo fa per via degli eccessivi contenuti promozionali.
14. I post di Facebook con minor testo ottengono il 23% di interazione in più rispetto ai post più lunghi.
15. I post con foto ricevono il 179% di reazioni in più rispetto ai post non corredati da immagini.
16. I video sono il tipo di post più condiviso.
17. Nel primo trimestre del 2017, su un campione di 500 pagine, i video pubblicati da ogni pagina sono stati, in media, 24.
18. La lunghezza media di un video su Facebook è di 3 minuti e 48 secondi.
19. L’utente medio guarda un video su Facebook per 10 secondi.
20. L'85% dei video su Facebook viene visto senza audio.
21. Le persone hanno l’1,5% in più di probabilità di guardare video da uno smartphone invece che da desktop.
22. Il video in formato quadrato, visualizzato da mobile, occupa il 78% di spazio in più del newsfeed rispetto al video orizzontale.

Gli utenti di Facebook: chi sono?

Facebook 22 statistiche che non puoi ignorare

Iniziamo con una domanda: chi c’è su Facebook?

La risposta è facile: praticamente, tutti. Ci sono più di 1,4 miliardi di persone su Facebook. Questo dato, da solo, ci fornisce un ottimo motivo per investire nel canale e in campagne a pagamento, ma attenzione: con un numero così elevato di utenti e una piattaforma pubblicitaria satura, è indispensabile avere obiettivi chiari e pianificare le azioni.

Il 79% degli adulti presenti online usa Facebook

In Italia sarebbero 30 milioni gli utenti attivi al mese, in crescita di 2 milioni rispetto a un anno fa. In un giorno sono mediamente 24 milioni gli italiani che visitano Facebook, e chi lo usa lo fa per ragioni diverse, dallo svago, all’informazione. Il dato più impressionante riguarda l’utilizzo da mobile. Sono 28 milioni coloro che, almeno una volta al mese, accedono a Facebook da tablet o smartphone, mentre sono 23 milioni le persone che quotidianamente usano Facebook.

Il 53% degli utenti ha più di 35 anni; diminuiscono i giovani fino a 18 anni, mentre crescono le fasce 19-24, 30-35 e 36-45 anni (questa è anche la coorte più numerosa, con oltre 7 milioni di iscritti). Espandono la loro presenza anche i 25-29enni, i 46-55enni e gli ultra 55enni.

Naturalmente, non tutti sono interessati ai contenuti della tua pagina.

Il 42% dei consumatori non segue i brand sui social media

Senti già la disperazione che ti assale? Non devi.

Tra poco ti parlerò di come raggiungere il tuo target e dormire sonni tranquilli, o quasi.

Il 42,2% delle persone che segue una pagina lo fa per ottenere sconti e offerte esclusive

Cosa vogliono gli utenti dai social media, e cosa li infastidisce?

L’abbiamo detto tante volte: i social media sono mezzi per conversare, per cui non ti sorprenderà sapere che condividere solo o principalmente contenuti promozionali non agevolerà il rendimento della tua pagina. Così come non funziona avere un tone of voice lontano dal target a cui parli, o non avere una mission e obiettivi chiari, né una strategia, o sforzarsi di essere divertenti quando non lo si è, o non rispondere ai commenti e ai messaggi degli utenti.

Alcune persone seguono i brand sui social media per ricevere offerte speciali o promozioni, mentre altri semplicemente per essere intrattenuti. Bilanciare contenuti pertinenti e divertenti, insieme a promozioni e offerte speciali, è un buon modo per attrarre gli utenti sulla tua pagina.

Un ulteriore consiglio. Pensa a un contenuto in linea con il tuo brand e il tuo target, che possa attrarre chi arriva per la prima volta sulla tua pagina, e offrirgli un vantaggio. Ce l’hai? Pubblicalo. Se riscuote successo, fissalo nella parte superiore della pagina, e vedrai che i numeri continueranno a crescere. È un piccolo trucco. Prova!

I tuoi annunci sono pertinenti?

Facebook 22 statistiche che non puoi ignorare

Se ricevessi contemporaneamente 1.500 email nella tua casella di posta elettronica, risponderesti a tutti? Certo che no. Terresti le mail più importanti e ignoreresti le altre. Beh, Facebook è come te. Pensa come te, in termini di pertinenza e rilevanza.

In ogni istante, sono più di 1.500 le storie che competono per apparire nel news feed di un utente Facebook

Sempre più contenuti vengono creati e condivisi ogni giorno sulla piattaforma. Ogni volta che accedi a Facebook, 1.500 contenuti competono per apparire nel tuo newsfeed. E se hai molti amici o segui molte pagine, il numero delle storie potrebbe salire fino a 15.000. Il newsfeed di Facebook, diversamente da altri social network, è pensato non per mostrare agli utenti tutti i contenuti possibili, ma per selezionare i contenuti più rilevanti.
Delle 1.500 storie, infatti, solo 300 circa vengono scelte per apparire nel tuo newsfeed. Quei 300 post, secondo l'algoritmo di Facebook, sono quelli più "pertinenti". Cosa significa? Significa che quell'annuncio o post risponde ai tuoi interessi.

Il 40,5% delle persone afferma di preferire annunci correlati ai propri interessi

Se il tuo annuncio è pertinente per l’utente che stai raggiungendo, riceverai commenti, reazioni e condivisioni, e questo produrrà sia una maggiore reach, sia un aumento del punteggio di pertinenza dell'annuncio, quindi pagherai meno per promuovere il tuo annuncio.

Quanto meno?

Gli annunci con un punteggio di pertinenza 3 costano circa il 73% in più rispetto a quelli con un punteggio di 8

Sono il 167% più costosi di annunci con un punteggio di 10. Gli annunci con un punteggio di 8 hanno un CTR superiore del 77% rispetto a quelli con un punteggio di 3.

Gli annunci con un punteggio di 10 hanno un CTR superiore del 158% rispetto a quelli con un punteggio di 3.

Il punteggio di pertinenza è un numero che va da 1 a 10 e ti dice quanto è importante il tuo messaggio per il tuo pubblico. Il punteggio di pertinenza è la sintesi di molte metriche (mi piace e commenti, conversioni, click sul link, recensioni negative, rispondenza con l’obiettivo della campagna, CTR) e non ti dice nulla sulla qualità dell’immagine o dei testi che scegli per l’inserzione, il gruppo di inserzioni o la campagna.

Come si migliora questo punteggio?

Dovresti creare annunci coinvolgenti che rispondano alle esigenze e ai desideri di un pubblico quanto più definito possibile. Non parlare a un pubblico generico, fa tante verifiche con copy e immagini diverse, non spegnere le campagne che hanno un punteggio basso, finché il ROI è positivo (un punteggio basso non è indice di una pessima campagna se stai raggiungendo l’obiettivo che ti eri dato; in questo caso significa semplicemente che, se applicassi qualche miglioria, l’adv renderebbe di più), individua interessi molto specifici per il tuo pubblico, delinea le buyer personas, e monitora la frequenza: se la frequenza è troppo alta, modifica le creatività o cambia il target.

Come ottimizzare un post Facebook

Facebook 22 statistiche che non puoi ignorare
Partiamo da un presupposto. Non è importante solo portare un utente a mettere un like al tuo contenuto o alla tua pagina. Ciò che conta è anche fare in modo che l’utente resti sulla tua pagina.

Il 34,7% delle persone che smette di seguire un brand su Facebook lo fa perché la pagina manca di personalità...

... O perché non ha un tone of voice definito, o non conversa con gli utenti. Il 57,5% delle persone che smette di seguire un brand, lo fa per via degli eccessivi contenuti promozionali.

Ecco perché fa parte del tuo lavoro rendere ogni post e ogni annuncio di advertising corrispondente agli interessi del tuo target. Più facile a dirsi che a farsi, vero?

Non abbatterti, ecco alcuni trucchi per coinvolgere il tuo pubblico:

I post di Facebook più brevi ottengono il 23% di interazione in più rispetto ai post più lunghi

I post brevi non sono una prerogativa solo di Twitter. Mantenendo i tuoi post sotto i 250 caratteri puoi ottenere il 60% di engagement in più rispetto a post più lunghi, e se riduci il testo fino a 80 caratteri, puoi anche ottenere il 66% di engagement in più.

L’uso delle emoticon aumenta i commenti del 33%. Le foto ottengono il 104% in più di commenti e l’84% in più di click sul link.
I post che terminano con una domanda ricevono il 100% in più di commenti.

Il 35% degli utenti Facebook segue una pagina per partecipare ai contest. Il 42% dei fan di una pagina la segue per ottenere promozioni o sconti.

Ammettiamolo, può essere difficile capire cosa postare. Ma fortunatamente, non è difficile capire se stiamo ottenendo buoni risultati. E se qualcosa non funziona, è necessario cambiare strategia.

Abbiamo detto che i post che contengono immagini hanno un alto tasso di engagement. È vero, ma "video is the new king".

Facebook 22 statistiche che non puoi ignorare

I video sono il tipo di post più condiviso su Facebook

Nel primo trimestre del 2017, su un campione di 500 pagine analizzate da Business2community, il numero medio di video pubblicati da una pagina è stato di 24. Il 96,9% di tutti i video pubblicati erano video nativi, il 3% erano video di YouTube e lo 0,1% di Instagram. Il video nativo di Facebook ha raggiunto mediamente il 16,7% del pubblico totale, mentre i video di YouTube hanno raggiunto l'11% e i video di Instagram il 3,6% del pubblico totale.

La lunghezza media di un video su Facebook è di 3 minuti e 48 secondi, e l’utente medio lo guarda per 10 secondi.
Questo ci dice che rispetto agli ultimi anni, la lunghezza media dei video pubblicati su Facebook sta aumentando, ma le persone guardano i video per un intervallo di tempo minore.

L'85% dei video di Facebook viene visto senza audio

Lo sai vero, che le persone guardano i video mentre sono in ufficio, o all’università, o durante le riunioni, al lavoro? Ammettiamolo pubblicamente: lo abbiamo fatto tutti, almeno una volta.

Le persone hanno l’1,5% in più di probabilità di guardare i video su uno smartphone invece che da desktop

Il video in formato quadrato, visualizzato da mobile, occupa il 78% di spazio del news feed in più rispetto al video orizzontale.

Cosa deduciamo da questi ultimi dati?

Che i video andrebbero ottimizzati per essere fruibili da cellulare, dovrebbero avere un formato quadrato, essere brevi.

Quando realizzi un video non dovresti affrontare troppe tematiche tutte insieme e se hai molte cose da dire, pensa a scorporare il contenuto in più video, inserisci una call to action, aggiungi le didascalie, scegli il giusto carattere, la dimensione e il colore e per assicurarti che siano leggibili, prevedi uno spazio per i sottotitoli in fondo allo schermo; crea video di alta qualità e che siano comprensibili anche senza audio, verifica che il video ottenga buone prestazioni, altrimenti cambi strategia, lavora sull’immagine di anteprima, e ricorda la regola dei tre secondi: Facebook ha scoperto che chi guarda i primi tre secondi di un video, probabilmente, continuerà a guardare il contenuto video anche oltre.

Quindi, hai soli 3 secondi per catturare il tuo pubblico. Usali bene.

Mettiti al lavoro

Ora che sai quante persone puoi trovare su Facebook, immaginerai anche che sarà sempre più difficile competere per essere tra quei 300 post che compariranno nel news feed dei tuoi potenziali clienti. Respira, non farti cogliere dall’ansia da prestazione, raccogli tutti questi dati e mettiti al lavoro.

Imposta la tua strategia, fissa in alto i post rilevanti, lavora sul pubblico “simile” (lookalike) per raggiungere nuove persone che potrebbero essere interessate alla tua azienda e che presentano caratteristiche simili ai clienti che contano per te, evita campagne di acquisizione like, aumenta il tuo punteggio di pertinenza profilando il tuo pubblico, includi i video nella tua strategia, riduci il più possibile il numero di caratteri dei tuoi post.

E ricorda: da' alle persone i contenuti a cui sono interessate.

E tu, che riscontri hai dalla tua strategia su Facebook? Metti in pratica questi consigli e facci sapere che risultati ottieni. Diccelo sulla nostra pagina Facebook, su Twitter o nel nostro gruppo LinkedIn!

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I post che contengono immagini hanno un alto tasso di engagement. È vero, ma "video is the new king".

Scritto da

Valentina De Felice 

Social media strategist I Content editor

Nata il 21 febbraio 1983 a San Benedetto del Tronto. Dopo una laurea in Scienze della Formazione e una in Psicologia, decide di rinnovarsi coniugando sociale e comunicazione. … continua

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