FitBit, dopo un inizio 2017 piuttosto difficile, è pronta a riprendersi la leadership del mercato mondiale dei wearable - i dispositivi che “si indossano”- con un focus sul mercato degli smartwatch.
L’obiettivo di FitBit è duplicare il proprio fatturato entro il 2021. Un obiettivo sicuramente ambizioso considerata anche la flessione del mercato degli smartwatch, in un momento storico in cui, oltre ai consumatori, persino le aziende produttrici si stanno interrogando sulla reale utilità dei dispositivi da polso.
James Park, CEO di FitBit, è però convinto di aver trovato la formula giusta per il rilancio della sua azienda grazie a Ionic, il primo vero smartwatch progettato da FitBit (prima venivano realizzate solo Fitness Band) e che verrà lanciato sul mercato in ottobre.
Contestualmente a Ionic, FitBit, lancerà sul mercato anche delle cuffie wireless, Flyer, con lo scopo di implementare il proprio device anche con app musicali.
Come FitBit ha sviluppato Ionic
La vera sfida di FitBit è quella di aver sviluppato internamente il nuovo device, massimizzando così i profitti, grazie ad un prodotto creato sulle esigenze aziendali: Ionic non è un prodotto della piattaforma Google Android Wearable, ma un nuovo smartwatch sviluppato grazie a Pebble, una startup acquistata da FitBit con lungimiranza a fine 2016.
Grazie a Pebble è possibile realizzare una piattaforma per smartwatch in open source con l’aiuto della nutrita community di sviluppatori. Questa sinergia con Pebble, permetterà anche di avere pre-installate alcune app molto utili sviluppate dalla community.
Per il lancio di ottobre, FitBit ha previsto altre collaborazioni importanti con Starbucks, Strava e Pandora, ma la vera forza di Ionic sono le sue app di wellness tracking. Con Ionic sarà possibile tenere sotto controllo, oltre alla semplice conta dei passi giornalieri, il battito cardiaco, ma più in generale la salute cardiaca, le malattie croniche, lo stress e i problemi di apnea notturna. Funzioni molto utili che possono risultare fondamentali per la cura di alcune patologie e venire in aiuto anche dei medici grazie al continuo monitoraggio delle attività corporee.
Le sponsorship con il mondo dello sport
Le altre scelte del marketing di FitBit strizzano l’occhio ai grandi palcoscenici internazionali: l’azienda di James Park, infatti, figurerà come jersey sponsor dei Minnesota TimberWolves, squadra NBA. La Lega di Basket più famosa al mondo ha aperto da questa stagione il via libera agli sponsor di maglia e FitBit ha colto l’occasione al volo, comprandosi un enorme visibilità.
Ma gli uomini di FitBit hanno anche un altro asso nella manica per raggiungere il doppio del fatturato entro il 2021: dovrebbe concretizzarsi entro il prossimo anno un accordo di collaborazione pluriennale con Adidas e il primo step sarebbe uno Ionic brandizzato con le app per il training del gigante Tedesco dello sport business pre-installate.
Il mercato degli smartwatch non è ancora esploso del tutto e si temeva una flessione, ma con tutte queste novità e i grossi investimenti nel marketing sembra proprio che FitBit possa dare veramente la scossa e diventare leader indiscusso del settore.