L'ASA, organismo regolatore della pubblicità in UK, ha annunciato nuove regole e più severe per le campagne che perpetuano stereotipi di genere.
Ne avevamo parlato qualche giorno fa con Stefania Siani, in occasione della presentazione del nuovo Premio Speciale Equal in Italia.
Dagli UK arrivano posizioni nette sull'argomento: le nuove regolamentazioni imposte dall'ASA riguardano quelle campagne pubblicitarie che illustrano attività specificatamente legate solo ad un determinato genere e quelle che mettono in discussione alcuni soggetti che non si conformano a stereotipi di genere.
Come riporta il Report diffuso: "i nuovi standard non bloccheranno tutte le forme di stereotipi di genere", sarebbe poco realistico e inappropiato "impedire annunci che raffigurano una donna che fa le pulizie. Ma lo standard si applica agli annunci che presentano stereotipi "problematici" e che "potrebbero causare danni".
In particolare gli "stereotipi problematici" includerebbero:
- Annunci in cui i membri di una famiglia mettono un appartamento sottosopra e la donna è l'unica responsabile di ripulire tutto
- Annunci che suggeriscono che "un'attività specifica è inappropriata per i ragazzi perché stereotipicamente associata alle ragazze o viceversa"
- Annunci raffiguranti uomini che "provano e non riescono" a svolgere "semplici compiti genitoriali o familiari".
Guy Parker, Chief Executive of the ASA, ha affermato:
"Ritratti che rafforzano visioni obsolete e stereotipate sui ruoli di genere nella società possono portare a risultati parziali per le persone". "L'advertising è uno dei tanti fattori che contribuiscono a cio [...] Avere standard più severi può svolgere un ruolo importante nell'affrontare le disuguaglianze e migliorare i risultati per gli individui, l'economia e la società nel suo complesso"