Noi della generazione di MSN sappiamo quanto un servizio di messaggistica possa essere importante e come definisca i costumi di intere generazioni. Non è vero che l'era di MSN e i suoi trilli sia solo un ricordo: adesso abbiamo WhatsApp e le sue spunte blu, e che lo si voglia o no è l'istant messaging a definire il ritmo delle nostre comunicazioni.
Non tutti, però, usiamo l’app allo stesso modo: abbiamo individuato almeno 7 (+1) archetipi diversi di utenti.
Il Silenzio degli innocenti
Partiamo dalla categoria peggiore di tutte, quella per cui bisognerebbe pensare un girone dell’inferno, quelli per cui ci vorrebbe una penalty: quelli della spunta blu. Loro leggono e non rispondono. Leggono e decidono di ignorarti. Così, senza nessuna ragione apparente. Che voi gli abbiate scritto “Ti amo” o semplicemente “Ordiniamo cinese stasera?” loro visualizzano e niente. Gli riscrivete, “Per me gamberi funghi e bambù” e loro visualizzano di nuovo e niente.
I più sadici di questa categoria, gli Hannibal, appaiono perennemente come online pur non rispondendo.
Il Pragmatico
Il pragmatico è una razza strana di digitatore di WhatsApp. Lo potete riconoscere perché impiega tempi biblici nel leggere il vostro messaggio e per rispondere. “Io prendo i tagliolini ai frutti di mare e pollo alle mandorle”, lui legge, spunta blu, poi scrive per dieci minuti e voi lì a fissare la scritta ondeggiante sta scrivendo per poi apparirvi il messaggio di “Ok per me”. COSA? Cos’è okey per te? Tu non mangi? Non vuoi il cinese? Sei a casa stasera? Insomma, vi gettano in un inferno di domande senza risposte. Per loro è ok così.
Il dittafono di Louis Litt
Abbiamo sempre ammirato questo uso un po’ poetico e un po’ pazzo di Louis Litt (Suits, ndr) del suo prestigioso dittafono nero per riordinare idee, appuntarsi intuizioni o semplicemente parlare per ore al buio in una stanza dei suoi segreti più intimi con lunghe pause di silenzio in cui si sente distintamente un singhiozzo e un sospiro. Ebbene, miei cari, compratevi un dittafono e non mandateci quattro note vocali di 5 minuti ognuna. Sopra i 60 secondi la nota vocale è automaticamente considerata illegale e rimossa.
Se è una cosa lunga chiamateci o vediamoci per un caffè, anche perché non fatevi illusioni, le vostre note vocali lunghe sono come i porno con una storia: è tutto un play forward per arrivare al clou.
Premio Bancarella
Per alcuni la scrittura è semplicemente un potente mezzo per esprimersi, un veicolo per rendere vividi sentimenti e pensieri profondissimi. “Ci dividiamo un involtino primavera?” e ti scrivono il racconto tristissimo della loro infanzia di quella volta che un involtino primavera segnò la tragica fine di Pucci il gatto persiano della zia Fifina. Tratto da una storia vera.
Voglio fare un gioco con te
C’è una festa: creiamo un gruppo WhatsApp. Usciamo nel weekend: creiamo un gruppo WhatsApp. Compriamo il regalo a Camilla: creiamo un gruppo WhatsApp. È finita la carta igienica in casa: creiamo un gruppo WhatsApp.
Ognuno di voi ha nel gruppo lo psicopatico dei gruppi WhatsApp, per lui i gruppi WhatsApp non sono mai abbastanza, ne vuole tanti, altri, a milioni. E poi, è proprio lui il primo ad abbandonarli relegando te in un inferno di notifiche senza fine.
M’illumino d’immenso
A scuola ci è sempre piaciuto quella parte del programma scolastico in cui si studiavano gli ermetici. Dopo mesi a imparare a memoria perifrasi di poesie lunghissime, poemi di sette pagine, la Divina Commedia, arrivare agli ermeneutici era una vera e propria boccata d’aria. A loro contrario questi utenti sono una vera e propria boccata d’ansia. Loro rispondono UNA. CAVOLO. DI. PAROLA. ALLA. VOLTA.
Fast and Furious
Infine, ci sono quelli a cui scrivi “Cinese a casa?” e loro ti rispondono dopo un secondo incollandoti lo screenshot della ricevuta di ordine su Just Eat. Loro sono i più inquietanti di tutti: stringi il telefono al petto e ti volti lentamente a controllareche alle tue spalle non ci sia nessuno, così come ricordavi fosse.
Loro sono ovunque. Loro hanno milioni occhi e le dita più veloci del West.
Il Contatto di lavoro
Avevamo consegnato l'articolo quando ci è arrivata una notifica WhatsApp. Era un cliente. Abbiammo cliccato sull'icona e abbiamo visto una magnifica foto di lui con un cerchietto di peli rosa con due peni trionfanti. E lo status "Il marchese del grillo".
Ecco ora che WhatsApp è diventata una potente arma di lavoro, vorrei ricordarvi che le vostre profilo non le vedono solo i vostri amici.
E voi, che animale da WhatsApp siete? Ditecelo sulla nostra pagina Facebook e nel nostro gruppo LinkedIn!