Le inserzioni sono una componente evidente e fondamentale su Facebook, lo sappiamo. Da utenti le vediamo come post sponsorizzati nella sezione Notizie o nella colonna a destra. Da professionisti del settore sappiamo come crearne per raggiungere certi obiettivi: un mi piace, un clic su un pulsante, far arrivare l’utente a una landing page in cui l'utente dovrà compiere un'azione.
Il tipo di inserzioni di cui ci occuperemo in questo articolo ha come obiettivo l’avvio di una conversazione su Messenger.
Non è una differenza da sottovalutare: anche se gran parte del processo di creazione è identico a quello delle solite inserzioni, ci sono alcuni aspetti specifici che è meglio conoscere per non sprecare tempo e denaro.
In questa breve guida ci concentreremo su queste differenze, tralasciando gli aspetti già noti.
Creare l’inserzione
Accedete al vostro account per creare inserzioni e scegliete come obiettivo “Traffico” o “Conversioni”.
Come per gli altri tipi di inserzioni specificate quale sia il pubblico a cui andrà mostrata e qual è il budget che volete assegnare. Scegliete liberamente il formato della vostra inserzione tra quelli disponibili, evitando però il formato slideshow, che non è supportato.
Selezionate Messenger come destinazione.
Il sistema vi avvertirà che non tutti i posizionamenti per le inserzioni sono utilizzabili e vi inviterà a rimuoverli, cliccando sul pulsante “Rimuovi Posizionamenti”. Scoprirete che la scelta si riduce a notizie del computer, notizie mobile e feature phone.
Colonna di destra, articoli interattivi, feed di Instagram, banner di Audience Network, interstitial di Audience Network e formato nativo di Audience Network non sono, infatti, più disponibili dopo aver cliccato su quel pulsante.
Avrete la facoltà di specificare un messaggio di testo che, insieme con l’inserzione, sarà recapitato agli utenti che faranno clic, attraverso Messenger.
Una seconda possibilità è quella di specificare un messaggio strutturato in formato JSON.
Prima di continuare nella creazione però, leggete il prossimo paragrafo.
Coinvolgere l’utente
Se l’utente clicca sulla vostra inserzione, riceverà un messaggio via Messenger con il contenuto dell’inserzione stessa e il messaggio specificato.
A questo punto avrete già speso parte del budget assegnato all’inserzione, senza averne tratto alcun beneficio. Facebook infatti non vi dirà nulla sull’utente finché questi non interagisce con il vostro Bot su Messenger: la scelta migliore è quindi quella di specificare un messaggio strutturato.
Questo tipo di messaggio è più ricco di un semplice messaggio di testo: può contenere infatti, oltre al già citato testo, anche dei contenuti multimediali, risposte rapide e una call to action.
Certamente una scelta consigliabile per aumentare le possibilità di coinvolgere l’utente e far sì che avvii una conversazione.
Il messaggio strutturato
In formato JSON, questo messaggio potrà contenere, come abbiamo scritto, un messaggio introduttivo di testo (per esempio, un breve saluto), una immagine, un titolo e sottotitolo del messaggio e uno o più pulsanti.
Per creare questo messaggio strutturato potrete optare per una creazione rapida, con dei semplici campi da compilare, oppure per la creazione manuale e diretta.
La prima opzione è più semplice, la seconda vi offre, se conoscete la sintassi JSON (JavaScript Object Notation), più elasticità e potenza.
In ogni caso ricordate che i contenuti specificati qui saranno inviati attraverso Messenger all’utente per il cui clic sull’inserzione avete già pagato.
Questi contenuti dovranno essere quindi di stimolo ad avviare una conversazione col vostro Bot. Finché questo non avverrà, l’utente rimarrà invisibile e un perfetto sconosciuto per voi.
Se decidete di usare il metodo di creazione rapida, dopo avere specificato l’immagine da usare e le varie parti di testo, è di grande importanza compilare correttamente il campo URL del pulsante di invito all’azione. In teoria potreste specificare un qualsiasi indirizzo web, ma avendo scelto di usare Messenger come strumento di interazione con l’utente è opportuno specificare un indirizzo che, al clic sul pulsante, attivi il Bot.
L’indirizzo (URL) da specificare userà il servizio di reindirizzamento m.me che Facebook ha predisposto per convogliare gli utenti verso un profilo,una pagina o un bot, specificando i parametri corretti.
Il servizio m.me e i suoi parametri
Il link di riferimento avrà una forma simile a questa:
http://m.me/[nome pagina]
dove [nome pagina] dovrà essere il nome della pagina a cui è associato il Bot. Se la pagina non ha un nome utente, basterà specificare il suo page ID.
Per esempio, il link per convogliare gli utenti verso il Bot della pagina Marchiondelli è:
questo però non è sufficiente, e sarà necessario inviare al Bot anche il segnale che attende per svegliarsi. In termini tecnici sarà necessario passare dei parametri.
https://m.me/Marchiondelli?ref=Welcome%20message
Come potete vedere, la sintassi è molto semplice: basterà fare seguire alla URL la stringa ?ref= parametro dove quest’ultimo sarà il nome che rappresenta il menu principale del vostro BOT o il comando che lo attiva.
Mettiamo insieme i pezzi
Probabilmente alcuni aspetti vi saranno sembrati troppi tecnici e difficili.
Ma non è così. Per facilitarvi, facciamo un breve riepilogo di tutti i passaggi necessari all'avvio di una campagna con inserzioni che portino gli utenti a conversare e interagire con il Bot della vostra pagina.
- creare un bot
- associarlo alla pagina
- creare l’inserzione
- specificare il target di pubblico e il budget
- caricare i testi e immagini necessari a rendere accattivante la vostra inserzione
- selezionare Messenger come destinazione
- scegliere se usare un semplice messaggio oppure un messaggio strutturato (consigliato)
- creare il messaggio strutturato in formato JSON oppure
- scegliere creazione rapida del messaggio strutturato (consigliato se non siete esperti)
- specificare il parametro per attivare il BOT
- lanciare l’anteprima su messenger
- controllare tutti gli altri parametri dell’ordine
- confermare l’ordine
Conclusione
Un tipo particolare di inserzione, senz’altro, con qualche controindicazione e tanti usi interessanti.
Tra le controindicazioni è da ricordare che l’utente deve interagire col Bot, non solo fare clic sull’inserzione. Altrimenti vi verrà addebitato il costo del clic, ma l’utente rimarrà uno sconosciuto e avrete sprecato soldi.
Le possibilità d’uso sono invece molto interessanti e davvero tante: perché non pensare a un Bot che faccia da commesso virtuale al vostro negozio online? Oppure un Bot che guidi i visitatori del vostro Blog tra tutti gli articoli che avete pubblicato? O che dia quel tipo di assistenza nel compiere certe azioni (al computer, per esempio) che il vostro help desk è oramai stanco di dare giorno dopo giorno?
Il limite sembrerebbe essere solo la vostra fantasia.