Data is King, questa è l’espressione che viene utilizzata da chi nel marketing (ed è una bella fetta) pensa che i dati siano il cuore di una strategia di successo. Questo risulta essere ancor più vero se si parla di social media, dove ogni singolo post, tweet o like, è anche un dato prezioso da studiare per compiere delle azioni sempre più mirate ed efficaci. Non solo, i dati possono essere analizzati con delle metriche che, se correttamente selezionate, ci danno informazioni sulle performance delle nostre attività di marketing e quindi, anche su come stiamo investendo il budget; insomma: più si ha un approccio ai dati di tipo analitico, più si ha il controllo della situazione.
Queste metriche da sole non bastano, per avere una chiara visione dello scenario in cui si opera, esse necessitano di essere interpretate e in quest’ottica, l’intervento umano è ancora fondamentale. Proprio per questo motivo l’autrice Natascha Thomson ha tirato fuori dalla sua rubrica i più interessanti esperti del social media marketing a cui ha rivolto queste domande: “Stai utilizzando i dati nelle tue azioni di social media marketing e in che modo questi guidano le tue decisioni?”
Hubspot, i dati alla base delle decisioni
Laura Martinez Molera, Regional Marketing Manager afferma che in Hubspot dal colore delle call-to-action, ai contenuti delle campagne di email marketing, ciascuna decisione si basa sui dati. La fonte sono proprio i clienti che forniscono informazioni ad esempio su quali siano i siti maggiormente visitati o gli argomenti più interessanti per gli articoli del blog. Da ciascuno di questi aspetti si traggono delle conclusioni ed ogni nuovo contenuto viene creato con questo approccio.
Molto interessante è l’utilizzo che viene fatto degli Smart Content che consentono di offrire ai clienti contenuti personalizzati basati sui loro interessi. Le email di Hubspot ad esempio sono concepite per dare risposta ai clienti sulla base delle loro precedenti reazioni.
“Per coloro che hanno cliccato sui contenuti ma non sono giunti ad una conversione, ho creato una campagna di re-targeting che mi consente di dar loro maggiori informazioni su quel tema agevolando quindi il processo di conversione.” Laura Martinez Molera
We Are Social, dati semplici ma significativi
Secondo Simon Kemp, Founder di Kepios e Global Consultant di We Are Social, non bisogna necessariamente chiamare in causa i big data; spesso, una semplice osservazione delle performance dei contenuti può fornire da sola importanti informazioni su quale strategia adottare.
Analizzando i dati Kemp ha notato che su LinkedIn, un contenuto molto tecnico come questo in cui il tema veniva affrontato in profondità, aveva generato pochi like ma aveva scaturito diverse richieste di contatti, al contrario, un post più semplice e diretto come questo, aveva prodotto molte condivisioni. L’aspetto interessante dietro a questo esempio è che mediante questa osservazione Kemp è stato in grado di separare due diverse tipologie di pubblico a cui d’ora in avanti potrà destinare contenuti ad hoc.
Podcast and Business, i dati per capire come, quando e dove
JC Giraldo, Founder di Podcast and Business sottolinea l’importanza dell’analisi dei dati in una pratica come il podcast la quale necessità di essere monitorata prima, durante e dopo la realizzazione. Grazie ad uno studio continuo dei dati, Giraldo può individuare quei podcast che sono stati più seguiti e rivolgersi al suo pubblico di ascoltatori, integrando l’episodio con contenuti testuali inerenti a quella particolare tematica. I dati ottenuti da Giraldo forniscono inoltre risposte al come, quando e da dove vengono ascoltati i podcast generando così importanti informazioni in merito alle modalità di fruizione del servizio.
Dalle tre esperienze è facile capire che la risposta alla domanda è piuttosto chiara: l’importanza dei dati è una realtà oggettiva; i dati vengono in aiuto al marketing per creare strategie efficaci e produrre contenuti sempre più rilevanti per il pubblico a cui sono diretti.
Tra le righe si legge anche un altro importante messaggio: i dati possono essere trovati ovunque e in qualsiasi fase delle operazioni, per ottenere dei primi risultati significativi non sono necessari strumenti complessi ma solo un approccio consapevole ed un orientamento alla ricerca delle informazioni.