La pazienza è la virtù dei forti, ma non di chi naviga da mobile.
Oltre il 50% degli utenti mobile abbandona una pagina che sta navigando se questa impiega più di tre secondi a caricarsi. Un grosso problema per le aziende, dato che una landing page su mobile impiega in media 7 volte di più (circa 22 secondi) per aprirsi completamente.
Partendo da questi presupposti, Google ha deciso di compiere un test di velocità andando ad analizzare oltre 900mila Mobile Ads in 126 Paesi diversi. Il risultato di questo test ha confermato le ipotesi fatte dagli uomini di Mountain View: la maggior parte dei siti web per mobile sono troppo lenti e troppo pesanti da scaricare.
Mobile Page Speed: cosa vogliono gli utenti
Ora il discorso si fa più complicato: Google, per fare le cose fatte bene, ha deciso di testare con delle reti neurali (con il 90% di accuratezza dei risultati) il tasso di abbandono in relazione al tempo di apertura della pagina da mobile. Questo è il risultato, e possiamo dire che la percentuale di abbandono cresce in maniera esponenziale con l’aumentare del tempo di caricamento!
La pazienza sarà anche la virtù dei forti, ma nel mobile marketing vince chi riesce a darti tutto e subito.
Bounce rate e conversione
Il problema della velocità che scatena il secondo problema del bounce rate, il “rimbalzo” genera una situazione che i mobile marketer, soprattutto gli e-commerce manager devono tenere ben presente: nonostante più della metà del traffico internet sia generato da mobile, i tassi di conversione dei siti e-commerce rimangono maggiori da desktop piuttosto che da smartphone e tablet.
Quindi l’investimento in un e-commerce mobile friendly dev’essere fatto solamente tenendo ben presente queste indicazioni: il sito dev’essere veloce ed essenziale.
Mai come in questo periodo Less is more e Faster is better. Il vantaggio competitivo oggi, soprattutto per chi vuole aggredire il mondo dell’e-commerce, sta nel creare siti mobile-first con pagine leggere comprimendo il più possibile le immagini, senza perdere qualità e permettendo una user experience migliore.
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Chi sembra aver recepito questo messaggio in anticipo rispetto agli altri è il settore della finanza (e chi se no? Il tempo è denaro!). Google, infatti, ha confrontato le velocità di apertura e la “pesantezza” dei siti mobile dei principali settori industriali presenti sul web, e questa ulteriore analisi mostra come i siti di prodotti finanziari siano in media quelli con i risultati migliori. Pochi fronzoli, messaggi chiari e utilizzo delle infografiche preferito a quello delle foto.
Chi fatica invece in questo processo di ottimizzazione, sempre secondo lo studio condotto da Google, è il settore dell’automotive: in questo campo sono necessarie più foto e di maggior qualità per intercettare il cliente e farlo innamorare di un bene così soggettivo come l’auto.
Ma i marketer stanno già lavorando in questa direzione e i siti delle principali case automobilistiche sono molto più “scarni” di una volta e allo stesso tempo più veloci.
Ricordate sempre Less is more e Faster is better!