In Italia si viaggia per sport. Sembra una non notizia, invece lo è: la locuzione “per sport” stavolta è da intendere in maniera letterale, perché nell'affermazione iniziale si intende che i trend turistici di coloro che viaggiano per seguire eventi sportivi è in netta crescita (intorno al +20%) nel nostro Paese.
Non so se questa crescita sia stata messa in conto o se sia solamente una scusa “tecnica” per dare un senso al progetto, ma Jvan Sica insieme ad Alberto Facchinetti ed il fotografo Antonio Di Bonito hanno realizzato le prime Football City Guides, una collana di guide turistico-calcistiche edite dalla casa editrice InContropiede.
Cosa sono le Football City Guides? Sono una seconda guida. Per chi viaggia con tanti motivi nella valigia, una guida tematica che accompagni quella generalista è una giusta scelta per poter approfondire aspetti specifici altrimenti toccati sempre solo di striscio ad ogni viaggio. Per chi viaggia invece con in testa solo il pallone le FCG sono percorsi di accompagnamento che non possono mancare per godersi davvero la Football City che si vuole visitare.
Le FCG sono piene di consigli, indirizzi utili, itinerari slegati o collegati a quelli più tradizionali per guidare il viaggiatore in tutti i luoghi “calcistici” della città. Raccolgono inoltre storie di personaggi, aneddoti, interviste, liste curiose che diventeranno spunti interessanti per chi andrà alla scoperta delle diverse metropoli calcistiche. Nel realizzarle gli autori hanno seguito delle vere e proprie indagini antropologiche, visitando personalmente le mete calcio-turistiche e parlando soprattutto con le persone. Quando si parla di calcio magari si ha solo mezza città che ti risponde (in realtà anche le donne sanno e vogliono dire la loro), ma quando lo fa gli occhi brillano.
Abbiamo incontrato uno degli autori, Jvan Sica - che è stato un ninja della prima ora.
Foto: TEDx event Napoli
Quali sono gli aneddoti più belli?
Quando un tassista a Zagabria – ci risponde - parlava del suo amore per l’Hadjuk Spalato come se stesse parlando della stima per JFK nella Mosca di Chruschev, oppure quando un cameriere di Lisbona andò a prenderci a casa sua (a 5 km dal ristorante) una marea di cimeli dello Sporting. Il proprietario era incazzato come una bestia, ma quando lo vide arrivare con tutta quella roba biancoverde lo scusò subito, la ragione era giusta.
Quali città avete toccato?
Per ora le prime due guide sono su Zagabria e Lisbona. Zagabria ha una forte impronta calcistica, nonostante i croati amino tanto anche tanti altri sport. Girare fra lo stadio Maksimir, i covi dei Bad Blue Boys, il Mirogoj, il cimitero che ospita Drazen Petrovic ma anche tanti miti calcistici, la Croatian Football Federation’s Multimedia è stato favoloso, un vero universo di passione da capire prima di giudicare. Lisbona poi (scritta insieme anche ad Enzo Palladini) è completamente louca para o futebol, con quattro stadi ricchi di storia, la toponomastica calcistica, la Feira da Ladra, il Pantheon, Matateu, Bela Guttmann, Pepe Soares, Miklos Feher ecc. ecc.
Qual è il senso di una guida turistica per appassionati di calcio?
Spesso per noi weekendisti una città è semplicemente una serie di punti da collegare, con il foglio che al ritorno ridà a tutti lo stesso disegno. Per il tempo che abbiamo a disposizione forse è anche giusta pensarla in questo modo. Ma se ti fermi un attimo trovi di più e la città diventa un disegno molto più intricato e bello. Ed ognuno disegnerà il suo. Noi abbiamo suggerito un disegno calcistico, uno fra gli altri.