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Il Salone del Mobile di Milano si prepara alla sua 56esima edizione. Dal 4 al 9 aprile, non-stop, la città si trasformerà come ormai di consueto, grazie alle tante manifestazioni che costellano l’avvenimento. Anche quest’anno elemento centrale sarà la dimensione internazionale dell’evento.
Circa 2.000 espositori occuperanno un’area espositiva superiore ai 200.000 metri quadrati. Numeri importanti che, insieme alle migliaia di prodotti esposti in anteprima, confermano il profondo valore del Salone del Mobile come palcoscenico della creatività con oltre 300.000 visitatori provenienti da più di 165 Paesi, secondo le stime attese.
Come confrontarsi quindi con questo parterre variegato, proveniente da Europa, Asia, Medio Oriente?
Per le aziende italiane è ormai evidente: internazionalizzazione ed export sono un must. Soprattutto in comparti come il design e la produzione artigianale, dove il valore del Made in Italy rappresenta un vero status symbol agli occhi dei buyer internazionali, e la capacità di conquistare mercati importanti come Russia ed Emirati Arabi è diventata la chiave per far decollare il proprio business.
Secondo una ricerca American Express sulle Piccole e Medie Imprese a livello globale, il 49% delle PMI italiane intervistate ha dichiarato un'aspettativa di crescita dei ricavi di almeno quattro punti percentuale nei prossimi 12 mesi, e lo stato di salute dell'economia mondiale induce a presumere che le maggiori prospettive di sviluppo si collocheranno a livello internazionale.
In particolare, è proprio l’arredo Made in Italy a guidare i trend di crescita e i dati registrati nell’ultimo triennio con riferimento all’export riflettono l’importanza della crescente richiesta del prodotto di design realizzato in Italia, come spiegato nell'infografica #LIngleseNonBastaPiu
Aprirsi all’estero significa entrare in un nuovo mercato - un passaggio che va affrontato con cautela, considerando ogni minimo dettaglio.
Quali sono i più importanti step da affrontare? Certamente tra le fasi preliminari di una valida strategia di internazionalizzazione ci sarà la valutazione del mercato target, come sempre della concorrenza diretta e indiretta, ma anche e soprattutto delle strategie comunicative da adottare.
Limitarsi alla sola lingua inglese, per esempio, può davvero bastare per conquistarsi la fiducia di mercati come quello russo o quello arabo?
La risposta è no. Non solo perché già circa l’80% delle aziende che operano nel settore già possiede un sito vetrina tradotto in inglese, che quindi non costituisce più un fattore distintivo per la valorizzazione dei tuoi punti di forza, ma anche perché i clienti potenziali insediati in questi Paesi ormai pretendono di acquistare un prodotto pensato appositamente per loro, corredato da contenuti e informazioni tradotti nella propria lingua madre. Come costruire questa esperienza di acquisto calibrata sul cliente senza passare attraverso una comunicazione strutturata nella sua lingua? E senza declinarla in funzione della cultura locale, ovvero valori, aspettative e comportamenti dei clienti del mercato target?
Se stai pensando a Google Translate, naturalmente, questa non è la soluzione!
Affidarsi a una “multinazionale tascabile” che fornisce traduzioni professionali ai maggiori brand globali come Trans-Edit Group, in grado di trasferire con efficacia nelle lingue di arrivo tutti i dettagli tecnici dei tuoi prodotti, ma anche di farlo con stile e tono persuasivi e vincenti, è essenziale per ispirare fiducia e indurre all’acquisto, ottimizzare la Customer Experience del cliente e la percezione del marchio all’estero.
Se devi ancora strutturare e localizzare il tuo sito web, punta a una soluzione di eccellenza e affidati al top di gamma. Si dice sempre che grazie a Internet il potenziale delle tue vendite ormai è globale, ma quante volte le tue ricerche si svolgono in un’altra lingua? Non preferisci trovare comodamente i risultati che cerchi nella tua lingua per poter approfondire e comprendere appieno ciò che ti viene offerto online?
Non rischiare di farti compatire come Totò e Peppino a Milano traducendo tutti i contenuti della tua offerta internazionale solo in inglese.
Se stai pensando a Google Translate, naturalmente, questa non è la soluzione!