di Marianna Ghirlanda, Head of Creative Agencies, Google Italia.
Dall’esplorazione di città vicine e luoghi lontani fino a prodotti artistici come Pearl, il settimo cortometraggio del canale Spotlight Stories recentemente nominato agli Oscar, la tecnologia immersiva ha conosciuto nell’ultimo anno una crescita esponenziale.
È stato Google Cardboard a far conoscere le potenzialità della realtà virtuale al grande pubblico, rendendo YouTube un punto di riferimento globale per questo tipo di contenuti e, ancora di più, per i video sferici a 360 gradi.
Quali sono le potenzialità che questi strumenti portano al mondo della comunicazione? E quali sono le nuove sfide per chi vuole utilizzarli al meglio?
Per orientarsi in questo scenario di innovazione costante, è importante considerare tre elementi: primo, lo spirito innovativo di chi crea contenuti su YouTube. Secondo, la crescente semplicità nella creazione di video immersivi, per esempio le riprese in live streaming a 360 gradi, e la velocità con cui vengono rese disponibili. Terzo, la semplicità di fruizione, perché è sufficiente uno smartphone per accedere a un archivio enorme di contenuti VR o a 360.
Questo tipo di contenuti attraggono la curiosità e, quindi, il livello di coinvolgimento. E con il livello di coinvolgimento sappiamo che aumenta anche l’impatto del messaggio che vogliamo comunicare, motivo per cui riscuotono l'interesse dei reparti marketing delle aziende.
In questo senso alcuni settori hanno fatto passi da gigante e oggi vediamo, per esempio, molti brand automobilistici approfittare delle tecnologie immersive per proporre veri e propri test drive virtuali, direttamente da casa e sul telefono. Non solo. Per celebrare il suo centenario, nel 2016, BMW ha utilizzato la tecnologia di Google Spotlight Stories e ha realizzato Visionary, in cui gli utenti possono interagire con il contenuto e modificarlo, un modo nuovo di unire l’estetica del prodotto a una realtà virtuale sofisticata.
Sono sempre di più i brand che scelgono questo tipo di soluzioni per le loro campagne. Da Oreo a Nike, ma anche, tra gli italiani, Esselunga che ha realizzato per i suoi Capolavori su Telo una visita virtuale a un museo immaginario. Allo stesso tempo, le persone apprezzano e prendono sempre più confidenza con l’immersività. Hog Rider 360 di Clash of Clans, con oltre 45 milioni di visualizzazioni, ne è la prova. Spesso questi video sono talmente interessanti che li si guarda anche su desktop, senza utilizzare dispositivi VR particolari.
Per farsi un’idea della dimensione del fenomeno, durante l’ultimo Mobile World Congress abbiamo condiviso alcuni numeri: 160 milioni di download per le app legate a Cardboard, con 30 di queste app scaricate oltre un milione di volte solo nell’ultimo mese. E solo negli ultimi sei mesi sono state 5 milioni le Cardboard distribuite.
Se si parla di Cardboard, non si può non menzionare la sua evoluzione naturale: Daydream. Il dispositivo è stato lanciato solo l’anno scorso, ma la quantità di contenuti disponibili è sorprendente. E cosa guardano soprattutto le persone su Daydream? Naturalmente, YouTube. Con centinaia di migliaia di video 360, YouTube è la app di Daydream in termini di tempo speso e numero di utenti. Una nuova frontiera per il video immersivo, infine, è rappresentata da Tango, tecnologia per la realtà aumentata che permette di visualizzare oggetti virtuali nel mondo reale.
' format='16-9']Ma l’immersività non si deve limitare alla visione. Il supporto dei video a 360 gradi su YouTube risale a marzo 2015, e da allora gli esempi dalla musica, allo sport, al reportage – oltre naturalmente agli ottimi risultati dei brand – non sono mancati. È invece dall’anno scorso che è stato introdotto Spatial Audio, che permette di sentire i suoni da tutte le direzioni, proprio come se ci trovassimo all’interno del video. Questa playlist rende bene l’idea:
L’innovazione permette di realizzare progetti che fino a pochi anni fa si potevano solo sognare. La tecnologia progredisce continuamente, aprendo strade e opportunità nuove, ma ha bisogno della componente umana per prendere significato e portare valore. L’elemento fondamentale, è bene ricordarlo, resta sempre l’idea alla base del contenuto. Realtà virtuale, immersiva, video sferici a 360 gradi e Spatial Audio sono nuovi linguaggi che hanno bisogno del mondo della creatività per essere davvero efficaci. Siamo solo agli inizi.
Sono ancora molte le modalità da esplorare, e gli sviluppi tecnologici sono al servizio di chi ha buone idee. La realtà virtuale è solo una di queste strade. A questo proposito, quando mi chiedono in quanti modi i brand possono sfruttare l’innovazione su YouTube, rispondo che le vie dell’interazione sono davvero infinite.