Quest’articolo è stato scritto da Luca De Berardinis, Consulente Inbound Marketing di Argoserv e Docente del Master Online in Social Media Marketing di Ninja Academy.
Normalmente la SEO, ovvero l'attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, viene associata ai contenuti pubblicati sui siti web di aziende, professionisti o privati. Quando invece si parla di Social Media Marketing difficilmente si sente parlare di SEO, o almeno non nel modo a cui siamo abituati. Scopriamo perché questa breve riflessione non è totalmente vera.
La SEO per i video di YouTube
YouTube è il secondo motore di ricerca a livello mondiale e, in quanto tale, segue regole ben precise che riguardano indicizzazione e posizionamento dei video che ogni giorno vengono pubblicati su questa piattaforma. Vediamo di seguito cosa possiamo fare concretamente per dare visibilità ai nostri video:
- Analizza le keyword di interesse: individua le keyword che meglio descrivono il contenuto del tuo video e verificane il volume di ricerca su strumenti quali Keyword Planner di Google o SEMRush.
- Ottimizza il titolo del video: il titolo deve essere descrittivo del video ma deve contenere (possibilmente all'inizio) la keyword principale per cui lo si vuole posizionare sia su YouTube che su Google.
- Ottimizza la descrizione del video: nella descrizione puoi inserire un testo più lungo e descrittivo del video. Ad esempio, puoi indicare dove è stato girato il video (se ha senso e se può essere utile), eventualmente anche informazioni sulla musica di accompagnamento. Nella descrizione puoi invitare il tuo pubblico a mettere un Like o aggiungere un link al tuo sito web. In ogni caso, bisognerebbe inserire ancora una volta la parola chiave.
- Usa un nome file parlante: quando carichi il video su YouTube, è buona norma usare un nome file che contenga le parole (o parte di esse) che si trovano anche nel titolo del video.
- Compila i tag: nel campo Tag è importante inserire quante più keyword possibile in grado di descrivere sinteticamente il video. Questo aiuterà YouTube a trovare il tuoi video in base a ricerche specifiche.
La SEO per LinkedIn Pulse
Come probabilmente saprai, nel 2014 LinkedIn ha lanciato la sua piattaforma di social blogging denominata Pulse. Attraverso gli iscritti al social network del business possono pubblicare articoli approfonditi e ben formattati sul proprio profilo, come se stessero usando un CMS tipo Wordpress. Non sto qua a dirti come si usa o come non si usa. Quello che mi preme invece e darti una panoramica sugli aspetti legati alla SEO di Pulse.
Gli articoli pubblicati su Pulse si indicizzano anche su Google e, per questo motivo, anche su di essi possiamo fare un discreto lavoro di ottimizzazione SEO on-page. Tuttavia devi sapere che questo strumento non è pensato per acquisire maggiore visibilità su Google, ma per costruire una piccola community attorno al tuo profilo LinkedIn. Infatti, ogni volta che pubblichi un nuovo articolo, questo verrà segnalato con una piccola notifica a tutte le persone a te collegate (ai tuoi amici).
Ecco perché ogni volta che scrivi un nuovo contenuto è bene che tu faccia attenzione a:
- Titolo del post: infatti questo corrisponde non solo con il titolo H1 (headline) ma anche col tag title della pagina. Quindi dovrai fare attenzione ad usare la keyword principale attorno alla quale stai scrivendo l'articolo e posizionarla all'inizio del titolo.
- Scrivi il sommario: il sommario non solo serve al lettore per avere una preview del contenuto della pagina, ma è utile anche perché rappresenta la meta description che sarà visibile nella SERP di Google.
- Utilizza i titoli H2 per i paragrafi: sono i titoli che aiutano il lettore ad identificare le parti della pagina che più gli interessano saltando le altre. Ma sono anche utili a Google per individuare la struttura della pagina suddividendola in sotto argomenti, preziosi per il processo di indicizzazione.
- Ottimizza gli anchor text: detto anche testo ancora, ovvero il testo che usi per inserire un link ad un altra pagina, è molto importante per Google perché lo aiuta a mettere in relazione il tuo Pulse con altri articoli tematicamente affini. Ecco in link interni al post hanno un grande valore anche per il lettore.
Conclusione
Con questo breve articolo spero di averti aiutato ad utilizzare due strumenti che normalmente non vengono associati alla parola SEO, ma che invece hanno grandi potenzialità anche nella ricerca organica. Parlerò in maniera più approfondita di questi argomenti nel Master Online in Social Media Marketing che avrà inizio il prossimo 11 marzo. Cosa aspetti, iscriviti ora! ;-)