Quali volti si guadagneranno le prime pagine dei giornali di domani? Quali nomi saranno sulla bocca di tutti per i loro meriti? Chi ha ben seminato per sbocciare nel 2017 e oltre? A presentarci i candidati più probabili, come ogni inizio anno, ci pensa Forbes.
Da sei anni, il famoso magazine ricerca "30 under 30", giovani talentuosi che portano una ventata di innovazione nei settori di appartenenza e promettono di cambiare radicalmente le regole del gioco in un prossimo futuro.
I settori
I trenta giovani citati dal titolo dell'iniziativa di Forbes sono in realtà 600. La lista, infatti, si è evoluta nel tempo: partendo dall'imprenditoria e in particolare dal settore tech, gli ambiti analizzati sono diventati venti, ciascuno dei quali con la propria rosa di vincitori.
I settori considerati sono dunque: Art & Style, Consumer Technology, Education, Energy, Enterprise Technology, Finance, Food & Drink, Games, Healthcare, Hollywood & Entertainment, Law & Policy, Manufacturing & Industry, Marketing & Advertising, Media, Music, Retail & eCommerce, Science, Social Entrepreneurs, Sports, Venture Capital.
30 under 30
30 under 30: i giovani talenti selezionati da Forbes
Tra i vincitori delle passate edizioni appaiono nomi del calibro di Mark Zuckerberg ed Evan Spiegel, creatori di Facebook e Snapchat, la superquotata attrice Jennifer Lawrence e il calciatore Cristiano Ronaldo.
Tra gli italiani, purtroppo assenti in questa edizione, ritroviamo Chiara Ferragni, blogger e shoes designer, Livio Valenti, che ha rivoluzionato il trasporto dei vaccini, Francesco Maesano, reporter e inviato parlamentare e Claudio Guarnieri, membro di Citizien Lab e creatore di strumenti anti-malware open source.
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In attesa di conoscere la classifica Europe completa, ecco alcuni dei nomi dell'edizione 2017 in America, alcuni già famosi quanto i vincitori delle passate edizioni.
Il venticinquenne Mitchell Hashimoto, titolare della software house HashiCorp, che ha raccolto 34,7 milioni di dollari nel venture founding ed include tra i propri clienti nomi come eBay, Disney, PayPal, e quasi ogni banca degli Stati Uniti.
Un anno più giovane è la leggenda del gioco online League of Legend, Dan Dinh della squadra SoloMid, titolare di un canale YouTube con oltre 120 milioni di visualizzazioni.
Lu Zhang, 27 anni, è una cinese di stanza alla Silicon Valley con NewGen Capital, azienda specializzata in investimenti early stage nel settore tech: ha raccolto 92 milioni di dollari grazie ai 38 investimenti compiuti sinora.
Infine Whitney Wolfe, 27 anni, ha contribuito a creare due migliori applicazioni di appuntamenti uscite sul mercato: Tinder e Bumble.
Nomination e candidature
Sono state presentate più di 15.000 le candidature per i 600 posti disponibili tra gli innovatori del 2017, vale a dire quattro possibilità su 100 di farcela.
A decidere i vincitori sono stati 80 giudici, ognuno esperto nel settore su cui ha esercitato la propria influenza. I criteri di selezione non sono pubblici, ma dando un'occhiata ai profili di chi ce l'ha fatta è possibile azzardare qualche ipotesi:
- Essere stati nominati nell'apposita sezione del sito di Forbes: la deadline ricade ogni anno nel mese di novembre.
- Avere raggiunto una qualche forma di riconoscimento internazionale, da una generica notorietà all'aver fondato un'impresa, come ha fatto la metà dei vincitori del 2017.
- Aver associato il proprio nome ad uno specifico settore, attraverso eventuali successi ma più ancora per le potenzialità dei propri sforzi, fisici e intellettuali.
- Avere un curriculum di studi notevole: in particolare, sono molti gli ex alunni di università eminenti come Harward e Stanford, o Bocconi per gli italiani.
- Un pizzico di notorietà nel Web non guasta: non occorre essere un VIP dei social network ma quantomeno avere un nome che porta a una serie considerevole di risultati pertinenti su Google.