Tra la chiusura di un progetto e l'invio delle ultime mail del 2016, tutti ci stiamo preparando all'arrivo delle tanto agognate ferie: finalmente riposo, finalmente uno stacco di qualche giorno da telefoni che squillano, notifiche ininterrotte, messaggi che aumentano uno dopo l'altro. E se uno dei buoni propositi per il 2017 fosse proprio imparare a liberarci da tutto questo?
Non stiamo certo parlando di rinunciare all'utilizzo dei nostri smartphone e pc, che per molti di noi sono veri e propri attrezzi del mestiere; ma come alcuni sapranno, esiste un modo per imparare a gestire le nostre attività digitali e dare loro il giusto peso all'interno della gestione del tempo quotidiano, all'insegna del giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero: questo approccio si racchiude sotto il nome di digital detox.
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Cos'è la dipendenza digitale e cosa può fare il digital detox
La dipendenza dalla tecnologia è reale, diffusa e non meno impattante di altre: può condizionare il nostro ciclo sonno-veglia, l'umore, l'appetito, può innalzare incredibilmente il livello di stress. In sostanza, può avere effetti sensibili sul nostro sistema psico-fisico. Gli alti livelli di dopamina e adrenalina rilasciati dal nostro organismo, continuamente stimolato dai nostri dispositivi, sovrastimolano il nostro cervello, rendendo più difficile concentrarsi così come rilassarsi.
Alla dipendenza da smartphone intesa come bisogno di interazione con il device, si aggiungono quei meccanismi e disagi sociali nati con l'avvento dei social network: tra questi spiccano la sindrome FOMO, ovvero fear of missing out, la paura di perdere qualcosa di importante, e la nomofobia, ovvero la paura di rimanere disconnessi e non poter comunicare.
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8 motivi per iniziare il tuo 2017 con un digital detox
- Per riacquistare il tuo spazio e riconnetterti con te stesso e chi ti circonda: la tecnologia ha il contraddittorio potere di avvicinarci e allontanarci al tempo stesso: complice l'utilizzo non equilibrato che ne facciamo, spesso sacrifichiamo dei momenti di comunicazione faccia a faccia preferendogli interazioni mediate che, tuttavia, difficilmente possono trasmetterci le stesse emozioni e sensazioni.
- Per fare tutto quello che facevi prima dell'avvento degli smartphone, senza pause o interruzioni: da quanto tempo non guardate un film o non fate una passeggiata senza controllare il vostro device? Qual è l'ultima cosa che potete dire a voi stessi di esservi davvero goduti?
- Per tornare a ritmi che puoi sostenere e non a quelli dettati dalla tecnologia: 1 persona su 2 diventa ansiosa quando dimentica a casa lo smartphone, e molti studi hanno rilevato che in media le persone controllano il proprio smartphone ben più di 100 volte al giorno; l'ansia di perdersi qualche informazione è un disagio non più trascurabile, poiché sempre più il bisogno di verificare la presenza di nuove notifiche di manifesta con atteggiamenti ansiosi.
- Per essere più produttivo: anche il nostro lavoro può risentire della dipendenza dalla tecnologia; qualunque sia il vostro lavoro, avrete compiti da portare a termine, progetti con scadenze da rispettare; vi sarà utile sapere come molti studi hanno rilevato che la soglia d'attenzione umana si sia abbassata costantemente negli ultimi 8 anni, ovvero dall'arrivo degli smartphone, scendendo sotto quella di un pesciolino rosso.
- Per esercitare la memoria e le tue capacità cognitive: anche le capacità di ragionamento e analisi hanno subito un duro colpo dovuto alla nostra dipendenza da smartphone. Provate a ricordare l'ultima volta in cui vi siete sforzati di ricordare una cosa anziché cercarla su Google!
- Per dormire meglio: quasi tutti utilizziamo il nostro smartphone a letto prima di addormentarci, ma quello che forse non sappiamo è che la luce artificiale emessa dal dispositivo aumenta il senso di allarme e abbassa notevolmente i livelli di melatonina, essenziali per regolare il ciclo sonno-veglia. Per riposare bene, dovremmo spegnere i nostri dispositivi almeno un'ora prima di coricarci.
- Per migliorare la tua postura: l'abitudine a tenere il capo chino verso il nostro smartphone ha influenzato la nostra postura in maniera radicale; bastano pochi giorni senza cellulare per tornare a rialzare lo sguardo, aprire le nostre spalle e riallineare la parte posteriore della testa con la spina dorsale.
- Per andare in vacanza, davvero: le vacanze rappresentano il meritato riposo dopo settimane e settimane di lavoro. Non solo le meritiamo, ma sono essenziali per permettere al nostro benessere psicofisico di riacquistare qualche punto, grazie all'abbassamento dei livelli di stress e ad una maggiore intensità dei rapporti interpersonali.
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