Per costruire la tua content strategy avrai certamente iniziato da qui: "Content is the king". La frase è diventata una sorta di mantra ripetuto da SEO e digital marketer di tutto il mondo, fino al punto di perdere il suo originario significato.
Il punto di partenza della tua content strategy
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Nel gennaio del 1996, con un articolo sul sito web di Microsoft, cosa intendeva dire Bill Gates con il titolo Content is king? Il CEO aveva semplicemente previsto che i contenuti avrebbero generato Internet esattamente così come lo conosciamo: social network, blog, siti di video sharing, non sono altro che luoghi in cui ogni giorno migliaia di contenuti prodotti dagli stessi utenti vengono messi a disposizione del web.
E Google ci incoraggia ad alimentare questa produzione di contenuti, permettendo di classificarli e renderli disponibili per altri utenti. Secondo Bill Gates, una delle cose più interessanti di Internet era legata al fatto che chiunque avesse un PC e un modem avrebbe potuto pubblicare qualsiasi contenuto da lui creato.
Ed è quello che sta accadendo, specie da quando il Content Marketing è diventata una attività più consapevole per i brand.
Presente in ogni statistica legata al marketing digitale, è diventato il trend del momento, tanto che è stato calcolato che ogni giorno vengono pubblicati 2,73 milioni di blog post.
Solo il 38% delle aziende, però, dichiara di avere una strategia di content marketing.
Come muoversi allora in questa competizione a colpi di contenuto?
Content Strategy, per ogni obiettivo un contenuto
Come ci spiegano Maria Giulia Ganassini e Francesco De Nobili nell'ultimo white paper di MailUp, per una corretta strategia di Content Marketing ad ogni step del funnel dovrebbe corrispondere un obiettivo e ad ogni obiettivo una tipologia di contenuto.
Per intercettare nuovi visitatori e per far concludere un acquisto non avrai bisogno dello stesso tipo contenuto, perché ad ogni tappa del customer journey corrisponde un content differente.
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1. Discovery: porta visitatori al sito
È la parte più ampia del funnel: la fase di discovery mira a intercettare chi non conosce il brand per stabilire un primo contatto con il sito.
I contenuti più funzionali per la tua content strategy sono approfondimenti e notizie in cui il brand sia integrato nella narrazione. Il segreto in questa fase è sperimentare tutti i canali a disposizione, per capire quali sono più efficaci in relazione al pubblico specifico: dal blog ai social media, dalle infografiche al guest blogging, ricerca le keyword più interessanti e rispondi alle domande e ai dubbi degli utenti.
2. Consideration: raccogli i contatti e favorisci la considerazione all'acquisto
Una volta che l'utente ha scoperto il tuo sito o il tuo blog e ha già apprezzato i primi contenuti, è pronto per il passo successivo. La tua content strategy dovrà prevedere il contatto diretto e la valutazione del prodotto per l'acquisto.
Dovrai conquistare nuovi iscritti alle mailing list e costruire un rapporto con i lettori attraverso un contatto più stretto. Offrire i propri dati sensibili, come nome e indirizzo email, per un utente è un enorme atto di fiducia e come tale va ricompensato con un contenuto di valore, all'altezza delle aspettative.
Ad esempio, attraverso un form di download potresti offrire un white paper, un eBook, l'accesso a un webinar o a una landing page di prodotto.
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3. Conversion: porta i contatti all'acquisto
Siamo giunti allo step più importante: la conversione.
Quali contenuti prevedere per questa fase così delicata in cui l'utente può scegliere il tuo brand o lasciare la pagina senza acquistare?
Il messaggio da comunicare deve essere semplice, chiaro e rassicurante: il tuo prodotto è esattamente quello che risponde nel modo migliore al suo bisogno.
Fai leva sugli aspetti razionali, ma anche su quelli emotivi: è lì che troverai la chiave della conversione, dato che il 95% delle decisioni di acquisto si basa proprio su meccanismi inconsci ed emozionali.
L'email marketing sarà il canale più diretto e più semplice per coltivare il lead con contenuti targettizzati sulle esigenze dell'utente.
Offri testimonianze e recensioni di clienti veri, in grado di rafforzare la fiducia nel tuo brand; proponi case study e tutorial per sciogliere i dubbi degli indecisi e rassicurarli sulla loro scelta.
4. Retention: trasforma i clienti occasionali in clienti stabili
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Sapevi che il costo di acquisizione di un nuovo cliente è più alto di quello necessario per fidelizzarne uno già acquisito?
Non dimenticare questa considerazione nella pianificazione della tua content strategy, perché il Content Marketing può aiutarti anche in questa fase, aumentando gli acquisti ripetuti e incrementando la fedeltà al brand.
Il follow-up è importante almeno quanto la prima parte del customer journey, per questo sarà utile prevedere una campagna di email marketing targettizata, come una DEM con prodotti correlati all'acquisto o newsletter con post di argomenti affini. Puoi anche pensare a sondaggi e feedback o a programmi loyalty.
Mantieni vivo l'interesse del cliente e ottimizzerai la spesa di lead acquisition iniziale.