Se Charlie Brooker solo sapesse. Forse, e dico forse, aveva già ben chiaro l’effetto che Black Mirror avrebbe avuto sugli spettatori. Un misto di angoscia e scenari futuristici complessi che potrebbero peggiorare il modo in cui viviamo la tecnologia e il progresso. Lo specchio è concreto, talmente reale che l’applicazione apparsa in uno degli episodi ha visto la luce poche settimane fa, qui, nella nostra quotidianità. Talmente reale da ispirare il mondo dell'illustrazione e della grafica.
Fonte: behance.net / Credits: Rafael Barletta
Fonte: behance.net / Credits: Rafael Barletta
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Black Mirror, serie ormai culto per molti appassionati di Netflix, già nel 2012 si era aggiudicata un Emmy, dopo una sola stagione trasmessa l’anno precedente. In un’intervista Brooker ha affermato che l’idea per sviluppare il soggetto è arrivata da ciò che le serie tv solitamente non fanno, ovvero raccontare di come le cose potrebbero andare male. Molto male. Ogni episodio è auto conclusivo e ogni puntata fa un balzo in avanti verso il lato oscuro della Forza, quella nascosta dietro la tastiera, lo smartphone, la sovraesposizione, l’eterna competizione o la sete di sapere.
Fonte: behance.net / Credits: Rafael Barletta
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Visione pessimistica? Forse, intanto dall’acquisizione dei diritti da parte di Netflix nel 2015 gli episodi sono aumentati, e la voglia di guardare dentro l’abisso e abbracciare anche l’altra faccia della medaglia ha divorato il pubblico internazionale. L’hanno definito un "The Twilight Zone" moderno (il nostro "Ai confini della realtà") e infatti una delle ispirazioni dell’ideatore e produttore sembra proprio arrivare anche da lì.
Anche il mondo dell’illustrazione non ha tardato a rendere omaggio alla serie e si è sbizzarrito nel creare omaggi e citazioni.
Fonte: behance.net / Credits: Rafael Barletta
Fonte: behance.net / Credits: Rafael Barletta
Un esempio interessante è quello del progetto di Rafael Barletta, grafico brasiliano che nel suo portfolio ha già esplorato il mondo delle icone della musica e delle serie cult. In questi poster dedicati a Black Mirror, alcuni episodi della commentatissima terza serie, andata in onda nel mese di Ottobre, hanno subito un makeover minimale e con un solo frame, fatto di titolo e immagine, mirano a raccontare il tema della puntata.
L’arte che imita l’arte, che a sua volta prende spunto dalla realtà. Un bel passaggio che potrebbe presto portare questo genere di illustrazione ad una nuova forma di arredamento, prendendo il posto dei grandi film e delle grandi storie che ci hanno fatto sognare. Specchi di carta appesi al muro, capaci di raccontare cosa stiamo sperimentando e come le nostre vite siano inevitabilmente cambiate in questi anni.