di Silvia Scardapane
Questa settimana Streetness punta orgogliosamente sul Made in Italy, proponendo un focus su una delle collaborazioni più interessanti dell'anno ancora in corso: quella tra lo street artista Giorgio Bartocci ed il brand Southfresh.
Giorgio Bartocci è uno dei rappresentati più rilevanti del muralismo contemporaneo; le sue opere sono visibili in numerose città italiane, tutte caratterizzate da pennellate possenti e vigorose. Le forme puramente astratte sono, a ben vedere, valorizzate da molte sfaccettature e metalivelli, frutto dei numerosi input che l'artista riceve dalla società attuale e che trasforma, a seguito di un’attenta ricerca, in vorticosi movimenti che si ritrovano sia su muro sia su altri supporti.
Lo spettatore può dunque cogliere, con la minuzia dello sguardo, numerose silhouette e segni atavici, emblemi di un primitivismo armonico che quasi stride con la modernità del suo gesto.
La simbolica sintesi artistica compiuta da Giorgio Bartocci incontra per questo le più svariate forme della realtà simultanea, connaturandosi non solo nel mondo della Street Art ma anche catapultandosi in quello del design. Questo il motivo principale per cui la collaborazione con il marchio milanese Southfresh incontra le esigenze stilistiche dello streetwear dei nostri giorni, regolandoci una capsule collection ricca di segni riconoscibili e particolari.
La collezione dal titolo GB CAMO S1 è nata dalla passione che gli stessi protagonisti nutrono per la subcultura di strada e da un progetto iniziale intitolato ''Mimesis'', un lavoro caratterizzato da vivaci tonalità oro, colore usato come pattern per esaltare gli inserti che ne contraddistinguono i capi di abbigliamento.
Oltre a t-shirt e felpe che giocano sui toni del nero-bianco-grigio, sono stati realizzati anche diversi accessori, tra cui foulard e sciarpe. L'attenzione al dettaglio all-over è presente anche nella scelta dei materiali e per questa particolare produzione spiccano seta, velluto e lana jersey.
Southfresh è un brand indipendente e tutto italiano, fondato da Alberto Pepe. Si tratta perciò di una produzione giovane e fresca che punta sulla distribuzione di prodotti di qualità (rilasciati in quantità limitata) nonché su fruttuose ed interessanti collaborazioni artistiche.
Streetness non poteva dunque non analizzare questo case-study nostrano, senza presentare gli esiti positivi che ancora una volta nascono dall'unione della Street Art con il mondo dello streetwear, soprattutto quando, come in questo caso, i brand puntano, da un lato, al recupero della tradizione tessile italiana e, dall'altro, a potenziare la ricca realtà artistica del nostro panorama creativo.