Il fondatore di Instagram, Kevin Systrom, qualche settimana fa ha annunciato il superamento dei 500 milioni di instagrammers attivi, 300 su base mensile (di cui più del 70% fuori dagli Stati Uniti). Ogni giorno più di 2,5 miliardi di like e più di 70 milioni di foto: il social cresce così come la pubblicità al suo interno.
Un'app di visual content, dove in pochi secondi il contenuto può essere fruito e apprezzato: negli ultimi due anni, però, la dimensione "insta" si è un po' persa, ed è stata raccolta da Snapchat, in grande crescita. Instagram non è però rimasto a guardare, lanciando Stories, che oggi conta cento milioni di utenti attivi su base giornaliera.
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Le aziende e i brand possono dunque trovare in Instagram il social adatto a promuovere il proprio marchio e i propri prodotti, scoprendolo altresì come un valido canale per comunicare con i propri clienti.
Ecco quindi perché abbiamo raccolto, per voi ninja, 5 statistiche utilissime per ottimizzare le vostre prossime campagne e strategie su Instagram.
Su Instagram 7 hashtag su 10 appartengono a brand
Gli hashtag aiutano gli utenti dei social media a organizzare e categorizzare i contenuti, ma non solo: sono oggi anche una delle forze trainanti di alcune delle migliori campagne di marketing online.
Gli hashtag sono ovunque, anche offline in spot televisivi e su cartelloni pubblicitari. Su Instagram aiutano a scoprire contenuti e ottimizzare gli stessi nelle ricerche. Ben 7 hashtag dei 10 più utilizzati al mondo appartengono a grandi marchi.
Uno dei modi migliori per dare il via a una campagna user generated content su Instagram è attraverso l'utilizzo di un hashtag proposto dal brand. Un hashtag di questo tipo è unico, e ottimale per tenere traccia della campagna. Potrebbe semplicemente essere il nome della vostra azienda o di un prodotto, oppure un claim, come in questo esempio di Nike.
Oppure essere un po' più creativi, come ha fatto il brand WeWork con la sua serie di contenuti #DogsOfWeWork.
Una foto pubblicata da WeWork (@wework) in data: 26 Ago 2016 alle ore 09:06 PDT
Il 50% di tutto il testo presente sul social è composto da emoji
Instagram è visual, in tutto e per tutto. Infatti, anche le didascalie e i commenti sono pieni di contenuti visuali come le emoji. Oggi quasi il 50% di tutto il testo presente su Instagram, tra didascalie e commenti, è composto da emoji.
Ci sono ben 1.851 diverse emoji tra cui scegliere, e con queste potete esprimere un'idea o un'emozione. Le emoji sono la "lingua" in più rapida crescita nel Regno Unito, in una evoluzione addirittura più veloce rispetto ad antiche forme di comunicazione, come i geroglifici.
Dal 2015, Instagram offre la possibilità di inserire le emoji negli hashtag.
Gli utenti finlandesi sono i più emoji-addicted, con il 63% di tutto il testo contenente almeno un emoji. Seguono:
Francia: 50%; Regno Unito: 48%; Germania: 47%; Italia: 45%; Russia: 45%; Spagna: 40%; Giappone: 39%; Stati Uniti: 38%.
Sono dati del 2015 ottenuti da Instagram, quindi c'è una buona possibilità che nell'ultimo anno i parametri siano cambiati.
Ecco le 10 emoji più popolari su Instagram.
Osservando i dati da un punto di vista di sentiment analysis, Instagram ispira positività. Cosa significa per il marketing sul social? Ecco un esempio.
Il pubblico su Instagram è più attivo il lunedì e il giovedì
Su Instagram, in Italia, il pubblico è più attivo il lunedì e il giovedì dalle 8 alle 9 del mattino, e dalle 17 alle 18. Si registrano picchi anche nella notte tra l'una e le due.
Se ad esempio vuoi pubblicare un video su Instagram e lo fai alle 9 del mattino, otterrai il 34% in più di interazioni. Questi dati sono comunque risultato di una media, quindi è consigliabile monitorare gli insight per scoprire quali giorni e orari siano davvero ottimali per i propri contenuti.
Il 65% dei post Instagram top-performing contengono prodotti
Ebbene sì: i contenuti top-performing (ossia che ottengono più commenti e like) che su Instagram mostrano prodotti (65%) sono addirittura più efficaci di quelli lifestyle-oriented (43%) o delle immagini e video di influencer e celebrità (29%).
Bisogna però tener presente alcune buone prassi. Ad esempio è consigliabile seguire la regola dell' 80/20, ossia pubblicare soltanto un 20% di post orientati alla promozione del brand, e un 80% che invece mostra i valori e le idee del marchio, in cui l'utente può identificarsi.
Inoltre è bene includere volti nelle immagini: le foto su Instagram che presentano volti ottengono il 38% in più di interazioni rispetto a quelle senza.
Se vi manca ispirazione, date un'occhiata all'account Instagram di Frooti, il più venduto succo di frutta in India.
Il filtro più utilizzato nelle foto su Instagram è il Clarendon
Ci sono 40 filtri tra cui scegliere su Instagram, ma solo uno ha catturato i cuori degli utenti in tutti i 119 paesi: il Clarendon. Forse perché è un filtro per tutti gli usi, insomma... va bene con tutto.
Guardando più in dettaglio le diverse categorie di fotografie su Instagram, ecco cosa si scopre: il filtro più utilizzato per fotografie #Nature è il Valencia; quello per il#Fashion è il Kelvin; per il #Food lo Skyline; e per i #Selfie? Nessuno, si lascia la foto così com'è.
Hai buone prassi da utilizzare su Instagram che vuoi segnalarci? Fallo sulla nostra pagina Facebook.