
Non si fermano le speculazioni su Twitter in vendita iniziate negli ultimi mesi, incluse quelle relative all’interesse di Google e Salesforce per la piattaforma.
Dopo un precedente crollo dei titoli e viste le difficoltà del social media di attirare nuovi utenti e ottenere ricavi dall’advertising, la notizia di una possibile vendita ha fatto rialzare il valore del titolo attorno ai 23 dollari negli ultimi giorni.
Sebbene ancora non siano chiare le modalità di vendita, secondo molti le trattative dureranno solo qualche mese ed entro fine 2016 sapremo le sorti del social network.
Twitter in vendita: chi sono i big in corsa
Dopo le prime indiscrezioni sull'interesse di Google e Salesforce e senza dimenticare che già qualche anno fa Facebook era interessata ad acquistare il social per 500 milioni di dollari, si aggiungono alla lista dei potenziali acquirenti altri colossi del web e delle telecomunicazioni quali Microsoft e Verizon, oltre ai nomi meno prevedibili come quello di Disney.
Un investimento di questo tipo avrebbe infatti senso per il colosso dell'entertainment - per altro già proprietario di Walt Disney Studios, Marvel, Lucasfilm, Pixar, dell'emittente televisiva Abc e del servizio streaming Hulu - in quanto permetterebbe di estendere notevolmente la platea di utenti raggiunti per spettacolo, sport e notizie.
Perché la proposta di Google sembra la più credibile
Uno degli acquirenti più probabili è Google, che non solo non avrebbe grossi problemi in termini di investimento, ma anche perché già in passato aveva provato ad acquistare Twitter.
La causa di tanto interesse è prevalentemente legata al fatto che nonostante il grande successo come motore di ricerca e nel mondo degli smartphone, Google non è riuscita ancora a farsi spazio tra i social network e ha anzi fallito ogni tentativo di competere con Facebook in questo settore.
Nuvole e cinguettii: il cloud computing di Salesforce
Per quanto invece riguarda uno dei nomi più quotati, Salesforce, molti rimangono scettici sui motivi per cui un'azienda americana di cloud computing - in primo luogo fornitrice di servizi per imprese - possa essere interessata a Twitter e quindi a integrare nella propria piattaforma un'azienda che più che ai clienti business è rivolta verso il consumer.
Nonostante ciò, le ragioni dell'interessamento possono ricercarsi sia in un tentativo di estendere il proprio business model e la base dati, sia in un ampliamento dei servizi di customer service recentemente introdotti.
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Microsoft e Verizon, imprese e media nel futuro di Twitter?
Dal canto suo, anche Microsoft sembrerebbe avere gli stessi motivi per l'acquisto, ribadendo la propria attenzione verso l'enterprise dopo l'acquisto di Linkedin, sottratta proprio dalle mani di Salesforce con un'operazione da 26,2 miliardi di dollari.
Non ultima, si inserisce nel pool dei potenziali acquirenti Verizon, azienda che già in passato ha spesso dichiarato di voler ampliarsi nel settore media e trovare spazio nel mercato dell'advertising online, inserendosi dopo Facebook e Google.
Per capire quale sarà il destino di Twitter in vendita, insomma, non resta che aspettare le prossime indiscrezioni sui colloqui privati tra amministratori delegati e le novità di prodotto introdotte dalle compagnie.