Che livello avete raggiunto su Pokémon GO?
Ormai tutti avrete giocato almeno una volta o quantomeno sentito parlare di Pokémon GO, il gioco di realtà aumentata che sta spopolando in tutto il mondo. Lanciato lo scorso 6 luglio , il gioco vanta già più di 26 milioni di utenti al giorno, che si dilettano a catturare pokémon nei più disparati luoghi del mondo reale.
Diverse sono le ragioni che hanno reso così celebre questo gioco: è social, è nostalgico, allontana le persone dal divano portandole in luoghi mai visti prima alla ricerca di creature virtuali. Non solo divertimento e socialità, Pokémon GO sta diventando un importante strumento di marketing.
Come possono i retailer sfruttare le opportunità che offre questo mega successo per coinvolgere i propri clienti e aumentare le vendite?
Mobile first
Pokémon GO nasce come applicazione mobile, pensata e disegnata per essere utilizzata da smartphone. Le app rappresentano una grossa opportunità per i rivenditori in quanto le nuove generazione di acquirenti sono "mobile", nel senso che sono sempre più spinti ad interagire con i brand attraverso il proprio smartphone e utilizzano i propri device per le esigenze quotidiane, da Uber a Airbnb.
Altro elemento da non sottovalutare e che le applicazioni native utilizzano le funzioni smart dei dispositivi di ultima generazione, capaci di coinvolgere e regalare emozioni ed esperienze agli utenti, come ad esempio la fotocamera, il gps, funzionalità che non sarebbero disponibili navigando in un normalissimo sito mobile di un brand.
Altro punto di forza delle app è la velocità di caricamento rispetto ad un sito mobile, maggiore rapidità equivale a un numero sempre più elevato di conversioni e quindi di vendite. Pokémon GO dovrebbe essere un campanello d'allarme per il settore retail da cui prendere spunto visto il suo enorme successo e spingere i rivenditori a sposare sempre di più la mentalità del Mobile first.
Combinare l'online con l'offline
Sono anni che i rivenditori tentano di adottare delle strategie multicanale, cercando di integrare l'offline con l'online, purtroppo, questo sogno rimane sempre un po 'sfuggente, e spesso i canali di vendita continuano ad essere tenuti separati.
Pokémon GO ci ha dimostrato come sia possibile legare il mondo reale con quello virtuale, coinvolgendo al tempo stesso gli utenti: le persone navigano nel mondo reale con la propria fotocamera alla ricerca di Pokémon , una volta trovati e catturati, i giocatori entrano in un mondo virtuale in cui possono combattere battaglie, guadagnare monete, il tutto però mentre si cammina per strade del mondo reale.
Cosi come Pokémon GO è stato capace di unire i due universi, stessa cosa dovrebbe succedere nel mondo del retail dove l'esperienza in-store dovrebbe essere strettamente connessa con quella online.
Coinvolgere gli utenti in modo innovativo
Pokémon GO nato come un video gioco si è evoluto in figurine, giocattoli, fumetti. Perché tutto questo successo rispetto al pokémon originale? La risposta è semplice: perché Pokemon GO utilizza le nuove tecnologie come la realtà aumentata per coinvolgere i propri utenti.
I brand e le attività commerciali, dovrebbero seguire la logica di Pokémon Go, e adottare le innovazioni tecnologiche come la realtà aumentata che oggi rappresentano il futuro del retail, in quanto consentono di connettersi con i consumatori in modo coinvolgente.
La realtà aumentata sta già prendendo piede in diversi settori, ad esempio nel settore del fashion in cui permette agli utenti di provare virtualmente trucco e acconciature, cosi come nel settore ottico in cui molte aziende produttrici la utilizzano per consentire ai clienti di indossare virtualmente i vari modelli disponibili di occhiali prima di acquistarli.
Google Ads e Pokémon GO: a caccia di clienti!
La tecnologia che sta più affascinando i marketer riguardo Pokémon GO è sicuramente quella del geo-fencing che utilizzando il GPS è in grado di definire i confini geografici e la posizione dei consumatori: ciò consente di inviare notifiche e promozioni ad un target ben definito con l'obiettivo di indirizzare il traffico verso il punto vendita.
LEGGI ANCHE: Pokémon Go punta all’advertising con le “sponsored location”
Grazie ad applicazioni come Pokémon GO per i retail è possibile prevedere un "costo per visita" delle inserzioni sponsorizzate in-app: è allettante per le aziende con store fisici poter analizzare una correlazione diretta e quantificabile tra la spesa pubblicitaria e gli acquisti in negozio.
Noah Mallin, social media manager presso la media agency statunitense MEC Nord America, ha dichiarato a proposito:
"Abbiamo lavorato con almeno un cliente nell'ultima settimana per aiutarlo a identificare le persone dalle ubicazioni fisiche condivise sui canali sociali riguardo il Pokémon che hanno catturato, come opportunità per sorprendere e creare interazioni"
La stagione dello shopping back-to-school sarà sicuramente un'occasione interessante per testare sponsorizzazioni dedicate ai giovanissimi, ma anche gli adulti forniranno occasioni di pubblicità per i negozi: dal food all'abbigliamento i dati forniti dagli utenti intenti a cacciare pokémon fanno sicuramente gola a molte aziende e agenzie.