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Quando si parla di comunicazione politica, un collegamento a chi è del mestiere, sovviene in modo naturale. Insomma, quando l'argomento verte su "campagna di comunicazione", "gestione della campagna elettorale", "comunicazione d'impresa", un pensiero, obbligatoriamente, va alla super squadra di Proforma.
Le sue parole trasmettono professionalità e creatività, una passione per il mestiere che coinvolge ed incuriosisce. Nella nostra sezione ninja social non poteva, in alcun modo, mancare un'intervista a Giovanni Sasso, direttore creativo di Proforma.
In una delle slide del mio collega Andrea Camorrino c’è questa frase: «C’è chi crede che lealtà, amicizia e solidarietà siano missioni da compiere ogni giorno». Sapete quale politico l’ha detta? Nessuno, è uno spot dell’Amaro Montenegro. Oggi forse i politici parlano sempre più come prodotti, e i prodotti come politici.
A parte la boutade, si tende sempre a creare una netta separazione tra la comunicazione di prodotto e quella politica. Ma se rispetti l’intelligenza dell’elettore (o del consumatore), se non racconti fandonie, se non punti tutto solo sul «packaging», se insomma provi a rifarti a una comunicazione etica (sì, ho detto proprio etica), se non cerchi di spacciare Salvini per un Mandela, o una Panda per una Ferrari, in fondo non ci sono troppe differenze.
E soprattutto, in un caso o nell’altro, non esiste un'ottima campagna che fa vincere un pessimo candidato, o che fa vendere un prodotto scadente. Una comunicazione che non rispetta la verità di un prodotto o di un politico, ha per natura il fiato corto. Magari dà buoni risultati nel breve periodo, dopodichè si trasforma inevitabilmente in un boomerang.
Non esiste un vademecum. Ogni campagna elettorale è una storia a sè. Ecco, uno degli errori più drammatici (e anche più comuni) è quello di credere che un modello vincente, che magari ha funzionato per un politico conservatore di Madrid, si possa replicare tale e quale su un candidato sindaco progressista di San Benedetto del Tronto.



![What a Space: i pionieri degli affitti temporanei [INTERVISTA]](https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2016/04/what-a-space-4.jpg)
Una comunicazione che non rispetta la verità di un prodotto o di un politico, ha per natura il fiato corto. Magari dà buoni risultati nel breve periodo, dopodichè si trasforma inevitabilmente in un boomerang.