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Facebook

Bufale su Facebook: ci risiamo con la storia della privacy

Se ancora qualcuno avesse dei dubbi, lo diciamo a chiare lettere: il copia-incolla sulla privacy che circola in questi giorni è una bufala

Alexia Gattolin 

Content Coordinator & Writer

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Siamo alle solite. In questi giorni migliaia di utenti sono cascati nell’ennesima delle bufale su Facebook, iniziando a condividere sui propri profili un sedicente messaggio in difesa della privacy. Probabilmente ti sarà capitato di vederlo sulla bacheca di qualche tuo contatto, perché a crederci sono stati davvero in tanti.

Come moderne catene di Sant’Antonio in formato digitale, le bufale su Facebook (e sul web in generale) si ripresentano ogni tanto con qualche variante e si riproducono alla velocità della luce, grazie a noi che le condividiamo. Quello che stupisce, è che in così tanti ancora ci credano, dando vita a inspiegabili fenomeni virali e contribuendo a creare vera e propria disinformazione.

bufale

La bufala sulla privacy di questi giorni, ad esempio, era davvero improbabile. Ecco il testo integrale, che riportiamo esattamente com’era, errori inclusi, giusto per rendere ancora di più l’idea.

"Scadenza domani!!! Tutto quello che avete postato diventa pubblico da domani. Anche i messaggi che sono stati eliminati o le foto non autorizzate. Non costa nulla per un semplice copia e incolla, meglio prevenire che curare. Canale 13 ha parlato del cambiamento nella normativa sulla privacy di Facebook. Io non do facebook o qualsiasi entità associata a facebook il permesso di usare le mie immagini, informazioni, i messaggi o i post, passato e futuro. Con questa dichiarazione, do avviso a Facebook che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, trasmettere o prendere qualsiasi altra azione contro di me sulla base di questo profilo e / o il suo contenuto. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni riservate. La violazione della privacy può essere punita dalla legge (UCC 1-308-1 1 308-103 e lo statuto di Roma). Nota: Facebook è ora un’entità pubblica. Tutti i membri devono pubblicare una nota come questa. Se preferisci, puoi copiare e incollare questa versione. Se non pubblichi una dichiarazione almeno una volta, Sara ‘ tatticamente permettendo l’uso delle tue foto, così come le informazioni contenute negli aggiornamenti di stato di profilo. Non condivido. Copia e incolla per stare sul sicuro".

Possibile? Possibile che un colosso come Facebook decida di modificare la sua privacy policy in questo modo, senza una comunicazione ufficiale e soprattutto senza una richiesta di consenso da parte dell’utente? Possibile che basti un copia-incolla per opporsi? No.

Possibile che qualcuno ci caschi ancora? Ebbene sì.

Con il beneficio del dubbio, ci viene almeno da pensare che forse molti l’abbiano condivisa senza davvero crederci fino in fondo, con quella vena di “non si sa mai” che ci porta a fare qualcosa pensando che, comunque vada, male non farà.

A dire il vero, però, bufale di questo genere non sono proprio innocue. Contribuiscono a diffondere informazioni false, generando molta confusione tra gli utenti meno esperti, e soprattutto creando anche qualche fastidio a quelli un po' più avvezzi a questo tipo di "notizie".

bufale

Ammettiamolo: dopo un po’ non è più divertente vedere la home invasa da questo spam. E non si sa nemmeno come comportarsi, perché alla fine si rischia di fare anche la figura dei rompiscatole o dei soliti diffidenti. Per andare sul sicuro, allora, basta rimandare a questo link: visto che l’argomento privacy su Facebook è molto sentito dagli utenti e si ripropone periodicamente, il social ha creato un apposito messaggio in cui garantisce che non c’è nulla da temere.

bufale

Fonte: Facebook

Adesso è chiaro, vero? L'utente possiede tutti i contenuti e le informazioni che posta su Facebook, e può controllarli attraverso le impostazioni della privacy e delle applicazioni.

Non è cambiato nulla. Se proprio c'è qualcosa deve cambiare, forse, è il nostro approccio nel verificare le informazioni che pubblichiamo, le loro fonti e la loro veridicità.

VUOI APPROFONDIRE L'ARGOMENTO?

Come moderne catene di Sant’Antonio in formato digitale, le bufale su Facebook (e sul web in generale) si ripresentano ogni tanto con qualche variante e si riproducono alla velocità della luce, grazie a noi che le condividiamo. Quello che stupisce, è che in così tanti ancora ci credano, dando vita a inspiegabili fenomeni virali e contribuendo a creare vera e propria disinformazione.