Il 3 giugno 1998 sul sito IBS.it veniva venduto un libro di Camilleri.
Oggi è una consuetudine acquistare un libro via internet: riusciamo a trovare anche i volumi quasi introvabili ed arrivano entro un giorno dall'ordine o all'istante se acquistiamo l'e-book.
In 18 anni il numero di italiani che acquista online è aumentato costantemente in quanto la disponibilità di prodotti e servizi è cresciuta e la sicurezza ha tenuto bene il passo dell'innovazione tecnologica; inoltre, le possibilità di comparare i prezzi e di acquistare senza doversi recare in negozio sono vantaggiose per gli acquirenti.
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L'eCommerce in Italia oggi
Secondo il report annuale 2016 di Casaleggio Associati, nel 2015 l’eCommerce in Italia è cresciuto del 19% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un fatturato di quasi 29 miliardi di Euro.
Il tasso di crescita è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche grazie agli operatori stranieri sbarcati in Italia e ai marketplace come Amazon: l'ingresso nel nostro paese di negozi con base già ampia in altri mercati comporta meno costi rispetto alla creazione di un nuovo store.
Così, mentre Poste Italiane ha abbandonato i suoi progetti di eCommerce, Netflix ha investito nel nostro paese, e non solo, dando un ulteriore slancio al settore dell'editoria.
Altro settore in crescita è quello del food delivery, infatti molte startup seguono il trend e si stanno formando per risolvere le problematiche delle consegne dei generi alimentari per il canale Horeca. Per quanto riguarda la GDO, la scommessa sarà tenere il passo con la novità di Amazon Prime Now.
Le prospettive future dell'eCommerce in Italia
Fare stime sul futuro dell'eCommerce non è semplice ma se ne può prevedere il trend per i prossimi anni: il consolidarsi delle abitudini di consumo e la crescente alfabetizzazione digitale aumenteranno il mercato potenziale fino al punto in cui coprirà la quasi totalità della popolazione.
Gli italiani che hanno attualmente accesso a internet (utenti unici attivi nel mese) sono 28,7 milioni, con l'estendersi della banda larga e delle reti mobili aumenteranno ancora.
Inoltre il mercato attuale presenta molti settori con ampi margini di crescita e segmenti ancora da colonizzare.
In Italia ben sedicimila aziende oggi fanno commercio elettronico e Confesercenti stima che arriveranno a cinquantamila nel 2025; molte PMI vedono l'eCommerce come una necessità, non solo come un'opportunità: bisogna investire per non essere tagliati fuori da un mercato che si evolve.
Per molte realtà aziendali il primo passo è l'approdo sui vari marketplace, dove si può proporre la propria merce e godere di una piattaforma già funzionante ed avviata, ma la concorrenza in questi casi è molta e la possibilità di creare un brand è limitata.
La sfida per le PMI
In un mercato di piccole e medie imprese come quello italiano, la sfida sarà quella di restare competitivi nell'eCommerce con le stesse strategie dell'offline: puntare a prodotti di qualità e nicchie di mercato per non soffrire la concorrenza delle multinazionali.
Avere una propria piattaforma dove poter attuare strategie di branding e fidelizzazione della clientela sarà fondamentale: permetterà di assaltare i mercati esteri, con siti in lingua, attività di promozione e customer care all'altezza degli standard d'oltre confine.
Lo sbarco in digitale delle attività artigianali e tradizionali dovrà essere supportato dalle istituzioni mediante la promozione del Made in Italy.
Inoltre nelle nuove nuove professioni digitali va consolidata la tendenza delle startup nostrane a puntare all'innovazione nonostante la difficoltà nel reperire finanziamenti nel nostro paese: tramite il web ed il crowdfunding si deve puntare alla creazione di una nostra Silicon Valley.