È noto che l’impatto visivo sia un elemento che faccia da discrimine nel percorso che porta un consumatore alla scelta di un determinato prodotto nel momento in cui è esposto su uno scaffale o in uno stand assieme ai suoi competitor.
Il contenitore insomma è anch'esso da definire come parte integrante del contenuto: pertanto la scelta sul packaging rappresenta uno dei modi con cui un brand comunica con i consumatori ed è fondamentale essere efficaci in termini di progettazione e realizzazione.
Stampa lenticolare e Packaging: le soluzioni più conosciute
Sfruttando il naturale movimento dell’osservatore gli effetti lenticolari prendono vita proprio davanti ai suoi occhi consentendo di realizzare svariati effetti.
- FLIP: il passaggio netto di due immagini in relazione all'angolo di visione.
- MORPHING: la graduale trasformazione di un elemento in un altro.
- ZOOM: l'ingrandimento di un particolare della scena.
- MOVING: la sovrapposizione di più frame che visti in loop sublimano l'effetto di un breve filmato.
Il sistema sfrutta le proprietà ottiche di una lastra di plastica trasparente zigrinata da un lato e liscia dall’altro che permette all’utente di vedere immagini diverse in base alla posizione da cui sta osservando l'oggetto; sfruttando queste caratteristiche è inoltre possibile mostrare all’occhio sinistro una visuale diversa rispetto a quella vista dall’occhio destro.
Ciò significa che nella visione d'assieme si ricrea la parallasse che conferisce alla stampa una simulazione di tridimensionalità.
Packaging e industria musicale, le scelte tridimensionali di Pink Floyd e J-Ax
Esistono categorie che fanno della trasmissione di un'esperienza uno dei capisaldi per la costruzione del successo. L'industria musicale ad esempio è una di queste. La crescente difficoltà nelle vendite e la necessità di conferire vitalità ad un progetto discografico ha spinto artisti nostrani ed internazionali a rivedere le proprie scelte in termini di presentazione scenica del prodotto.
In italia il rapper J-Ax ha così puntato sugli effetti tridimensionali per la versione Multiplatinum de "il bello d'essere brutti", avvalendosi dell'esperienza nel settore stampe lenticolari di H3D.
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L'effetto ricreato sulla confezione è da considerarsi parte integrante del progetto visual di J-Ax per il suo album: una sorta di circo horror (a metà tra le ambientazioni di Saw l'enigmista e la lucida follia del Joker) in cui tutti gli elementi di contrasto devono avere eguale risalto.
In questo modo la tempesta di fulmini non è più relegata a mero elemento di sfondo ma prende vita per dare profondità al racconto.
Anche i Pink Floyd, seppur con una declinazione differente, hanno scelto la stampa lenticolare per presentare The Endless River.
In questo secondo esempio, realizzato a partire dal progetto di Martin Klimas, vediamo come la confezione gioca sul duplice binario tra il titolo il fiume senza fine ed il movimento del cd all'interno di un impianto stereo. Il progetto quindi è teso a creare un legame fisico e diretto tra ciò che ci apprestiamo ad ascoltare ed il mezzo di trasmissione.
Quali sono i vantaggi della stampa lenticolare nel packaging?
Grazie a questi effetti speciali è possibile risaltare i principali benefici che si hanno nello scegliere quel prodotto o mettere in evidenza quelle caratteristiche che lo differenziano dalla concorrenza.
Gli elementi lenticolari possono fornire anche un richiamo ad altre forme di advertising: la possibilità di ricreare un breve filmato per esempio può essere sfruttata per riproporre su stampa parte di uno spot televisivo. In questo modo si può creare concordanza tra due canali pubblicitari massimizzando la call to action per un consumatore.
Si capisce quindi come la stampa lenticolare, anche grazie ai suoi costi contenuti, possa costituire un'alternativa che fornisca interessanti spunti per le strategie di vendita offline e che di solito si ritrova costretto a rincorrere gli strumenti creativi messi a disposizione per altri comparti del marketing delle aziende.