Il dubbio amletico persiste nel tempo: profilo LinkedIn sì, profilo LinkedIn no?
Sono sempre molti a chiederselo (e a chiedercelo): serve veramente un profilo sul social che unisce i lavoratori di tutto il mondo? Allora, facciamo un passo indietro e torniamo alla regola fondamentale che niente è indispensabile. E poi è vero, questo articolo non sarà probabilmente la grande rivelazione del secolo, ma sfogliando la home di LinkedIn ci rendiamo conto che forse non tutti hanno ben chiara la differenza tra i vari social.
Prima regola fondamentale (scritta e riscritta, ma che ancora non viene rispettata) riguarda la foto: voi assumereste mai una persona che ha come foto profilo "un selfie modalità invio baci?" Ecco. Nessuno vi prenderà sul serio con una foto del genere. Quindi: no ai selfie, foto in compagnia, sfocate, con il cocktail in mano.
Nessuno può giudicare la vostra vita privata, ma mai confonderla con il lavoro. Lo sapete che molte aziende prima di assumervi vi spiano sui social? Ebbene sì, quando si tratta di lavorare nel mondo digitale, non c'è da mentire. Siete quello che postate.
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Avere una foto discreta aumenterà la vostra credibilità. Non è detto che voi dobbiate essere per forza Miss o Mister Mondo, qui si giudica ciò che la foto trasmette, non tutto il resto. E ritorniamo allo stesso punto: avete sistemato la vostra foto? Questo è il primo passo per il vostro personal branding.
Secondo step: le informazioni di contatto non sono lì per riempire spazi. Sono i primi elementi che un utente scopre di voi (insieme alla foto). Spesso capita di trovare delle scritte del tipo "Alla ricerca di un lavoro", "Dott.ssa in blablabla in attesa di blablabla".
Cosa? Ricordiamo che il vostro profilo non è prettamente un annuncio di lavoro, ma è la piattaforma stessa la rete professionale in cui domanda ed offerta si incontrano. Le aziende non vi assumeranno perché siete senza lavoro, ma lo faranno solo se incarnate il profilo giusto. Quindi: scrivete sempre quello che avete e sapete fare, non il contrario.
Avete voglia di fare nuovi amicizie? Cambiate social, provate con altro. Aggiungere tanti amici, "collegamenti" su LinkedIn, non deve avere come ultima finalità il flirt, come delle volte accade. Prendete il meglio dai profili, spulciateli, copiatene l' esempio e siate professionali. Ricordate che la notizia può diventare virale in poco tempo, non fate sì che di voi si parli male.
Quindi: foto, informazioni, collegamenti. Come procedere? Con onestà.
Il mondo social non perdona; le bugie non esistono. Non potete certo scrivere di aver lavorato presso un'azienda e non avere poi un riscontro effettivo. Ad esempio: non potete dire di essere stati dei contributor ninja se non esistono articoli con il vostro nome. Semplice, no? Eppure, la menzogna è dietro l'angolo ed in ogni profilo.
Un errore da non commettere? Come nel cv classico, non inventate la conoscenza di lingue o certificazioni che non avete. Sappiamo che queste rappresentano un valore aggiunto, ma sapete che a volte capita che vi chiedano di inviare la certificazione? Non sempre può essere colpa del cane che l'ha mangiata, of course.
Altri due elementi importanti sono la conferma delle competenze e le segnalazioni a favore di un profilo. In entrambi i casi, queste daranno valore alla vostra persona e al vostro lavoro. Ma vi preghiamo di non andare alla ricerca affannosa di conferme e richieste selvagge di segnalazioni. Non chiedete di confermarvi nulla. Nessuno vi crederà quando direte che il resto di ciò che è scritto da altri è veritiero.
Un consiglio più elegante? Segnalate voi una persona. Ma una valida. Se anche quest'ultima avrà una buona opinione di voi, ricambierà la segnalazione. Non si tratta della singola competenza o meno; in questo caso LinkedIn fa sì che tu possa confermare competenze con facilità.
Si tratta, invece, di cliccare sul profilo di un utente e parlarne bene. Avete qualcosa di brutto da segnalare? Beh, qui il discorso diventa delicato.
Ora, ci sono due cose da fare: ricordarsi di non postare mai dei contenuti che non siano attinenti con il mondo del lavoro. Articolo di Ninja Marketing? Sì. Foto di un aperitivo al tramonto? No.
Ultimo appunto: aprire il vostro profilo e rimediare ai vostri errori (sempre che ce ne siano). Ma siete dei ninja e siamo sicuri che sia già tutto perfetto.