Cari ninja, che settimana!
La Week in social è stata assai intensa, da Facebook a Twitter, passando per il restyling di Instagram e l’apertura di WhatsApp al desktop.
Se da una parte il web 2.0 è più innovativo dal punto di vista sociale piuttosto che da quello tecnologico, i progressi compiuti con rapidità nell’ultimo anno da parte del mondo fantastico di Zuckerberg sono stati impressionanti.
Facebook vuole dare voce a tutti, racconta il suo CEO, e dar risalto a ogni tipo di contenuto che si vuole condividere, per permettere alla comunità intera di esprimersi. Su questa linea di pensiero si è sviluppata “Trending Topic”, ossia la volontà di Facebook di evidenziare le conversazioni e i temi degni di nota e popolari sul social media. I trending topic di Facebook però hanno suscitato polemiche, a causa di una serie di articoli del magazine Gizmodo, che volevano dimostrare una presunta redazione interna al colosso californiano che sceglie quali contenuti mandare in TT, e accusandola di aver penalizzato i contenuti di orientamento politico conservatore. Quindi: manipolazioni.
La questione non è affatto marginale, tant'è che il boss in persona ha deciso di esprimersi: qualcuno (anche tra i commenti del suo post sul tema) chiede un public editor, ma Zuckerberg si espone facendosi garante della neutralità del social.
Da Menlo Park fanno sapere che le linee guida per scegliere i temi da inserire in trending topic sono molto rigide, al fine di non dare priorità a un punto di vista piuttosto che un altro. Zuckerberg stesso ha voluto chiarire la posizione di Facebook, ribadendo il concetto per il quale il “suo” social network è una piattaforma aperta e democratica, e così sarà negli anni futuri.
Oltre questo polverone, la policy di Facebook è cambiata, implementando in bacheca post pubblicitari di terze parti.
I contenuti branded dovranno solo passare attraverso un semplice processo di verifica, così i marketers verificati da Facebook potranno pubblicare articoli, immagini e video brandizzati che saranno dunque pagati dagli inserzionisti. Un'icona indicherà la natura branded del post agli utenti.
È stata la settimana di Instagram, non c'è dubbio. Il restyling del logo e del layout grafico della app non hanno convinto tutti. L’immagine vintage della macchina fotografica è stata sostituita con una versione dal design più moderno, e fin qui tutto bene... ma lo sfondo del logotipo ha fatto storcere un po' il naso.
Tra le novità di Instagram anche la possibilità per gli inserzionisti di scegliere se utilizzare un mix di foto e video oppure optare per un carousel di soli video o sole foto, compresi tra 3 e 5 contenuti. Nel feed gli utenti vedranno di default il primo video, e se vorranno, potranno passare agli altri con un semplice swipe.
Niche, la piattaforma acquisita da Twitter lo scorso anno a febbraio, sbarca in Italia. Un luogo di incontro tra brand e creatività senza mediazioni, che offre uno spazio all’interno del quale i creativi possono entrare in contatto con le aziende e progettare con loro campagne social pensate out of the box.
Come conclusione a questa Week in social, la notizia della release di una desktop app di WhatsApp, sicuramente più funzionale rispetto alla versione web.