Tutti conosciamo Instagram come social network dove creare brevi video o immagini, magari modificate con i comodi e intuitivi tool interni, per condividere emozioni, attimi o momenti da non dimenticare. E chi segue Ninja Marketing sa bene che Instagram è anche un ottimo strumento di digital marketing, tanto per la brand awareness quanto per comunicare offerte o nuovi prodotti.
Ma c’è chi è riuscito a creare campagne Instagram creative e interattive, ben oltre le semplici “Like to win” o anche le più divertenti iniziative basate sull’user generated content. L’account dedicato al Toronto Silent Film Festival, rassegna del cinema muto canadese, ha utilizzato Instagram per creare una vera e propria escape room digitale, una claustrofobica stanza dove l’uscita è celata dietro una lunga serie di rompicapi da risolvere. Alcuni di voi magari le avranno provate durante il weekend: con un gruppo di amici, si vive questa esperienza a metà tra claustrofobia e puzzle solving, mentre il tempo scorre tiranno verso lo scadere che determinerà la sconfitta dei giocatori.
Ecco, tolto il fattore countdown, l’account dedicato a quest’iniziativa del Toronto Silent Film Festival funziona esattamente come la vostra escape room preferita: accedete dal vostro smartphone, ruotatelo in orizzontale ed esplorate questa stanza virtuale fatta di video e immagini tutte da decifrare e analizzare sin nel minimo particolare. La ricerca dei sette film perduti e il raggiungimento dell’uscita, infatti, è impresa in grado di offrire qualche grattacapo anche al più abile degli Sherlock Holmes virtuale.
La simpatica iniziativa, creata da Red Lion Canada, si inserisce al fianco di campagne altrettanto creative su Instagram come Hunt For The Pump di Reebok e la collezione PS 2014 di IKEA: se la prima era una sorta di divertente “caccia al secondo”, la seconda è stata la prima realizzazione di un “mini-sito” realizzato interamente su Instagram.
Lo stesso Toronto Silent Film Festival non è nuovo a campagne creative su Instagram. Per l’edizione 2013 utilizzò lo scroll da mobile per simulare il look dei vecchi film muti, mentre nel 2014 trasformò il suo profilo Instagram in una sorta di “macchina del tempo” per celebrare la carriera di Chaplin.
Insomma, con tanta creatività un festival cinematografico di nicchia è riuscito più di una volta a farsi notare e, soprattutto, a dimostrare come Instagram può essere uno strumento molto più flessibile di quel che sembra.