Se ti occupi di comunicazione online, probabilmente, negli ultimi anni hai visto le metriche delle tue campagne peggiorare inesorabilmente. Click-through e conversioni più basse, a fronte di una competizione per l’attenzione degli utenti sempre più agguerrita. Ma hai mai provato ad utilizzare il native advertising?
Che cos’è il native advertising
Semplifichiamo: è un tipo di comunicazione che si adatta al contesto in cui è inserita, in modo da essere percepita dall’utente come parte del contenuto stesso.
A nessuno piace essere interrotto nella fruizione di un contenuto da un pop-up che nulla ha a che fare con il contenuto che sta fruendo (video, news o post che sia). Qualcuno potrebbe invece essere interessato a una comunicazione correlata al contenuto, che possibilmente approfondisca e arricchisca l’esperienza dell’utente sul contenuto stesso.
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Il futuro del native
Secondo un recente studio di IHS tecnology, il native advertising non è solo una moda passaggera, ma è decisamente qui per restare. Anzi, è qui per rivestire un ruolo sempre più importante nel panorama della comunicazione online, anche grazie alla crescita del mercato mobile.
Secondo lo studio, entro il 2020 il 75,9% della spesa totale in digital advertising sarà dedicata al mobile. All’interno del mondo mobile, poi, il native advertising conterà per il 63,2% della spesa in display, per un totale di 53 miliardi di dollari. Una cifra spaventosa che merita attenzione e che deve il suo successo a più fattori.
Le ragioni del successo
Prima di tutto, immancabilmente, le performance. L’interazione degli utenti con il native è dal 20% al 60% maggiore rispetto ai banner tradizionale. Perchè quindi investire in strumenti meno performanti?
Non meno importante l’esperienza utente notevolmente migliorata, priva di banner che (soprattutto da mobile) rendono applicazioni e pagine di utilizzo complicatato, uccidendo il retention rate e i tempi spesi sugli strumenti stessi.
Da ultimo, si comincia a parlare oggi di automazione di questo strumento. Un fattore molto più da “dietro le quinte”, ma che può risultare fondamentale per abbattere i costi e aumentare l’efficacia dello strumento.
Insomma, il futuro del native advertising non è mai stato così roseo. Sei pronto a cogliere l’opportunità? Comincia oggi a informarti, a sperimentare ed a studiare da vero Ninja. C’è un mercato da 53 miliardi di dollari che ti aspetta!