Settimana piena dal pianeta social media.
La notte degli Oscar e la Milano Fashion Week hanno colonizzato le pagine e gli account social dei più famosi brand al mondo, ma non solo.
Facebook ha subìto due "attacchi al potere". Dopo l'arresto (definito da più parti "sproporzionato"), mercoledì è stato rilasciato in Brasile Diego Dzonan, numero 1 di Facebook per l'America Latina, reo di non aver consegnato alla divisione narcotici della polizia brasiliana una quantità di dati di WhatsApp ritenuti rilevanti per un'inchiesta sul traffico di stupefacenti.
Contemporaneamente, in Germania, il presidente dell'antitrust Andreas Mundt ha annunciato l'apertura di un'inchiesta contro Facebook, sospettando che il colosso californiano abusi della sua posizione dominante sul mercato dei social network per imporre agli utenti delle condizioni di utilizzo dei loro dati personali che in realtà violano le leggi sulla privacy. Si attendono novità.
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In un periodo non facile per Mark Zuckerberg dal punto di vista politico (ricordiamo anche il video di 25 minuti rilasciato dall'Isis la scorsa settimana, in cui viene minacciato insieme al fondatore di Twitter, Jack Dorsey), Facebook, come prodotto, sta conoscendo un momento effervescente, dove le news sono all'ordine del giorno. Il più importante annuncio della settimana riguarda l'evidenza dei Live Video all'interno del newsfeed. Sul blog ufficiale, infatti, possiamo leggere come la nuova funzionalità (disponibile per tutti gli utenti iOS) avrà una posizione di rilievo al fine di non far perdere ai nostri amici quei momenti così speciali da meritare una diretta.
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Una notizia fresca fresca: su Messenger si sta iniziando ad integrare Spotify. Questa nuova funzionalità permette agli utenti di "inviare" un brano in ascolto, offrendone così una preview sull'app per la messaggistica di Facebook. La funzione è disponibile solo per il mobile, infatti da desktop l'unica cosa che si potrà visualizzare è la cover del singolo in questione (molto meno divertente).
Snapchat
Video, video, video, video! Non importa quanti ne abbiamo guardati: non è mai abbastanza. Siamo affamati di storie, soprattutto se in movimento. Ecco che in questa settimana Snapchat (il nuovo Neverland Ranch dei Millennial) ha superato le 8 miliardi di visualizzazioni video, più del 400% rispetto al precedente.
Su Twitter sbarca l'assistenza Apple. Il nuovo account ha aperto poche ore fa, e conta già più di 106 mila followers. Tweets? Appena 4 di "promozione", e già più di due mila risposte ad utenti che non aspettavano altro.
Tips and tutorials from the same Apple Advisors you know and trust - now available on Twitter. #AppleSupport pic.twitter.com/ERVDMUjXO1
— Apple Support (@AppleSupport) 3 marzo 2016
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Twitter ha inoltre introdotto alcune nuove impostazioni per gli account, tra cui la possibilità di mostrare per primi i migliori tweets nella propria timeline.
L'unica novità del social fotografico riguarda la decisione di bannare dai profili i link che puntano ad app di messaggistica come Telegram e Snapchat. Proprio dall'account Twitter della creatura di Pavel Durov l'attacco a Facebook e alle sue politiche "proibizioniste".
Parlando di Russia (con Durov e Telegram): il suo sistema nazionale d’informazione creditizia insieme alla società IT Double Data ha proposto un nuovo servizio destinato alle banche, le quali potranno visualizzare i comportamenti social dei potenziali clienti prima di sbloccare la concessione di un credito. Gli analisti russi hanno stilato anche la classifica dei potenziali clienti in base alla loro iscrizione ai vari social: i più giovani (sotto 35 anni di età) sono utenti di VKontakte e rappresentano il 70% dei richiedenti credito, gli over 40 preferiscono il social Odnoklassniki (letteralmente "compagni di classe).