Si è conclusa la notte degli Oscar, edizione numero 88.
Gli occhi di tutti gli appassionati di cinema - ma anche quelli di chi è solo curioso - si sono concentrati sul Dolby Theatre di Los Angeles per scoprire chi si sarebbe aggiudicato la mitica statuetta d'oro.
Anzi, a dire il vero non è propriamente così.
L'attenzione di chiunque era tutta focalizzata su una sola, enorme, questione: Leonardo DiCaprio sarebbe riuscito a vincere la sua prima statuetta?
Per ben 4 volte, dal 1994 al 2014, Leo si è visto scappare l'Oscar all'ultima curva e il suo tentativo di aggiudicarselo è diventato un tormentone del web.
Tutti a prendere in giro il buon Leo con gif e meme, o a fare un tifo da stadio per lui.
Qualche esempio tra i tanti: l'evento Facebook più bizzarro creato per celebrare l'eventuale vincita; una pubblicità azzeccata su Instagram (a breve sulle pagine di Ninja, una raccolta delle migliori trovate pubblicitarie).
Questo libretto animato annunciava la consegna del Premio (con un finale che però non ci saremmo davvero augurati!).
and the oscar goes toooo.... #Oscars pic.twitter.com/lgxyilZhAF
— History In Pictures (@historyepics) 29 febbraio 2016
Ebbene, Leo ha vinto la tanto bramata statuetta per l'interpretazione off limits di The Revenant e ha potuto finalmente prendersi una standing ovation da tutti i suoi colleghi.
Sempre attento e attivo alle questioni relative ai mutamenti climatici, Leonardo ha tenuto un bellissimo discorso di ringraziamento in cui ha chiesto a tutti di "non dare per scontato il nostro Pianeta, così come io non ho dato per scontata questo premio".
Detto questo, gli Oscar sono stati il solito carrozzone di glamour, divi, abiti eleganti e acconciature che sfidano la forza di gravità (e forse anche l'idea di buongusto).
Giusto per darti un'infarinatura generale - e non farti fare la figura di quello che segue solo "l'affaire DiCaprio" -, ecco qualche pillola da giocarti con gli amici al bar.
1) Il film che si è portato a casa più statuette è stato Mad Max Fury Road di George Miller (6, i Premi Tecnici).
Tanti i tweet di commento a questa razzia di premi. Segnaliamo quello del regista Guillermo del Toro che ha ridotto la competizione a una battaglia tra Mad Max e Mad Mex (il messicano folle, ovvero Alejandro González Iñárritu, regista di The Revenant, che ha vinto il Premio per la Miglior Regia).
E un tweet divertente fatto in casa nostra:
2) Miglior Film è Spotlight, che ricostruisce le ricerche di un gruppo di giornalisti del Boston Globe su casi di pedofilia nell'ambiente ecclesiastico.
3) Sylvester Stallone non è riuscito a vincere l'Oscar per il ruolo di Miglior Attore Non Protagonista nel film Creed.
L'amico di muscoli e battute taglienti Arnold Schwarzenegger l'ha consolato così:
.@TheSlyStallone To me, you're the best, no matter what they say. pic.twitter.com/zs4ZLl1nhY
— Arnold (@Schwarzenegger) 29 febbraio 2016
4) Lo show ha avuto un unico, lunghissimo, leitmotiv: la polemica sulla mancanza di attori afroamericani in gara.
Il conduttore Chris Rock ha incentrato la quasi totalità dei suoi sketch su questo argomento, a volte andando a meta, il più delle volte risultando solo noioso.
5) Chi ha visto The Revenant non potrà scordarsi dell'orso. E sarà anche stato contento di rivederlo ieri sera tra il pubblico!
6) Un pizzico di Italia sul palco: un commossissimo Ennio Morricone ha vinto il Premio per la Miglior Colonna Sonora per il film The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Da notare che, in giornata, il Maestro Morricone era stato omaggiato con la famosa stella sulla Walk of Fame di Los Angeles.
7) Sam Smith ha vinto il Premio per la Miglior Canzone con Writing's on the Wall, del film Spectre. Ritirando la statuetta Sam, omosessuale dichiarato, ha dedicato il premio alla comunità LGBT.
7) A bocca asciuttissima restano The Martian di Ridley Scott e Star Wars. Il risveglio della Forza di J. J. Abrams.
E così un altro anno di Oscar è andato e si è già partiti con i ragionamenti e le selezioni per l'edizione 2017. Se sarà un'edizione migliore di quella di quest'anno, è presto per dirlo... Quel che è certo è che dovremo trovarci qualcosa e qualcuno di nuovo su cui parlare sui nostri profili social!