Arte e design: può forse essere semplice (ma non troppo) capire cosa si nasconda dietro ognuna di queste due parole, ma cosa possiamo trovarvi in mezzo? La risposta più verosimile è: un mondo infinito di possibilità.
E ognuna di queste possibilità è proprio la fonte d’ispirazione che ha permesso la nascita di BC, il progetto firmato da Sofia Bonvicini e Francesco Casolari, due giovani artisti (nel senso più globale del termine) italiani che hanno deciso di dare forma a “Everything between Art&Design”.
Per farlo hanno esplorato in profondità le loro passioni ma anche il mondo contemporaneo, dando nuova linfa al pop vestendolo di rimandi chic e approdando a un’interpretazione di Textile Design innovativa. Eccoli raccontati in un’intervista, ma non perdetevi il loro prossimo appuntamento per conoscerli dal vivo!
Chi è Sofia Bonvicini?
Sofia Bonvicini è una ragazza che ha studiato architettura ma è ossessionata dal design di prodotti e dal modo in cui essi interagiscono con le forme di vita in generale. Sofia non crede nel modo più assoluto alla specializzazione nel campo della creatività, ma si lega a un’idea rinascimentale della figura del creativo, inquadrando il lavoro più attraverso un’ottica di “bottega creativa” dove nascono tanti e diversi progetti. Incontra Francesco all’università di Architettura e rimane intrappolata nei suoi mondi e nelle sue visioni. Qualche anno più tardi fonderanno insieme BC.
Chi è Francesco Casolari?
Francesco Casolari è un ragazzo che passa migliaia d'ore a incidere lastre di grande formato ascoltando musica ambient. Compone città iperfigurative di fantasia in assonometria, lavora per le gallerie d'arte e manda le sue acqueforti in giro per il mondo. Nel tempo libero ama nuotare, collezionare urbanwear e uscire con gli amici.
Come nasce BC?
BC nasce dalla voglia di esprimere una nostra personale visione delle cose e applicarci nei campi in cui ci siamo formati concretizzando le nostre idee in oggetti reali, oggetti di cui gli altri possano disporre. Ovviamente c'è una grande dose di divertimento nel processo lavorativo del nostro studio che spazia dai mondi delle istallazioni al design del prodotto fino ad arrivare alla grafica e al Textyle design.
Cosa vi ha spinto a muovervi nell'ambito del Textile Design?
Sicuramente la voglia di esprimere con le nostre grafiche gli aspetti più attuali di ciò che ci circonda. Rileggere il pop in chiave chic e italiana, ma con una simbologia estremamente attuale e allegra. Forse l'interpretazione pressoché infinita che questo tipo di design permette, che senza particolari vincoli formali si rende comprensibile e apprezzabile in tutte le parti del mondo in maniera immediata.
“Everything between Art&Design” è il vostro motto: come si traduce nella vostra pratica artistica?
Siamo convinti che il mercato reagisca sempre meglio a progetti pilota che siano al confine fra qualcosa di artistico e tecnico. Le persone e soprattutto i giovani cercano prodotti che comunichino idee che siano uguali alle loro. Quindi cerchiamo di ideare, progettare e rendere subito fruibile un prodotto che sia percepito come all'avanguardia. Non ci interessa sviluppare grandi volumi di produzione, ma piuttosto che la qualità, la ricerca e l'aspetto tecnologico siano subito percepiti e soprattutto produrre Made in Italy al 100%.
Qual è l'idea creativa alla base delle vostre ipnotiche texture?
Scegliere piccoli miti quotidiani del nostro contemporaneo, come possono essere il sushi o il Casio d'oro e trasformarli in tessuto o superfici solide. Prendere queste tematiche e trasformarle in pattern su grafiche all over con sfondi colorati, per la maggior parte colori acidi o pastello. E riaggiornarle continuamente secondo le idee che sentiamo nell'aria.
Sabato 27 febbraio presenterete il vostro progetto a Bologna presso l'Ex Forno MAMbo: qualche spoiler?
Non volevamo dirvelo ma Han Solo muore... A parte gli scherzi presenteremo la nostra collezione di accessori moda. Sarà l'occasione per passare una bella serata in un bellissimo locale, all'interno della struttura museale del MAMbo, per divertirsi insieme. Ringraziamo i ragazzi dell'Ex Forno MAMbo per aver reso ciò possibile e vi aspettiamo numerosi.