Stando all'ultima classifica InDemand di LinkedIn, tra le aziende più desiderate dai talenti italiani restano ancora ben salde sul podio Apple, Google e Procter&Gamble. Tra le italiane, invece, seguono Gucci, Barilla e Ferrari.
Cosa hanno in comune queste aziende? Tutte hanno lavorato e lavorano continuamente sul proprio employer branding, per attirare i migliori talenti e poter contare su risorse di eccellenza che saranno in grado di far rimanere il brand sempre al passo con i tempi.
L’employer branding è essenzialmente un’attività di marketing, ma punta ad un obiettivo più sostanziale, dato che il miglioramento del valore di marca come "luogo di lavoro", assicura un miglioramento del brand in generale. Rendere appetibile un brand evidenziandone il livello qualitativo dal punto di vista lavorativo migliora la percezione dell'azienda, non solo sotto il profilo dei dipendenti e dei candidati, ma si riflette a cascata anche sui consumatori.
Non si tratta, quindi, di una semplice strategia di retention, ma di un modo per costruire il brand attirando nuovo valore, grazie ai talenti che aspireranno alle posizioni lavorative aperte, generando a loro volta nuovo valore per la marca, in una sorta di circolo virtuoso. L’employer branding aiuta a completare il brand aziendale e mette in dialogo tra loro i diversi settori aziendali, coinvolgendo il marketing, le risorse umane e l'area comunicazione, per coordinare e rendere chiari i messaggi divulgati.
Un esempio? Pensando a Ferrari probabilmente la prima immagine che ti viene in mente è quella di un team, vincente, pronto a festeggiare l'ultimo podio conquistato. E questa visione di "squadra" incide certamente sull'opinione dell'azienda come luogo di lavoro, se Ferrari resta uno dei brand più ambiti per i migliori talenti dell'ingegneria.
Employer branding: i migliori talenti per i migliori brand
Se stai pensando che l'employer branding sia una strategia valida solo per le grandi aziende, dovrai ricrederti, perché anche la tua PMI può trarre beneficio da una buona pianificazione di EB, magari utilizzando strumenti che ti aiutino nel complesso compito di attirare i migliori talenti nella tua azienda. Una piattaforma come Meritocracy, che attraverso immagini e storytelling, permette all’azienda stessa di raccontare la sua vision e presentare il suo team, sarà un ottimo supporto strategico.
Attraverso la tecnologia proprietaria di Meritocracy, che impara dalle scelte dei recruiters, i giovani talenti iscritti al sito ricevono le proposte lavorative che meglio li valorizzano ed entrano in contatto con il brand e con i suoi valori già in fase di candidatura, permettendo ai tuoi recruiter di valutare davvero skill e competenze.
Che la tua sia una multinazionale, una startup o una PMI con una lunga e solida storia familiare, ecco alcuni consigli per cominciare a costruire la tua strategia di employer branding e trovare i migliori profili per la tua impresa.
Sviluppa il tuo brand e getta le basi della tua strategia
L'employer branding ti consente di presentare la tua azienda come un luogo piacevole in cui lavorare, sia per il personale già impiegato sia per quello futuro. La presentazione del valore dell’azienda con il giusto messaggio, le giuste immagini e la giusta scala di valori ti garantirà un vantaggio competitivo.
Prima di tutto domandati: che tipo di esperienza offro oggi ai miei collaboratori? Quale patto aziendale ho stabilito con loro per quanto riguarda l'ambiente lavorativo e l'approccio alle attività quotidiane? Cosa rende speciale la mia azienda? Perché la mia vision può essere condivisa e diventare attrattiva per i futuri dipendenti?
Partire da queste domande ti aiuterà a chiarire punti di forza e di debolezza e soprattutto ti permetterà di fare chiarezza anche sul messaggio che vorrai esprimere all'esterno della tua impresa.
Comunica la tua storia
Una volta che i tuoi propositi saranno chiari, potrai pensare a come trasmettere il messaggio del tuo brand.
In che modo proporrai la tua offerta a potenziali nuovi collaboratori? Come gestirai i talenti intorno al tuo brand? Per diventare un datore di lavoro ambito, racconta la tua storia, spiega come gestisci i processi aziendali e mostra gli spazi di lavoro. Permetterai ai talenti che stai ricercando di entrare subito in contatto diretto con la realtà aziendale ed eliminerai il gap da "Ops, è il mio primo giorno"!
Offri ai tuoi recruiter nuovi strumenti per valutare i migliori talenti
Esprimere chiaramente i valori del tuo brand e raccontare la tua storia permetterà di avere le idee più chiare sui candidati anche ai tuoi recruiter, sia che siano interni, sia che ti affidi a consulenti esterni per la gestione delle risorse umane.
Valorizzando il tuo brand potrai pensare a campagne di recruiting molto focalizzate, in grado di comunicare quali competenze e quali skill sono richieste per il profilo ricercato. Il candidato ideale conosce già il tuo brand e sa cosa stai cercando. Vi incontrerete a metà strada.