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Richieste di loghi abnormi, invii di immagini in word, urgenze delle 17:59 di venerdì e molto, molto altro ancora: i clienti sanno bene come rendere difficile la vita dei graphic designer.
Credo lo possiedano nel DNA e non mi stupirei se esistesse un’accademia per i clienti alle prime armi che devono imparare come generare ogni giorno richieste assurde da sottoporre ai graphic designer (compito difficilissimo che richiede un talento davvero raro!).
Scherzi a parte, ormai i poveri clienti sono presi di mira e resi oggetto dei più disparati meme o resoconti bizzarri. Ma siamo sicuri che i graphic designer abbiano la coscienza così pulita? Che non cedano anche loro al lato oscuro della forza, ogni tanto, bersagliando proprio i tanto bistrattati clienti?
La risposta arriva dalla nuova serie dedicata al fantastico mondo dei creativi: le bugie che i graphic designer raccontano ai loro clienti! Scoprile tutte su Creative Market e segnala la tua confessione con l’hashtag #designersLies.
LEGGI ANCHE: Web designer: anatomia dei clienti peggiori [INFOGRAFICA]
La verità: “Oddio, i miei occhi, i miei occhi!”
La verità: “Questo trucco impressiona sempre i clienti.”
La verità: “È tutto lavoro non ufficiale realizzato all’università.”
La verità: “Siamo solo io e il mio pc, a casa, in mutande.”
La verità: “L’hai totalmente rovinato ma hey, sono i tuoi soldi.”
La verità: “Proprio dopo tutti i miei buoni clienti.”
La verità: “Stai scherzando? Che anno è questo? Chi possiede un fax oggigiorno?”
La verità: “Sono in ritardo e sto finendo di fretta mentre parliamo.”
La verità: “Ho buttato tutto giù alle 3 di notte dopo una maratona di Breaking Bad.”
La verità: “Il rosso è il colore di default dello sfondo in Photoshop.”