Tutti vogliono diventare guru, influencer, popolari, famosi, e internet ed i social network hanno diffuso l’errata convinzione che questo traguardo sia facile da raggiungere, basta solo trovare il giusto contenuto da veicolare per attirare l’attenzione delle masse digitali. Peccato che il 95% delle persone che prova a bruciare le tappe per acquisire popolarità in uno schioccare di dita non riesca a raggiungere gli obiettivi prefissati, rimanendo intrappolato nel limbo della mediocrità. Il problema è proprio questo, cercare il successo facile solo perché i social, ed il web in generale, sono alla portata di tutti, mentre per diventare un attore famoso o un cantante di successo è necessario passare attraverso dei canali più “tradizionali”. È inutile illudersi, il web è alla portata di tutti, questo è vero, ma proprio la sua natura democratica e apparentemente meritocratica lo rende qualcosa di più simile ad una giungla che non ad un parco verde con il chiosco dei gelati e delle bibite fresche, dove sdraiarsi sul prato ad osservare le nuvole e godersi il vento tra i capelli. Emergere in questa giungla è maledettamente difficile, ma non impossibile, l’importante è essere consapevoli del fatto che il risultato non è garantito, e che non sempre la nostra idea di popolarità corrisponda poi alla realtà. Faccio un esempio: se tu sei Madonna, il tuo grado di successo si misura in milioni di copie vendute, ma se sei un trombettista jazz sperimentale, fare una serata in un locale con venti spettatori paganti è già una folla per te. Insomma, sii realistico, e tutto diventerà più semplice.Procediamo per step, e analizziamo insieme i vari elementi che concorrono alla costruzione di una presenza sul web efficace.
Identifica una nicchia
Bisogna partire da un elemento banale, ma essenziale: chi sei, cosa sai fare e a chi ti rivolgi? Si, perché sul web non puoi comportarti come in TV, dove la tua capacità di ottenere visibilità è direttamente proporzionale al budget di cui disponi per fare advertising, consentendoti di sparare nel mucchio, ma devi individuare una nicchia precisa alla quale rivolgerti e con la quale interagire. Il mondo è cambiato, i tuttologi non sono più ben visti ed anche il mercato del lavoro sta diventando sempre più iper-specializzato, quindi, o sai fare una cosa precisa oppure non sai fare niente. Insomma, il consulente marketing non ha futuro, l’esperto di Facebook Marketing, invece, si.
Interagisci
Sui social, e in particolare nelle community di settore, non puoi comportarti come se fossi in possesso di un megafono, perché gli utenti non sono venuti lì per sentire la tua voce, ma per confrontarsi con altre persone su un problema preciso, su un argomento specifico. Ergo, non puoi ignorare gli altri, perché non hai ancora acquisito quell'autorevolezza tale da farti apparire agli occhi dei membri della tua nicchia come una personalità affidabile e competente. Per raggiungere questo status devi darti molto da fare, ed imparare ad ascoltare, perché solo i pazzi parlano sempre senza preoccuparsi di ricevere un feedback da parte dell’ascoltatore, quindi fai un passo indietro e mettiti nella condizione di poter imparare dagli altri. In caso contrario, buona fortuna.
Costruisci la tua brand identity
Anche se non sei una multinazionale, sei comunque un brand, e devi costruire la tua presenza sul web allo stesso modo, perché oggi il personal branding riguarda tutti, non solo i pezzi da novanta. La prima cosa da fare è creare un’identità facilmente riconoscibile, partendo dalla tua immagine. Scegli una foto profilo da inserire sui social network che sia professionale, un primo piano o comunque una che consenta di vedere bene il volto, e utilizzala per tutti i tuoi account, in modo da consentire a chi ti sta cercando su Facebook piuttosto che su Twitter di identificarti subito, senza dover andare a spulciare le info di tutti i tuoi omonimi. Anche la bio che utilizzi sulle varie piattaforme ha la sua importanza; non deve essere una specie di curriculum in miniatura, ma deve rispecchiare la tua personalità, quindi evita di scrivere “Esperto di”, ma raccontati per quello che sei veramente. Fai emergere la persona, prima ancora che il professionista, perché sul web conta la tua capacità di tessere relazioni e non i titoli che puoi esibire.
Risolvi un problema
Se qualcuno, magari in gruppo su Facebook o su Google Plus, chiede un consiglio, non cercare di trasformarlo in un cliente pagante, presentandogli il preventivo pre-compilato stile fine anni ’90. Se sai di poterlo aiutare, fallo, senza preoccuparti di quanti soldi tu possa spillargli. Se quella persona avesse voluto una consulenza professionale a pagamento, ti avrebbe contattato direttamente. Fidati, se ti mostri disponibile, prima o poi tutte le consulenze pro bono offerte si trasformeranno in opportunità professionali concrete.
Sii coerente
Eccoci arrivati al vero tasto dolente, la coerenza tra l’immagine che diamo di noi sul web e sui social e la realtà offline. Mi dispiace, ma devi sforzarti un po’, perché attirare utenti a te sui social con modi gentili e affabili per poi dimostrarti una grandissima “pain in the ass” nella “vita reale” non ti farà arrivare molto lontano. Devi essere te stesso, e allo stesso tempo contenere gli eccessi, perché diciamoci la verità, tutti usiamo Facebook anche come valvola di sfogo o come luogo di cazzeggio, e va benissimo, siamo esseri umani, ma se lo utilizzi per fare personal branding allora devi riuscire a dosare le tue due anime. Come vedi, diventare “popolari” sul web non è proprio la cosa più facile del mondo, presuppone fatica, impegno, carisma e competenze, perché è vero che in giro c’è molta "fuffa", però il cliente pagante chiede concretezza e capacità reali, non solo chiacchiere vuote. Ricordati, potrai anche ottenere successo velocemente con qualche trucchetto da quattro soldi, ma per perdere la reputazione online basta un attimo. Recuperarla, è quasi impossibile.