Il famoso detto "chi ha il pane non ha i denti" sembrerebbe riassumere esattamente la situazione delle startup italiane. In effetti molto spesso quelle startup che meriterebbero di essere finanziate non hanno né la fortuna né i mezzi finanziari di altre che al contrario il patrimonio lo hanno in casa o per meglio dire in banca, senza che però siano dotate di una grande idea.
Dal 2007 Italian Angels for the Growth mettono a disposizione la loro conoscenza per cercare di placare questa andatura, aiutando quei progetti che meritano e sostenendoli nella loro crescita.
Italian Angels for the Growth (IAG) è il maggior gruop in Italia. Nato appunto nel 2007 dalla volontà di nove angeli fondatori conta ad oggi più di centoventi soci rappresentando una delle più solide realtà dell'angels investing europeo. I soci IAG hanno contribuito alla nascita e alla crescita di ventotto imprese innovative che si occupano della ricerca e dello sviluppo tecnologico attraverso il vero spirito imprenditoriale italiano.
Incrementare le collaborazioni per favorire la crescita delle imprese italiane
Grazie a Massimo Vanzi, socio di IAG e ideatore del progetto, nei primi di ottobre è stata avviata una implementazione delle collaborazioni. Incubatori, acceleratori e centri di ricerca e sviluppo saranno utilizzati per selezionare le startup italiane ad alto potenziale di crescita sostenendole nello sviluppo.
Insieme a queste collaborazioni i soci IAG mettono a disposizione le proprie expertise professionali a beneficio degli imprenditori il cui progetto di startup è stato prima selezionato dagli stessi collaboratori. Il contributo dei business angel di IAG a beneficio degli imprenditori risiede nella consulenza per lo sviluppo del business, nel contatto diretto con altri investitori internazionali e con il mentoring.
Le startup più promettenti in seguito ad una prima fase di screening saranno selezionate ad una successiva con il fine di un' eventuale conferimento di capitali da parte dei soci IAG. Qual'è l'obiettivo? Favorire lo sviluppo di un ecosistema startup anche in Italia e offrire un'occasione di crescita agli imprenditori mettendoli in collegamento con il network internazionale di imprenditori.
Le attuali collaborazioni di IAG
Come dicevamo all'inizio del post sono più di venti le realtà con cui IAG ha ad oggi avviato delle collaborazioni. Tra le più significative il private venture incubator H-Farm della provincia di Treviso associato all'Università Cà Foscari di Venezia perché classificato nella lista dei primi dieci dell'UBI index degli Univesity Associated Business Incubators 2014. Pépinières d'Entreprises della regione Valle D'Aosta con un portfolio di cinquantatré startup avviate fino ad oggi e l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, tra i più grandi centri di ricerca in Europa.
IAG collabora inoltre con altri incubatori, acceleratori e centri di ricerca. Tra questi possiamo ricordare La Fondazione la Fornace dell'innovazione di Asolo specializzata nel settore terziario avanzato, con la quale hanno concluso lo scorso mese un primo accordo di collaborazione. Luiss Enlabs, la fabbrica delle startup controllata da LVenture Group in partnership con l'Università LUISS e l'acceleratore d'impresa del Politecnico di Milano che dal 2000 ad oggi ha incubato sessantaquattro aziende.
Troppo spesso, giovani e non, dopo aver ideato qualcosa che ritengono essere geniale si domandano: e adesso...dove prendiamo i capitali per svilupparlo? La domanda ha trovato la sua risposta: serietà, creatività e duro lavoro sono le armi vincenti per essere considerati da gruppi come IAG che possono aiutarci nella realizzazione e nello sviluppo del nostro business.