BIC ha chiesto agli utenti di 80 paesi nel mondo di contribuire ad un esperimento globale sulla scrittura, per combinare migliaia di calligrafie singole analizzandole come variazioni di un singolo font.
Il progetto celebra la penna BIC Cristal e rappresenta il primo tentativo di unire dati demografici da tutto il mondo per creare un alfabeto digitale unificato.
È proprio questo l'obiettivo di BIC: unificare la scrittura a mano in un unico typeface globale. Sul sito di The Universal Typeface è possibile esplorare i contributi esistenti degli utenti e aggiungere il proprio.
Un'iniziativa che, aldilà dell'obiettivo finale, lascia una panoramica interessante sulla calligrafia mondiale, mappandola geograficamente e demograficamente, rispondendo a interrogativi su quanto l'età, il sesso e la collocazione geografica possano influire sulla scrittura a mano.
Il progetto esamina l'espressività di ciascuna lettera dell'alfabeto analizzando spessore e altezza di ogni linea: la finalità è creare un vero font "handwriting", ottenuto calcolando una media delle misure di tutte le singole lettere scritte dai partecipanti all'esperimento.
Nelle Filippine ad esempio, la "V" ha una connotazione piuttosto appuntita, mentre altri highlights sono relativi ad età e genere. La calligrafia tende a diventare più disordinata con l'invecchiamento: le curve della D tendono ad allungarsi e la barra verticale a sbordare verso l'alto.
Ad agosto, BIC realizzerà un font set di una calligrafia che sarà la media di tutte quelle esaminate: il font sarà scaricabile e utilizzabile.
E voi, ninja writers, avete già contribuito all'esperimento globale?