La formula è parsa chiara e persuasiva sin dall’inizio: usufruire della possibilità di applicare sconti a prodotti e servizi per fidelizzare e promuovere un brand tramite l’invenduto. Ne sarebbero usciti tutti vincitori: gli acquirenti che risparmiano, i commercianti che ampliano il loro bacino di offerta, il Social Buying che rileva una percentuale per ogni transazione effettuata.
A distanza di alcuni anni e di alcune significative variazioni del mercato, tuttavia, sembra che non tutto sia andato per il verso giusto. Nel 2013 Sucharita Mulpuru, esperta di e-commerce per Forrester Research, si è dichiarata non troppo sorpresa dal crollo di Groupon:
“Il problema non è se Groupon fosse appetibile per i compratori: lo è. La questione è come creare un flusso costante di offerte da parte dei commercianti”.
È proprio su quest’ultimo aspetto, secondo Mulpuru, che Andrew Mason, ex-CEO di Groupon, ha fallito.
“Ha sempre pensato che il cliente di Groupon fosse Mario Rossi che compra i coupon. Ma non è così. Il vero cliente è il commerciante. Groupon si è concentrato sulla persona sbagliata”.
Si è venuto quindi a creare un circolo vizioso per il quale, date le condizioni sfavorevoli in cui si trova costretto il commerciante, c’è una netta ripercussione negativa sulla qualità del servizio da lui erogato, perciò sulla reputazione online dell’azienda stessa.
La successiva problematica di questo modello di business deriva dal fatto che, dopo una prima esperienza d’acquisto tramite coupon, i clienti tendono a non tornare in un secondo momento, impedendo di conseguenza quel processo di fidelizzazione che dovrebbe essere invece la vera value proposition dei siti di couponing per i commercianti.
Il crollo in borsa di Groupon sembra dunque la conseguenza di un’asimmetria che soddisfa gli utenti con sempre nuove offerte a sconti stratosferici, senza tuttavia riuscire a consolidare una reale proposta di valore per gli inserzionisti.
Eppure proprio in Italia c’è chi crede ancora fortemente in questo modello di business, tanto da decidere di fondere i servizi di due società operanti nell’ambito del social buying e della ristorazione. Stiamo parlando di Getbazza e MiSiedo, startup italiane nate rispettivamente nel 2010 e nel 2011 in seno al venture incubator H-Farm.
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— riccardo donadon (@rdonadon) 19 Marzo 2014
Getbazza è un sito di acquisti di gruppo specializzato in offerte per il mondo della notte e del divertimento, nel quale vengono pubblicate giornalmente offerte valide in media 96 ore e geolocalizzate per città (scontate almeno del 50%) per acquistare servizi legati al mondo dell’entertainment, spaziando dalla ristorazione alle offerte viaggi, dal pacchetto benessere alle offerte shopping.
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Cosa significa “Bazza”? E’ un termine bolognese che vuol dire “affare”, “opportunità fortunata”; ciascuna promozione (o “bazza”, appunto) è valida tuttavia soltanto previo raggiungimento di un numero minimo di adesioni.
MiSiedo è invece un sistema di prenotazione online integrato per ristoranti: i clienti possono prenotare via web e/o mobile, mentre i ristoratori possono gestire le prenotazioni con un’applicazione iPad per la gestione dei tavoli.
Entrambe le startup sono state realizzate in collaborazione con 2night, azienda leader in Italia nella comunicazione multi-canale e nell’informazione sul mondo del tempo libero e dell’intrattenimento.
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A questo punto, vi chiederete voi, dove stanno le novità rispetto a quanto visto finora sul mercato attuale? A tal proposito abbiamo intervistato per voi Simone Tomaello, CEO di 2night, e Susanna Puppin, Project Manager di Getbazza, per rispondere alle nostre domande.
Ciao Simone, di recente si è conclusa con successo l’integrazione tra Getbazza e MiSiedo. Puoi spiegarci da dov’è nata l’idea di lanciare queste due startup proprio nell’ambito del couponing e della ristorazione?
Getbazza e MiSiedo rispondono alla naturale evoluzione del mercato nel mondo dell'entertainment che si è visto in questi ultimi anni per soddisfare le esigenze dei merchant (ristoratori, proprietari di locali in genere) e quelle degli utenti seguendo tre linee guida: semplificazione, qualità e obiettivi.
Getbazza si posiziona nel settore del dining, con un attenzione alla qualità dei ristoranti e con un servizio per gli acquirenti unico in Italia, permettendo quindi al ristoratore di pubblicare l'offerta giusta per promuoversi e attirare nuovi clienti, posizionandosi all'interno di poche offerte altamente selezionate, non danneggiando quindi la propria immagine.
MiSiedo è un progetto ad altissimo potenziale, che rende un'esperienza unica prenotare il proprio tavolo del ristorante: veloce, cool e unica nel suo genere. Entrambe adottano un modello per performance, permettendo quindi al ristoratore di ottenere risultati remunerando la piattaforma solo a fronte di questi.
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Perché avete deciso di fondere assieme le due piattaforme?
Le due startup sono all’interno di una holding, ovvero appartengono entrambe a 2night e a H-Farm. Sono nate all’interno del gruppo 2night, per cui, avendo a disposizione entrambi questi servizi “in casa”, l’idea di integrarle è sorta abbastanza spontanea.
Lo scopo è di fornire un servizio a 360° agli utenti che sperimentano l’acquisto di un coupon dining (l’integrazione riguarda infatti soltanto la parte delle offerte che riguardano la ristorazione, essendo questo il core business dell’azienda), cioè di sostituire principalmente l’onere della prenotazione telefonica con la prenotazione online.
Integrando Getbazza con MiSiedo diamo l’opportunità non solo di non dichiarare il possesso del coupon al momento della prenotazione, ma anche di permettere all’utente di vedere la disponibilità prima dell’acquisto: questa è una grossa novità rispetto ai social buying che forniscono il nostro stesso servizio.
Oggi chi vuole usufruire di un coupon deve per forza prenotare, rischiando tuttavia di incorrere in numerosi disagi: aspettare che il ristorante sia aperto, dichiarare il possesso del coupon al telefono (con il rischio di sentirsi dire che non c’è più posto), portarsi dietro il coupon cartaceo e mostrarlo al ristoratore o al cameriere (ponendosi talvolta in una situazione un po’ di imbarazzo nei confronti del resto dei clienti in sala...). Noi vogliamo togliere queste difficoltà all’utente, lasciando come unico vincolo il dover prenotare il proprio coupon online.
Viceversa, aiutiamo i ristoratori a gestire i coupon che ricevono, lasciando che siano loro stessi a dirci quanti coupon intendono accettare al giorno, a seconda delle specifiche esigenze che esprimono nei nostri confronti.
Ciao Susanna, in qualità di Project Manager di Getbazza hai potuto assistere e supervisionare direttamente la suddetta integrazione. Qual è la vostra case history di maggior successo?
Un punto di forza è senz’altro l’essere parte del gruppo 2night: ciò ha delineato fin dall’inizio quale sarebbe stato il core business di Getbazza, ovvero il proporsi ai clienti di 2night come il Social Buying per eccellenza focalizzato sulla ristorazione, dedito cioè a fornire una comunicazione e visibilità totale ai locali partner.
Un articolo di Altroconsumo uscito a febbraio 2012 ha inoltre riconosciuto Getbazza per i servizi erogati agli utenti, in particolar modo per la velocità con cui il customer care risponde e per la trasparenza, la rapidità ed efficienza con cui vengono effettuati i rimborsi, garantendo una posizione di intermediario di qualità tra clientela ed utenza.
Qual è invece la resistenza maggiore all'utilizzo del servizio che di solito notate da parte dell'utente?
In questi ultimi anni il punto di resistenza maggiore che abbiamo riscontrato (e che tuttora continuiamo a riscontrare) è la difficoltà da parte dei clienti a fidarsi del nostro servizio, principalmente a causa della speculazione da parte di alcuni competitor.
Questi hanno sfruttato il business dei deal per puro interesse, senza invece fare i conti con le concrete esigenze del locale che andavano a coinvolgere, vendendo migliaia di coupon e minando seriamente la sopravvivenza dei ristoranti coinvolti.
Continuiamo perciò a trovare ostilità da parte di clienti “scottati” da esperienze avute con altri Social Buying, oppure da parte di utenti che percepiscono le scontistiche proposte (laddove magari si superi il 60%) come bufale irreali e fittizie, proprio perché alcuni player sono abituati ad aumentare i prezzi del listino, unicamente allo scopo di dare la sensazione di proporre uno sconto maggiore agli utenti. Questi, però, verificano di persona al ristorante che quei prezzi sono assolutamente gonfiati, reagendo di conseguenza.
L’utente classico, che non è al corrente dei prezzi reali di quel ristorante e che non ha mai provato ad acquistare da quel competitor, crede mediamente a quel prezzo che vede online; quando tuttavia va ad usufruire di quel coupon si rende presto conto che i prezzi sono ben diversi, sentendosi di conseguenza raggirato. Di qui la diffidenza nei confronti del sistema del couponing.
In fondo, perché dovremmo preferire il vostro servizio ad un altro?
Proprio perché la policy che guida le aziende del gruppo 2night, quindi Getbazza e MiSiedo, è dettata dalla ricerca della qualità, della trasparenza e della fidelizzazione nei confronti degli utenti e dei ristoranti, nonché dal semplice dato di fatto di avere entrambi i team in sede.
Banalmente, spesso uno dei team che eroga questi servizi è esterno, nel senso che chi fornisce il servizio di prenotazione online oppure chi fornisce il sistema di couponing si appoggia ad una piattaforma fuori sede.
I team tecnici di Getbazza e di MiSiedo risiedono invece fisicamente nello stesso luogo, permettendo così uno scambio ed una comunicazione immediata tra i due team, nonché un’attenzione alle esigenze manifestate da entrambi. Nell’integrazione s’è perciò cercato di armonizzare al meglio anche le performance delle due piattaforme, unendo e rivalutando i punti di forza di ambedue.
Getbazza riesce così a presentare un servizio real-time all’utente con la disponibilità prima dell’acquisto, mentre MiSiedo fornisce un plus al ristorante con la gestione dei coupon, fidelizzando allo stesso tempo l’utente e conquistandone potenzialmente altri.
Che tipo di sviluppi prevedete per il futuro del business nel settore tempo libero e ristorazione?
Flash deal, in tempo reale. E’ venerdì sera, sono un ristoratore, mi avanzano tre tavoli e ovviamente lasciarli vuoti è uno spreco... Un ristorante vuoto non fa mai una buona impressione. Utilizzo quindi il sistema di prenotazione di MiSiedo e metto online la disponibilità dei tavoli rimasti liberi, così Getbazza manda all’istante una newsletter al bacino d’utenza della città di riferimento, dicendo: “Attenzione! Stasera, e solo per stasera, avrete il 60% di sconto se andrete a mangiare in questo ristorante: ultimi tre coupon disponibili”.
MiSiedo potrà così sapere in real-time quanti posti sono avanzati al ristorante, aiutandolo a riempire i tavoli vuoti e facendo fare anche un bel passo in avanti all’utente che, grazie alle notifiche push, potrà sapere in anticipo dove prenotare la sera stessa, spendendo molto meno del solito. In tal modo ci impegniamo concretamente ad aiutare i ristoranti a mantenere un trend di crescita positivo (o quantomeno a non soccombere alle perdite), proprio perché forniamo gli strumenti per riempire i tavoli che altrimenti quotidianamente resterebbero vuoti.
Non possiamo allora che restare in attesa di nuovi sviluppi, magari provando di persona (come recita il payoff di MiSiedo) a “prenotare di gusto” con la bazza giusta... Voi che ne dite, cari Ninja lettori? ;)